Ruggero Marino con i Cavalieri di SEBORGA
Giovedì 31 ottobre al casinò Municipale di Sanremo, lo scrittore e membro del V.E.O.S.P.S.S., Ruggero Marino ha tenuto una Conferenza dal titolo “1493 – 2013: il ritorno di Cristoforo Colombo, l’uomo che superò i confini del Mondo”
Fra Ruggero Marino, Cavaliere ad Honorem del Venerabilis Equester Ordo Sacri Principatus Sancti Sepulchri, per la seconda volta nel 2013, è venuto a Sanremo per tenere una Conferenza sul navigatore Cristoforo Colombo. Questa volta la cornice è stata veramente eccezionale: il Teatro dell’Opera del Casino Municipale di Sanremo. Dopo i ringraziamenti alle Autorità Comunali ed al Gran Priore del V.E.O.S.P.S.S., Fra Riccardo Bonsi, lo scrittore ha iniziato a deliziare i numerosi presenti con una Conferenza che ha smontato, passo dopo passo, la storia “convenzionale” del navigatore genovese. Sicuramente Cristoforo Colombo, figlio illegittimo di Papa Innocenzo VIII (al secolo Giovanni Battista Cybo, genovese di nascita), è consapevole del suo viaggio e sa perfettamente dove deve arrivare. Egli è un messaggero, incaricato direttamente da Papa Innocenzo VIII, e, come il Papa subirà una damnatio memoriae a opera del successivo Pontefice, lo spagnolo Roderic Llancol de Borja, ovvero Papa Alessandro VI.
Ruggero Marino prosegue, in una sempre più avvincente serie di rivelazioni, nel descrivere il Cristoforo Colombo Templare (il quale, non dimentichiamolo, è stato Maestro Generale del V.E.O.S.P.S.S. dal 1496 al 1506, affrontando proprio Papa Borgia e riuscendo ad evitare il passaggio dell’Ordine al servizio del Pontefice), raccontando le sue conoscenze esoteriche e il suo nuovo modo di scrivere dopo la nomina a Maestro Generale. Infine, una serie di notizie eccezionali, sempre taciute dalla storiografia ufficiale: ben due Pontefici, Pio IX ed il suo successore, Leone XIII hanno iniziato il processo di beatificazione di Colombo, regolarmente e misteriosamente interrotto.Al termine della Conferenza, la delegazione del V.E.O.S.P.S.S. è stata invitata sul palco per le foto di rito.
La Redazione della Gazetta dei Cavalieri di Seborga
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