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MARCIANO: l’agrumicoltura stretta tra burocrazia, concorrenza sleale e sanzioni alla Russia

ROLANDO MARCIANO: un intervento del Presidente della Confedazione Europea P.M.I. su
“L’agrumicoltura stretta tra burocrazia, concorrenza sleale e sanzioni alla Russia”

“Le questioni che mi sono state poste dagli imprenditori agrumicoli della Calabria non sono eludibili e hanno bisogno di un immediato supporto per la loro risoluzione.” 
Così Rolando Marciano Presidente della Confederazione europea delle piccole e medie imprese dopo aver visitato alcune delle principali aziende agricole del territorio

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J. K. Galbraith‘s “Lectio Magistralis”

  RIFLESSIONI  su “Stato e Mercato nell’ Economia Moderna”

Martedì 22 Novembre in Roma, alla presenza di giornalisti ed esperti del settore, si è svolto un Convegno su “ Lo Stato e il mercato nell’economia moderna” con la partecipazione del Prof.  James K. Galbraith –  Docente presso la Scuola Affari Pubblici L.B. Johnson dell’ Università di Austin nel Texas, nonché componente del Comitato Scientifico.

L’iniziativa, organizzata da EURISPES con l’ausilio della UIL (che ha ospitato il Convegno presso la propria sede in Via Lucullo), conferma il loro reciproco impegno su tematiche di natura politica, economica e sociale. Infatti tale conferenza segue, ad un mese di distanza, quella di due autorevoli economisti russi: il Prof. Ruslan Grinberg e il Prof. Alexander Rubinstein, dell’Istituto di Economia dell’Accademia delle Scienze di Mosca.

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Una riflessione sull’ ex Premier

         MATTEO RENZI HA LA STATURA DI UNO STATISTA ?

_____________di  ENZO MAIORANA *

 Nella campagna a sostegno del SI al referendum costituzionale Matteo Renzi tra i vari argomenti affermava che votare a favore della riforma avrebbe dimostrato sensibilità verso le Istituzioni ed avrebbe dato  al Paese credibilità in Europa.

Gli italiani hanno bocciato la riforma.   Renzi si è successivamente comportato da Uomo delle Istituzioni che ha a cuore le sorti del Paese?

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Tra Mediterraneo & Africa

“BRICS  tra  MEDITERRANEO ed AFRICA:

IDENTITÀ, SVILUPPO ed IMMIGRAZIONE”

“Sala Gaja” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – MAECI

mercoledì 14 dicembre 2016, ore 9,30 – 13,00, Piazzale della Farnesina 1 – Roma

La conferenza sarà introdotta dal Ministro Pl. Amb. Enrico Granara, Coordinatore per gli Affari Mutilaterali nella Area Euro-Mediterranea e nella Regione del Golfo, da Enrico Molinaro, Direttore della Rete Italiana per il Dialogo Euromediterraneo (RIDE)–Fondazione Anna Lindt (FAL), da Marco Ricceri, Coordinatore del Laboratorio sui BRICS di Eurispes.  Parteciperanno alla Conferenza i diplomatici rappresentanti degli Stati membri del Coordinamento BRICS, diplomatici ed esperti del Ministero Affari Esteri-MAECI, di istituti di studio e di analisi.

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Lo Stato e il mercato nell’economia moderna

Martedì 22 novembre, h. 10.30. presso la UIL – Sala Bruno Buozzi, Via Lucullo 6 – Roma. 

L’ EURISPES – ISTITUTO di  STUDI POLITICI ECONOMICI e SOCIALI in collaborazione con  l’Ufficio Settore Pubblico della Unione Italiana del Lavoro – UIL  ha promosso un incontro di approfondimento sul ruolo dello Stato nel sistema economico, la cui ridefinizione è un passaggio obbligato per la promozione di uno sviluppo realmente equilibrato, giusto, sostenibile.

Riflessione sullo Stato nell’ Economia Moderna

Con Introduzione di GIAN MARIA FARA, Presidente EURISPES e di ANTONIO  FOCCILLO, Segretario Confederale UIL  

Relazione del Prof.  JAMES K. GALBRAITH della Lyndon B. Johnson School of Public Affairs – Department of Government  – University of Texas, Austin, USA – Membro del Comitato Scientifico Eurispes

 “The State and the market in the modern economy”

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Obiettivo dell’iniziativa

 EURISPES in collaborazione con UIL prosegue nella riflessione su un più ragionato e qualificato ruolo dello Stato nell’economia moderna. La relazione del noto economista americano James K.Galbraith, membro del Comitato Scientifico dell’Eurispes, offre agli esperti e agli operatori l’opportunità di una riflessione e di un confronto diretto per la individuazione di nuovi principi e meccanismi in grado di assicurare alle nostre società uno sviluppo e un progresso più equilibrato, sostenibile.

