Good France arriva in Italia
L’appuntamento è per il 19 marzo, data scelta per il grande evento Goût de France/Good France
promosso da Atout France, l’Ente per lo sviluppo del turismo francese, per valorizzare la cucina d’Oltralpe, quel repas à la française che l’Unesco ha inserito nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Un omaggio alla grande tradizione francese, che annovera chef famosi: Antonin Carême, Auguste Escoffier, Paul Bocuse, Alain Ducasse…
L’evento è stato lanciato proprio da Ducasse, con parole che suonano come un messaggio forte: Parlare di cucina – di cucina francese – vuol dire parlare di gioia di vivere, leggerezza, ottimismo, piacere: idee assolutamente centrali per l’immagine della Destinazione Francia
La formula è molto semplice ma altrettanto d’effetto: 1000 chef, 1000 menù sui 5 continenti.
L’idea di Good France riprende un altro evento, diventato un classico: le Cene di Epicuro, ideate nel 1912 dal grande Escoffier, con lo stesso menù, lo stesso giorno, in diverse città del mondo e per il maggior numero di invitati. Oltre un secolo dopo, nel 2015, Goût de France / Good France ha sviluppato quella bella idea con l’obiettivo di coinvolgere ristoranti di tutte le categorie e in tutto il mondo.
Ora il Comitato internazionale di cuochi, presieduto da Alain Ducasse, ha selezionato i partecipanti, e la bella sorpresa è stata scoprire che l’ Italia
è al primo posto come numero di chef partecipanti: sono infatti un centinaio i ristoranti e bistrot di qualità che hanno aderito a Goût de France/Good France.
Un’adesione entusiasta da Nord a Sud, che spazia dalle grandi città ai paesi più piccoli.
Qualche nome?
A Milano l’Acanto, il Ristorante Berton, Sadler, la Società Giardino, e nel Milanese D’O di Oldani a San Pietro all’Olmo, e il Pomiroeu di Seregno, vicino a Monza. A Torino Il Cambio, La Limonaia, Ij Brandè, più, nei dintorni, Il Combal.O di Davide Scabin a Rivoli e La Gardenia di Caluso con Mariangela Susigan. A Bologna un paio di indirizzi eccellenti, come Carracci e Franco Rossi, e nei dintorni la Tramvia di Casalecchio di Reno e il San Domenico di Imola .A RomaSettembrini, Giudaballerino, Il Pagliaccio, La Terrasse, Glass Hostaria con la chef Cristina Bowerman, La Pergola di Heinz Beck, il Metamorfosi Restaurant di Roy Caceres.
In Veneto, numerosi indirizzi, fra cui La Montanella di Arquà Petrarca, la Casa degli Spiriti di Costermano, provincia di Verona, e Casa Perbellini a Verona, la Trattoria al Ponte di Lusia e Alla Busa di San Martino di Venezze, entrambi in provincia di Rovigo, i ristoranti del Padovano: Lazzaro 1915 di Pontelongo e Fuel di Rubano, i Do Leoni a Venezia.