11 Settembre ….. 15 anni dopo
Una riflessione sull’ 11 SETTEMBRE …. con un commento forse politicamente non corretto
11 Settembre … È la data in cui si commemora la strage di circa 3.000 vittime civili, morte nell’attacco alle 2 Twin Towers. Ebbene si …. Pietà per le vittime, in particolare perché “innocenti”, in particolare perché “non colpevoli”, in particolare perché uccise in una azione bellica, senza una precedente ufficiale “dichiarazione di guerra”, in particolare perché “civili” … ma perché, se si fosse trattato invece di militari, non ci sarebbe stato lo stesso sgomento e rispetto ?
A questo punto, non so se sia più giusto parlare di Pietà Cristiana o di Pietas Romana nei confronti di queste povere vittime, ma personalmente vorrei poter azzardare una riflessione fuori dal coro ed un commento. E’ un commento di una persona, che come tante, appartiene alla così detta parte sbagliata ma, che tutto sommato – fa parte di “quei tanti” che sono fieri di tale loro appartenenza. Ed è qui che con rabbia (…una “santa” rabbia !) scatta una riflessione forse cinica ed un commento decisamente politically incorrect ……..
Finalmente, l’11 settembre l’ AmeriKa ha subito, nel proprio territorio, in una propria città, un’azione bellica! Proprio quella America (quella degli United States a stelle e a strisce) che ha sempre combattuto le guerre al di fuori dei propri confini, “esportandole” in altri Stati e Paesi, come la propria produzione industriale o commerciale (o come la democrazia !), …….. proprio quella America che ha subito – per la prima (1)* ed unica volta – un attacco sul suo “sacro suolo”.
Ci si riferisce a quella America che in casa propria ha vissuto solo la “Guerra di Secessione”, quando non impegnata in precedenti e successivi massacri contro le tribù dei guerrieri pellerossa.
Ci si riferisce a quella America che ha combattuto le guerre (a volte giuste, ma più frequentemente sporche) sempre a “casa degli altri”, così come nei Paesi dell’America Centro-Latina o in Europa, guerre combattute a volte isolatamente (come in Corea e in Vietnam), a volta con i propri “alleati” (come in Irak e in Afganistan), a volte indirettamente tramite la Nato (come in Serbia).
….. Chi sa se qualcuno, guardando le due torri crollare colpite da due “aerei nemici”, ha saputo collegare quella visione apocalittica alle devastazioni delle “città nemiche” sotto i bombardamenti a tappeto effettuate dalle fortezze volanti Usa. ……..E’ una domanda forse senza risposta ?
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(1)* Per quanto riguarda “la prima ed unica volta”, in realtà si sarebbe dovuto verificare un altro precedente, dato che Junio Valerio Borghese stava progettando con il suo sommergibile un attacco al porto di New York, per far “capire” agli USA cosa significava la guerra in casa propria……..ma qualche settimana prima intervenne l’8 Settembre 1943 !
Giuliano Marchetti – articolo già pubblicato su il Quotidiano “RINASCITA” – diretto da Ugo Gaudenzi – il giorno 11 settembre del 2011, dopo dieci anni dai tragici fatti