Recensioni al Salone del Libro di Torino
Recensioni Libri presentati alla XXVIII Salone Internazionale di Torino – Lingotto Fiere – 14-18 maggio 2015 ____________________a cura di Riccardo ABBAMONTE
VIENE QUI DI SEGUITO PUBBLICATA UNA PARZIALE SELEZIONE DEI TESTI PRESENTI NEL SALONE INTERNAZIONALE, CON UNA BREVE RECENSIONE DELLE OPERE E BREVI NOTE SUGLI AUTORI. – In altro articolo, sempre a cura di Riccardo Abbamonte, viene fornita una panoramica delle giornate dal 14 al 18 maggio vissute a Torino.
MARCO PASTONESI, “PANTANI ERA UN DIO”, 2013, 66THA2ND – In quasi dieci anni di professionismo Marco Pantani ha vinto poco più di una trentina di corse, un bottino modesto se paragonato a quelli di Coppi o Merckx, Moser o Cipollini. Eppure il Pirata ha conquistato la storia e il popolo del ciclismo come da tempo nessuno riusciva a fare. Perché era uno scalatore che veniva dal mare. Perché è decollato sul Mortirolo e sul Galibier ma è precipitato nella cocaina e nella depressione. Perché inseguiva l’amore ma finiva a puttane. Perché era un uomo solo. Nel decennale della scomparsa, Marco Pastonesi ricostruisce la carriera di Pantani raccogliendo le testimonianze inedite di chi lo ha frequentato da vicino: i suoi gregari, i dirigenti sportivi, gli amici delle piadinerie. Una polifonia di voci inattese che restituiscono la Romagna da cui non si è mai separato, le montagne che lo hanno consacrato a mito, gli scalatori del passato di cui è stato erede, e le debolezze dell’uomo: il doping, qui raccontato da una prospettiva che scardina i luoghi comuni sul fenomeno, e la droga. Se Pantani era un solista e un solitario, questo libro è il coro delle tragedie greche, è la banda che accompagna un feretro nei funerali di New Orleans, è cento cantastorie che raccontano le gesta di un guerriero, di un bandito, di un pirata, ed è anche una cartina geografica. Qui non c’è giudizio, non c’è sentenza, non c’è verdetto, non c’è ordine di arrivo né classifica generale. Ognuno ha la sua versione.
MARCO PASTONESI (Genova 1954), ex ciclista ed ex giocatore di rugby di serie A, è una firma della “Gazzetta dello Sport”, per la quale ha seguito 12 Giri d’Italia, 9 Tour de France e un’Olimpiade. Alle due ruote e alla palla ovale ha dedicato numerosi titoli, prediligendo un’ottica originale. “Gli angeli di Coppi” (Ediciclo 1999), per esempio, racconta le gesta del Campionissimo dal punto di vista dei suoi gregari, così come agli ultimi del plotone è dedicato “Il diario del gregario” (Ediciclo 2007). Nella “Corsa più pazza del mondo” (Ediciclo 2007) ha raccontato le avventure del ciclismo africano, mentre in “Meo volava” (Iaccheri 2010) ha ripercorso la folgorante carriera del corridore Romeo Venturelli, capace di mettere d’accordo perfino Coppi e Bartali.
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CLAUDIO WIDMANN, “PINOCCHIO SIAMO NOI: SAGGIO DI PSICOLOGIA DEL NARCISISMO”, 2015, EDIZIONI MAGI – Pinocchio è un’anima inquieta: scappa di casa, abbandona la scuola, frequenta personaggi ambigui, non rispetta regole né promesse, non sa valutare i pericoli né le conseguenze delle sue azioni: per sette volte rischia la morte. E’ il ritratto di ragazzi reali, che non riescono a completare un percorso scolastico e non sanno costruire un percorso di vita, ma attraversano di corsa luoghi ed esperienze, occupazioni e frequentazioni costantemente alle prese con un’incessante emergenza. Sono affettuosi e irriverenti, dinamici e incostanti, competenti e sprovveduti. Invidiabili fuori e invidiosi dentro, si muovono in bilico tra onnipotenza fittizia e impotenza vera. La psicologia chiama narcisismo questo stile di vita e Pinocchio mostra che, prima di essere patologia, esso è esuberanza di soggettività. Pinocchio è unico ed eccezionale quando ancora è un pezzo di legno e fino alla fine segue le inconsuete vie della singolarità: pratica la ribellione, perché ama l’indipendenza; eccede in stravaganze, perché insegue l’originalità; è incurante dell’altro, perché privilegia la considerazione di sé. Il suo narcisismo è energia individuativa e la sua storia è un progressivo raffinamento di questa energia. Pinocchio vive di narcisismo, non ne muore. Come lui ognuno è esposto al rischio di eccedenze narcisistiche e nessuno è esente da velature narcisistiche, perché il narcisismo è una forza che spinge a esplorare la propria singolarità, a esprimere la propria unicità, ad affermare la propria personalità. Scaturisce dalla volontà di essere profondamente se stessi e alimenta la determinazione a diventare Uomini anziché rimanere burattini.