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il Dr. George Soros

Centro Studi Giuseppe FedericiPer una nuova insorgenza

Notarelle su “Il Dottor Soros”

Mai dimenticarsi che George Soros, il parassita della finanza globale e architetto delle rivoluzioni colorate all over the world, è colui che venne insignito a Bologna nel 1995 della laurea honoris causa in economia da Romano Prodi. I motivi di questa onoreficenza? Tre anni prima, nel settembre 1992, tramite una speculazione finanziaria aveva guadagnato 1,1 miliardi di dollari facendo svalutare la sterlina e costringendola a uscire dallo SME (sistema monetario europeo).

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Più vicini a Putin su Siria e Ucraina

Ed ora? Quali effetti avrà la vittoria di Donald Trump sull’Europa e sull’Italia? Se le promesse elettorali del magnate americano verranno mantenute, la prima conseguenza sarà l’allentamento delle tensioni con la Russia. Questo potrebbe portare a benefiche conseguenze sia in Siria che nell’Ucraina orientale.

In Siria la guerra civile è stata finora alimentata da due schieramenti, guidati da Russia e Stati Uniti. Da un lato gli americani, che armano i ribelli sperando di disarcionare Bassar al Assad con un nuovo leader a loro vicino. Dall’altro i russi, che bombardano i ribelli sostenuti dagli americani per mantenere il dittatore siriano al potere. La questione della Siria è cruciale per i Russi, che hanno lì l’unica base nel mediterraneo per il rifornimento delle navi russe. Ma è strategica anche per gli americani tanto che Obama, pur di eliminare Assad, stava per scatenare una guerra contro il dittatore siriano per poi infine placarsi, grazie alla mediazione di Putin ed alla disponibilità del governo siriano a consegnare le armi chimiche detenute. E’ evidente che, in questo quadro, la guerra in Siria non terminerà senza un accordo tra le due superpotenze. La vittoria di Trump, che in campagna elettorale ha annunciato la volontà di uscire dalla persistente rivalità con la Russia che ha contraddistinto l’amministrazione Obama, potrebbe rendere più abbordabile questo accordo sulla Siria tra Usa e Russia. Questo avrebbe conseguenze benefiche in Europa ed in Italia. La fine della guerra civile in Siria arresterebbe infatti non solo il fenomeno dei foreign fighters europei che vanno a combattere nelle terre siriane a sostegno dell’ISIS, ma anche l’afflusso dei profughi siriani verso l’ Europa e verso l’Italia, che è uno dei Paesi del Mediterraneo più esposti alle ondate migratorie.

La seconda conseguenza benefica dell’allentamento delle tensioni tra Usa e Russia potrebbe riguardare l’Ucraina. Questo Paese, dopo la caduta dell’impero sovietico, aveva assunto le caratteristiche di uno Stato neutrale. Gli Stati Uniti hanno però cercato di assorbirla nella Nato. A questo tentativo, Putin ha risposto con fermezza. Perché l’Ucraina confina con la Russia e Putin non può permettersi di perdere uno strategico cuscinetto protettivo indispensabile per una grande potenza. Per questo, nel marzo 2014, la Russia ha invaso l’Ucraina orientale e la Crimea, che ospita una base navale russa strategica come quella sulla costa siriana. L’invasione dell’ Ucraina ha determinato le sanzioni contro la Russia. Ma queste sanzioni hanno finito per penalizzare duramente l’Italia, che ha forti legami economici con la Russia per l’energia, per l’export, per il turismo. La fine del braccio di ferro tra Stati Uniti e Russia potrebbe portare ad una soluzione pacifica per l’Ucraina con conseguenze positive per l’Italia, che ha bisogno come il pane di un rapporto privilegiato con la Russia, non a caso coltivato in passato fortemente sia da Berlusconi che da Prodi.

La vittoria di Trump potrebbe invece portare conseguenze negative nei rapporti con l’Iran, che Obama aveva lucidamente sdoganato. L’Iran, al momento, è la principale roccaforte islamica sciita contro l’Isis fondamentalista e sunnita. L’Iran è quindi, nel mondo islamico, il principale nemico dell’Isis. L’annunciata volontà di Trump di assumere un atteggiamento più aggressivo verso l’Iran, rischia di fare il gioco dell’Isis, relegando Teheran a vaso di coccio tra l’onda d’urto USA e quella del terrorismo sunnita. E’ su questo terreno che sarà più delicata la mediazione con Putin. Se invece anche qui prevalesse l’accordo USA Russia, questo porterebbe grandi benefici alle imprese italiane che, dopo lo sdoganamento di Teheran da parte di Obama, si sono lanciate sull’Iran come fosse il nuovo Eldorado.

