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Conversione £-lire / €-euro

RAPINE GOVERNATIVE/ ISTITUZIONALI  ….  con la connivenza di Bankitalia & Erario  

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri,  nella persona del Presidente MARIO MONTI, nonchè Ministro dell’Economia, al rappresentante dBanca d’Italia IGNAZIO VISCO, è stato notificato da parte della FEDERCONTRIBUENTI, in nome e per conto dei suoi associati, un  atto di diffida stragiudiziale, contro la decisione di anticipare lo stop alla conversione delle Lire in Euro.
CARMELO FINOCCHIARO, presidente di Federcontribuenti, ha dichiarato che: « Il provvedimento è in grave difetto e se la diffida non produrrà l’effetto sperato – ridare cioè ai cittadini la possibilità di convertire in tempi ragionevoli le Llire in Euro – seguiranno azioni legali individuali nelle competenti sedi giurisdizionali italiane, oltre che  presso la Corte di Strasburgo, e innanzi alla Corte di Giustizia Europea, al fine di vedere tutelati i loro diritti violati, sia per la violazione dei Principi costituzionali e sia per il risarcimento dei danni subiti».

Tutti i cittadini coinvolti si sono trovarti di fronte ad un grave abuso da parte del Governo che ha azzerato la possibilità di conversione ai possessori di Lire (dichiarandole senza valore) e contemporaneamente  ha chiesto alla Banca d’Italia di consegnare il controvalore in euro delle lire ancora in circolazione all’Erario. Dalla  nota della Banca d’Italia, secondo quanto disposto dall’art. 26 del D.L. 201/2011, pubblicato nella G.U.  n. 284 del 6.12.2011, le banconote, i biglietti e le monete in Lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata. La FEDERCONTRIBUENTI  inoltre teme che questo ”colpo gobbo” possa produrre un pericoloso precedente: « .. perché attribuisce la possibilità per lo Stato di poter estinguere  con effetto immediato l’obbligazione assunta nei confronti dei portatori di altri titoli di Stato, sebbene in palese violazione dei principi di cui alla Carta Costituzionale».
Moltissimi cittadini, all’improvviso, si sono visti privati del loro diritto di ottenere la conversione in euro dei loro risparmi in lire , laddove, invece , in molti paesi costituenti la Comunità Europea non esiste alcun termine per poter procedere a detta conversione. Questa azione a danno dei contribuenti è una violazione dei trattati internazionali, dei principi costituzionali, dell’ordinamento giuridico italiano e comunitario cagionando un danno ingiusto nei confronti di quelle persone che facendo legittimo affidamento nel termine del 28.02.2012 si sono viste private inspiegabilmente di un loro diritto.

Quanto accaduto ci richiama alla mente un’altra precedente rapina a suo tempo perpretata da GIULIANO AMATO – il “Dottor Sottile” e CARLO AZEGLIO CIAMPI….. gli Uomini si alternano ma, piove o c’è bel tempo, “il Governo è sempre Ladro” !

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SI  RIPRODUCE QUI DI SEGUITO UN INTERVENTO DEL SENATORE STEFANO PEDICA del 18.1.2012 CONTRO L’ANTICIPAZIONE DEL TERMINE FINALE PER LA CONVERSIONE LIRA-EURO 

PEDICA (IdV). Signor Presidente, vorrei mettere in evidenza un problema che sta interessando migliaia di persone – specialmente anziani – relativo alla conversione lira‑euro. Fino a poco tempo fa esisteva un termine ultimo, la fine di febbraio 2012, che con una norma – con un colpo di spugna – è stato anticipato e ora le lire non hanno più valore, nel senso che non si possono più convertire. Tale decreto è stato emesso con applicazione immediata.

Volevo invitare il Governo a riflettere su questo e a rivedere questo articolo con il quale si cancella per migliaia di persone, per lo più anziani, la possibilità di convertire questi soldi. Queste, probabilmente, sono persone abituate a tenere i soldi in casa che vivono in piccoli paesi e seguono una logica totalmente diversa. Ancora più preoccupante è il fatto che l’anticipazione del termine previsto non è stata adeguatamente pubblicizzata. Questo ha portato molti vecchietti, che speravano di poter convertire le loro lire in euro entro la fine di febbraio, ad andare in banca e a sentirsi rispondere che le lire erano carta straccia. Questa carta straccia, lo dico al Governo e al Presidente, sono soldi che finiranno alle casse dell’erario e parliamo di migliaia di euro.

Chiedo quindi di rivedere questa norma per rispetto di queste persone anziane e a nome della Federcontribuenti che sta mettendo a punto una strategia difensiva per tutelare queste persone. Comunque dobbiamo farlo tutti perché la meraviglia e lo sconcerto potrebbero portare queste persone alla disperazione. Abbiamo già tante crisi da risolvere, mancherebbe solo questa.

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