CLAUDIO WIDMANN, analista junghiano, è docente di Teoria del simbolismo e di Tecniche dell’immaginario in varie scuole di specializzazione in Psicoterapia. Vive e lavora a Ravenna. Impegnato conferenziere, direttore della collana “Il bestiario psicologico” delle Edizioni Magi, è autore e curatore di saggi che rileggono aspetti ordinari e straordinari della realtà alla luce della psicologia junghiana. Per i tipi delle Edizioni del Girasole è stato pubblicato il “Manuale di Training Autogeno”, mentre per quelli della Cittadella il libro “F come Fiducia”. Tra i suoi numerosi volumi nel catalogo delle Edizioni Magi ricordiamo “Il simbolismo dei colori”, “Le terapie immaginative”, “La simbologia del presepe”, “Il mito del denaro”, “Sul destino”, “Gli arcani della vita”, “Il gatto e i suoi simboli”.
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EMANUELE CASSANI, “ITALIANI NELLA GUERRA CIVILE AMERICANA. 1861-1865”, 2006, PROSPETTIVA EDITRICE Molti italiani parteciparono alla guerra civile americana. Infatti tra il dicembre 1860 e i primi mesi del 1861 le navi “Charles and Jane”, “Utile” ed “Elisabetta” trasportarono a New Orleans dei prigionieri borbonici catturati nell’Italia meridionale dai piemontesi per arruolarli tra le truppe confederate sudiste in vari reparti, tra i quali le Garibaldi Guards – Italian battalion Louisiana Militia. Ma gli italiani si arruolarono anche tra le truppe degli Stati del Nord. Tra le truppe dell’Unione nordista, il 27 maggio 1861 a New York si formò il 39TH New York Infantry (Garibaldi Guards); tra questi reparti operò sul fronte la compagnia A del capitano Cesare Osnaghi, meglio conosciuta con il nome di “Italian Company”. In questo libro sono inclusi gli elenchi delle compagnie con il maggior numero di soldati italiani e le lettere scritte dal sergente confederato Giovan Battista Garibaldi (nato a Lavagna, Genova, nel 1831) durante gli anni del conflitto.
EMANUELE CASSANI (Trieste 1965) vive a Sestri Levante, in provincia di Genova. Ha pubblicato il romanzo “Civilización” (Edizioni Il Foglio), diversi eBook, articoli vari e molti racconti inse*** *** *** riti in antologie e sul Web. Gestisce la biblioteca virtuale “Lupo della Steppa”, è capogruppo della sezione fantascienza del servizio gratuito di commenti per autori “Lettura incrociata” ed è membro del Workshop letterario americano Critters.
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LON TINKLE, “LA BATTAGLIA DI ALAMO. IL MITO STORICO E L’IMMAGINARIO CINEMATOGRAFICO”, 2014, EDIZIONI GHIBLI – Il libro che ha ispirato il celebre film con John Wayne. Il racconto di un pezzo della storia americana controverso ed emblematico. Un’avvincente ricostruzione della battaglia tra forze messicane e forze texane restituisce tutto il fervore dei protagonisti dell’epopea americana. Un dettagliato lavoro sui particolari di una vicenda che, libera dalla pretesa della grande storia, sa far luce su fatti, coincidenze, fortune e animo degli eroi che ne emergono.
LON TINKLE (1906-1980), storico, critico letterario, è stato professore di letteratura all’Università metodista di Dallas. Alcuni suoi libri sono stati adattati per versioni cinematografiche e televisive.