Domenico Crocco

22-11-2016 a Roma: Italia-Iran un’analisi costi-benefici

 Seminario Italia-Iran: un’analisi costi-benefici

 martedi 22 novembre – h. 16.00

Sala di S. Maria in Aquiro – Piazza Capranica, 72 ROMA.

E’ in programmazione il Seminario di cui a margine, che riteniamo sia di particolare interesse ed attualità.  Per accedere a tutte le informazioni riguardanti gli argomenti trattati ed i relativi Relatori utilizzare il Link  > agenda-EN –    

I lavori del Seminario saranno coordinati dall’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata 

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Riforma Costituzionale 4 dicembre

CONSIDERAZIONI TECNICHE sul REFERENDUM 

Carlo D’Orta  ha lavorato come dirigente alla Camera dei Deputati, poi come Capo Dipartimento alla PCM e infine come Segretario generale al Consiglio regionale della Campania. Il diritto costituzionale è alla base dei lavori che ha svolto.

 Segnaliamo qui di seguito alcune semplici slides che ha predisposto sulla riforma costituzionale; contengono non opinioni politiche, ma osservazioni quanto più possibile oggettive, basate su una approfondita lettura delle norme della riforma.

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Venti di Guerra e Sovranità Perduta

L’Italia vive un momento drammatico della sua storia: la nostra è una nazione in via di estinzione. Nessun riferimento certo, nessuna prospettiva seria, nessun progetto vero per il rilancio di una nazione inebetita e disorientata e sulla nostra testa si giocano potenti e drammatiche partite criminali.
Da una parte le nostre energie più fresche e le nostre risorse più preparate emigrano in cerca di fortuna e del riconoscimento delle proprie capacità e dei propri meriti, dall’altra una turpe masnada di criminali senza scrupoli si arricchiscono con il traffico di esseri umani con la scusa di un’accoglienza pelosa e di un buonismo d’accatto.

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“Gli inganni della Finanza”

In una minuscola ma simpatica Libreria a Roma in zona Prati, quasi angolo piazza Mazzini – “IL SEME”, mercoledì 12 ottobre si è tenuta la presentazione del Libro: “ Gli inganni della Finanza”, presente l’autore il Prof. Paolo Maddalena, già Docente di Istituzioni di Diritto Romano, successivamente: Magistrato della Corte dei Conti e Giudice della Corte costituzionale.

 Una presentazione per pochi intimi, informale, quasi in “casa” tra amici intimi in cui il Prof. Maddalena ha illustrato molto chiaramente e in maniera comprensibile a tutti i presenti il contenuto del Libro  (Donzelli Editore  – pag.186 / € 19,00). – un piccolo saggio da parte di un grande costituzionalista che mette a nudo le aberrazioni e i paradossi del capitalismo “virtuale”.

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L’ Equitalia & “I Gattopardi”

ROMA, 23.10. 2016 :  sul  “QUOTIDIANO NAZIONALE”  

    24.10.2016:  sulla “CONSUL PRESS”   

Gattopardotav IRONIA VUOLE che il massimo censore dello sperpero repubblicano in materia di enti pubblici sia il monarchico  Antonio Parisi.

 L’ultima fatica del giornalista e scrittore pugliese – che alla morte dell’ultimo Re d’Italia Umberto II era segretario del Fronte  monarchico giovanile – è un poderoso tomo edito da Imprimatur e intitolato ENTI INUTILI, UNA RAPINA AGLI ITALIANI DI CUI  SI PARLA E SI SA TROPPO POCO.

 Che, per sua ammissione, avrebbe potuto anche sottotitolare «POLTRONE, POLTRONE E  ANCORA POLTRONE», perché «il  problema, gira gira, sta tutto lì»

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“Epistolario Fiorentino” – Franco Cardini scrive a Matteo Renzi

Piccola Lettera Aperta a Matteo Renzi,  a proposito d’immagini politiche, di Popoli massacrati e alleanze internazionali
 

FIRENZE

 16/10/2016 –  Fonte FRANCO CARDINI

 

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, caro Matteo,

siccome mancano da molti mesi –  e me ne dolgo, ma non voglio rubar tempo prezioso alle tue alte funzioni e ai tuoi molti obblighi – occasioni di scambiar due parole come in passato capitava, vorrei inviarti un piccolo, artigianale e amichevole segnale di esistenza: da cittadino del paese che governi ma anche e soprattutto da amico e da fratello, minore per importanza ma molto maggiore però, ohimè, per situazione anagrafica. Sono pressoché convinto che non leggerai mai questo breve testo: ma ho il dovere d’inviartelo e, del resto, non posso né voglio certo metter limiti alla Divina Provvidenza.

