La moda saluta Elio Fiorucci
E così inspiegabilmente un creativo di nome Elio Fiorucci se ne è andato silenziosamente in una giornata di piena estate; è accaduto probabilmente nel corso del week end, non si avevano più sue notizie da un paio di giorni, oggi 20 Luglio la triste scoperta da parte dei primi soccorritori, Fiorucci è stato rinvenuto nella sua casa milanese privo di vita.
Riconosciuto a livello globale per la sua creatività e le capacità comunicative il marchio Fiorucci diventa immediatamente un mix esplosivo di fantasia, colori e divertimento.
Il suo apprendistato avvenne a fianco del padre prima di mettersi in proprio nel settore della moda; lo sguardo aperto verso il futuro gli consentirono di apprezzare quanto proveniva da oltralpe sul finire degli anni sessanta particolarmente attento alle tendenze che spingevano dal mondo anglosassone, l’Inghilterra era il faro di punta in fatto di creatività e fashion style: a volte accattivante altre provocatorio altre ancora più sobrio.
E’ il 1967 quando apre il primo negozio proprio nella sua città, da quel momento una strada tutta in ascesa che lo portarono ad affermarsi come marchio riconosciuto in tutto il mondo esportando il proprio stile nei suoi Store aperti nelle principali capitali internazionali.
Fiorucci inizia a significare così un fatto di costume tutto Made in Italy fortemente influenzato dalle tendenze giovanili di tutto il mondo di cui si fa portavoce, apprezzato inoltre dal jet set internazionale, ricordiamo che tra i tanti estimatori proprio il padre della Pop Art: Andy Wharol.
Trent’anni di lavoro e successo tutto italiano poi l’impegno personale a favore degli animali per un mondo più etico a partire dalla scelta di diventare vegetariano fino all’adesione al manifesto La coscienza degli animali.
Il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia ha dichiarato all’Ansa “La notizia della scomparsa di Elio Fiorucci mi ha colto di sorpresa e ne sono profondamente rattristato. Fiorucci, un grande stilista, non era creativo solo nella moda, ma comunicava a tutto il mondo proprio attraverso la sua creatività. Elio era anche un amico con cui ho condiviso pensieri, progetti, visione della città“