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MARC ROLLAND, “RE ARTU”, 2011, SOCIETA’ EDITRICE IL MULINO – Le leggende arturiane hanno origine intorno al VI secolo, nella lotta eroica dei Bretoni contro gli invasori Sassoni. Ma Artù è veramente esistito? Seguendo i mille rivoli in cui si diffonde sul suolo europeo la materia di Bretagna, il libro ricostruisce la storia del re cavaliere per eccellenza e dell’universo leggendario che gli gravita intorno (Lancillotto, il Graal, Tristano, Merlino), la cui persistenza nei secoli dai racconti medievali giunge fino alla rinascita otto-novecentesca dei temi arturiani, tra letteratura, cinema, cultura popolare.
MARC ROLLAND insegna all’Université du Littoral Cote d’Opale (ULCO). E autore del volume “Le Roi Arthur: un mithe héroique au XX siècle” (Presses Universitaires de Rennes, 2004).
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ANNALISA MOLASCHI, “RE ARTU’ E I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA” (LIBRO E CD AUDIO), 2014, GRUPPO EDITORIALE RAFFAELLO – Re Artù, Ginevra, Lancillotto, mago Merlino e Parsifal sono solo alcuni dei tanti personaggi straordinari che popolano il ciclo arturiano, un insieme di racconti meravigliosi, alcuni molto lontani nel tempo e legati al paganesimo celtico, altri più recenti e influenzati dal cristianesimo. Artù, il re leggendario che fondò la Tavola Rotonda, è una delle figure più affascinanti della saga. Poco importa se sia davvero esistito: la sua nascita misteriosa, la sua spada invincibile Excalibur, il suo amore tormentato per Ginevra, il suo rapporto d’amicizia con il mago Merlino sono motivi mitologici dal profondo significato simbolico che avvincono i lettori di ogni età
ANNALISA MOLASCHI vive e lavora a Cremona. Ha pubblicato vari libri di narrativa per ragazzi, adottati nelle scuole, racconti per lettori adulti, testi teatrali e musicali. Da anni collabora con il Gruppo Editoriale Raffaello in qualità di autrice.
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MILO JULINI, PAOLO VALER (A CURA), “LA POLIZIA DI TORINO CAPITALE DAL 1848. DALLA NASCITA DELLA POLIZIA ALLE NOTIZIE SUI COMMISSARIATI DELLA QUESTURA DI TORINO”, CON LA COLLABORAZIONE DI ROSSANA MORRA, 2014, DANIELA PIAZZA EDITORE. Questo libro apre una serie di finestre su un mondo di quasi due secoli or sono e ci restituisce quei momenti e quei personaggi come se fossero protagonisti della cronaca di oggi. Le tematiche si articolano intorno ai fatti, alle idee, all’ambiente sociale che le hanno determinate e sono sviluppate dagli autori senza retorica e con assoluto rigore storico. Gli autori hanno spigolato tra tante fonti e tante biblioteche per ricercare il sapore di una storia antica e per questo rara. Hanno quindi dimostrato un certo coraggio nel guardare le origini della Polizia con occhi nuovi e critici, perché aprire il cassetto dei ricordi può essere commovente ma anche doloroso. Siamo convinti che l’averlo fatto rappresenti un dovere verso le istituzione e i lettori, dimostrando che attraverso l’approfondimento storico e delle idee e correnti meglio si riesce a capire il mondo d’oggi.
MILO JULINI (Torino 1951) da molti anni si occupa per interesse personale della ricostruzione di vicende criminali avvenute in Torino e in Piemonte nel periodo risorgimentale. La sua attenzione è rivolta ad analizzare le modalità di repressione del crimine, gli uomini e le strutture della giustizia di questa importante epoca storica. Sull’argomento ha scritto numerosi articoli, apparsi su periodici locali del Piemonte, ed è autore di una dozzina di libri.
PAOLO VALER è nato nel 1953 a Rovereto (TN). Studi classici, riveste il ruolo di commissario della Polizia di Stato. E’ autore di numerose pubblicazioni e saggi sull’istituzione della Polizia di Stato e tematiche storico sociali.