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Un inesistente “do ut des”

  Niente in cambio, ma paghiamo sempre

Paghiamo per niente. Paghiamo tutto, dalla pressione fiscale sempre meno sopportabile ai servizi, servizi sociali ormai al lumicino. Eppure i costi a carico del contribuente corrono, mese dopo mese, alla velocità del suono; e tutto questo senza vedere benefici, anzi constatando sempre di più il venir meno di qualsiasi aiuto, in qualsiasi campo, ad una popolazione che, nella sua maggioranza, si trova, è inutile nasconderlo, alle soglie della povertà. Se torniamo con la memoria indietro nel tempo, non possiamo non fare coincidere questo progressivo impoverimento con l’entrata in vigore dell’euro, che, sia per la perdita di sovranità monetaria, sia per la leggerezza chissà se dolosa, con cui in quel momento non si è proceduto ai dovuti controlli di cambio lira-euro, permettendo una nuova inflazione della lira già deceduta.

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26-10-2016 a Roma: nuove prospettive post Brexit?

Euro: nuove prospettive post Brexit?

Mercoledì 26 ottobre 2016, ore 17:00

 

Sala della Presidenza
Upter – Università Popolare di Roma
via Quattro Novembre, 157
00187 Roma

 


 

Presiede:
Francesco FLORENZANO, Presidente Upter – Università Popolare di Roma

Modera:
Marco FINELLI, Giornalista

Intervengono:
Francesco ARACRI, Senatore “Forza Italia”
Massimo Enrico BARONI, Deputato “MoVimento 5 Stelle”
Adriana GALGANO, Deputato “Scelta Civica per l’Italia”
Antonino GALLONI, Economista
Alfonso Luigi MARRA, Avvocato e scrittore, già eurodeputato
Stefano PEDICA, Direzione “Partito Democratico” – Lazio
Fabio RAMPELLI, Deputato “Fratelli d’Italia”
Vincenzo RUSSO, Docente di Scienza delle Finanze, Sapienza – Università di Roma

Analisi critica e considerazioni finali:
Pierluigi SORTI, già professore incaricato presso le Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e dell’Università di Roma “Tor Vergata”

 

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Bassi interessi, sonni tranquilli

                                Bassi Interessi, Sonni Tranquilli

 Volendo costruire un’ipotetica scala delle preoccupazioni, potremmo rilevare come il risparmio, per chi ancora lo possiede,  stia  situato tra i primi gradini; la domanda più comune del risparmiatore è: cosa fare? Tornare al vecchio nascondiglio del mattone ?  Certo, no. Si rischierebbe di vedere le sudate banconote finire fuori corso o, peggio ancora, distrutte da possibili disgraziati eventi.

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Il Venezuela all’ Assemblea dell’ Onu

L’ intervento del Ministro del Potere Popolare per le Relazioni Estere del Venezuela, Delcy Rodríguez, durante l’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite  (ONU)New York, 23 settembre 2016

Signor Presidente, Ambasciatore Peter Thompson, Porgo le mie congratulazioni e quelle del Presidente de la Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro Moros, per il suo lavoro come Presidente di questo 71º periodo di sessioni dell’Assemblea Generale. Il Venezuela conferma il suo impegno a contribuire alla riuscita della Sua gestione e al rafforzamento dell’autorità di quest’organo, il più rappresentativo e democratico delle Nazioni Unite. Potrà contare sul nostro appoggio.

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Investimenti sotto-zero

Investire sottozero: cosa fare ?

C’è stato un tempo in cui il risparmio era super-remunerato, correvano gli anni settanta-ottanta del Novecento, ed i prezzi correvano così come l’inflazione. La lira, la cara, vecchia liretta, perdeva colpi, ma le grandi emissioni di Titoli di Stato, dopo un lungo abbandono, erano divenute il salvadanaio per eccellenza: molti si ricorderanno i rendimenti effettivi, tassi intorno al 17% ed oltre, parliamo dei BOT, malvisti dagli istituti di credito ma presenti in grande quantità nel portafoglio degli investitori. Niente di meglio esisteva per contenere l’erosione del risparmio, a dispetto dei tassi d’interesse praticati dalle banche, assai meno appetibili.

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