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DIPARTIMENTO DI PUBBLICA SICUREZZA, “GIOVANNI PALATUCCI, IL POLIZIOTTO CHE SALVO’ MIGLIAIA DI EBREI”, 2002, LAURUS ROBUFFO. – Questo libro, frutto di un appassionato quanto rigoroso e approfondito lavoro di ricerca promosso dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, offre al lettore, attraverso il racconto della vita di Giovanni Palatucci, una fedele ricostruzione di alcune pagine ancora poco conosciute della nostra vita contemporanea sulle quali oggi si registra un rinnovato interesse della storiografia, riportandoci al periodo dell’Italia dell’ “Adriatisches Kustenland”, denominazione amministrativa assunta dai territori italiani del Nord-Est passati, dopo l’8 settembre, sotto il diretto controllo delle autorità militari del Terzo Reich. E’ con grande piacere quindi che plaudiamo all’iniziativa del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno tesa a ricordare la figura dell’ultimo Questore di Fiume italiana, Giovanni Palatucci, medaglia d’oro al merito civile, ucciso a soli 36 anni nel campo di sterminio di Dachau per aver salvato oltre 5000 ebrei dalla barbarie nazista.
IL GRUPPO DI LAVORO: ANTONIO PAGNOZZI E ALTRI. La realizzazione di questa opera è stata possibile grazie all’impegno profuso dal gruppo di lavoro costituito nel 1998 dal capo della Polizia pro tempore prefetto Fernando Masone, per studiare le vicende che videro protagonista il dottor Giovanni Palatucci. Al suo presidente, prefetto Antonio Pagnozzi, e a tutti i componenti del gruppo va il sentito plauso del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e di quanti, attraverso questo scritto, potranno conoscere o approfondire la vita e la figura del nobile funzionario.
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“MANUALE DI PSICOLOGIA GIURIDICA MINORILE” a cura di PATRIZIA PATRIZI, 2012, CAROCCI EDITORE. Il manuale costituisce la prima trattazione organica della psicologia giuridica minorile, un’area di particolare rilievo negli studi di psicologia giuridica, cui corrispondono una consolidata tradizione di confronto fra diritto e psicologia e lo sviluppo di competenze professionali orientate in chiave interdisciplinare. Tali aspetti informano i diversi argomenti, che vengono affrontati sotto il profilo scientifico, dell’evoluzione normativa, delle implicazioni per l’intervento. Il volume è articolato in cinque parti: lineamenti teorici e aree di ricerca, norme di indirizzo, famiglie in difficoltà e contesti di accoglienza, maltrattamento e abuso sessuale, devianze giovanili. Il quadro delineato evidenzia i risultati della cooperazione fra diritto e psicologia, fra ricerca scientifica, contesti istituzionali e pratiche professionali nei diversi ambiti in cui la norma interviene a regolare situazioni e rapporti che coinvolgono persone minorenni.
PATRIZIA PATRIZI è ordinaria di Psicologia sociale e giuridica nel Dipartimento di Scienze politiche, scienze della comunicazione e ingegneria dell’informazione dell’Università di Sassari. E’ autrice della prima storia della psicologia giuridica italiana (1996). Con Carocci editore ha pubblicato, fra l’altro, “Professionalità competenti” (2005), “Trattare con adolescenti devianti” (con G. De Leo, VI ristampa 2008), “Psicologia della devianza e della criminalità” (2011).
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“IL COLLOQUIO PSICOLOGICO NEL CICLO DELLA VITA”, a cura di CHIARA NICOLINI 2009, CAROCCI EDITORE. La disponibilità all’ascolto, premessa indispensabile al colloquio psicologico, richiede un continuo lavoro di osservazione, conoscenza e familiarità col proprio mondo interno e un attento studio della teoria e della tecnica del colloquio, considerato una tecnica relazionale ottimale per conoscere il paziente dall’infanzia all’età anziana. Il volume propone una prospettiva dinamica che vede la relazione al centro dell’ascolto e comprende quattro sezioni corrispondenti alle fasi principali della vita: età infantile, età adolescenziale, età adulta ed età anziana, in ognuna delle quali si risponde alle richieste che emergono con maggior frequenza nella consultazione clinica. L’ampia documentazione bibliografica e la ricchezza di casi clinici riportati in ogni capitolo rendono il libro un ottimo strumento di approfondimento per studenti di psicologia, per psicologi e psichiatri e, in generale, per tutti coloro che lavorano nell’ambito dei rapporti interpersonali.
CHIARA NICOLINI, psicologa e psicoterapeuta associata SIPP, è professore associato di Teorie e tecniche del colloquio psicologico e dirige la Scuola di specializzazione in Psicologia del ciclo della vita all’Università di Padova.
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CARLO ROSATI, CESARE MORONI, “SATURNIA E LE COLLINE dell’ ALBEGNA”, 2014, MORONI EDITORE, – La terra di Saturnia è un ambiente di particolare bellezza e l’itinerario storico e naturalistico proposto in questo libro ha il f ine di analizzarne gli angoli e gli aspetti più nascosti, in modo che essa possa essere sempre meglio conosciuta ed apprezzata. Oltre a Saturnia, di cui si illustra la cittadina e le famose terme, e alle colline dell’Albegna, il libro illustra anche le bellezze di vari paesi della Maremma come Roccalbegna, Semproniano, Poggio Murella, Montemerano, Manciano, soffermandosi su storie, leggende e curiosità che li riguardano, non dimenticando il territorio, il paesaggio, il fiume, la flora e la fauna dell’Alta Maremma.
CARLO ROSATI, nato nel 1966 in un paese della zona del tufo, San Quirico di Sorano, nella provincia di Grosseto, è guida turistica ed escursionistica. Scrittore e ricercatore, tiene lezioni e conferenze di storia territoriale ed ha pubblicato numerosi articoli di stampo storico archeologico. E’ autore di svariati volumi e ha partecipato, assieme ad altri autori, alla stesura di alcune guide turistiche sulla Maremma.
CESARE MORONI è nato a Bagnore di Santa Fiora nel 1960. Dal 1980 si interessa di fotografia. Diventa fotografo professionista nel 1988, dedicandosi prevalentemente alla fotografia naturalistica. Collabora da allora con numerose riviste specializzate: “Natura Oggi”, “Scienza e Vita”, “Airone”, “National Geographic”, “Natural History”, “Piemonte Parchi”, “Ali”, “Mondo sommerso”. Collabora anche con “Panorama”, “Pentax”, “Toscana Qui”. Come fotografo ed editore ha pubblicato numerosi volumi sull’argomento.
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BIAGIO FABRIZIO CARILLO, “RICOSTRUIRE IL DELITTO: DAL SOPRALLUOGO AL PROFILO CRIMINALE”, 2011, ESPRESS EDIZIONI – Come si ricostruisce un delitto? Quali sono le procedure da seguire? Per ogni investigatore moderno è essenziale, soprattutto negli interrogatori, individuare e interpretare le tracce di tipo comportamentale, al fine di elaborare un concreto profilo criminologico e favorire la ricostruzione del reato. Il volume offre uno spaccato delle tecniche investigative utilizzate, sottolineando che la scena del crimine altro non è che una forma di comunicazione tra il colpevole e l’investigatore: la capacità di quest’ultimo di capire il linguaggio del criminale determina la qualità del suo intervento e l’efficacia delle indagini.
BIAGIO FABRIZIO CARILLO è ufficiale addetto all’Ufficio Addestramento e Studi dell’Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri. Ha già pubblicato sull’argomento “L’investigatore criminologo” (2009).
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FEDERICA CIRILLI BERNARDINI, “HANNO RAPITO LA BEFANA ED ALTRE FAVOLE”, SCRIVERE PER VOLARE EDITORE – Non si può vivere senza fiabe perché ci accompagnano nella vita e ci aiutano a crescere. Il libro in questione non è un libro di fiabe tradizionali, l’autrice l’ha pensato ed elaborato in chiave moderna, con argomenti e personaggi nuovi, attuali. Anche il linguaggio è diverso, forse in parte condizionato dalla televisione e dal cinema. In tutte le fiabe che compongono il libro l’autrice ha cercato di descrivere un ambiente nuovo, aiutata anche dalle illustrazioni, alquanto schematizzate, che permettono al bambino fruitore di calarsi nei personaggi che più lo incuriosiscono. L’autrice ha tenuto conto inoltre dello sviluppo delle capacità di apprendimento, completamente cambiate rispetto al passato. La fiaba ha il potere di saper parlare all’inconscio, in modo che il bambino possa vivere alcune esperienze indirettamente attraverso i personaggi della fiaba stessa. In un libro di letteratura per l’infanzia si deve anche tener presente, oltre alle modificazioni simboliche “del Viaggio” e “delle Paure”, anche del fenomeno del consumismo, a sua volta connesso con quello della televisione.