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Da AUGUSTO a OBAMA

DA AUGUSTO IMPERATORE A OBAMA PRESIDENTE: OGGI COME ALLORA …

di ADELFIA FRANCHI

Tutto corre più in fretta della politica, l’economia è prima in classifica in questa gara ove, causa la globalizzazione dei mercati finanziari, non è ben allenata, quindi perde punti in classifica ogni giorno di più. Una corsa affannosa, di cui si può scoprirne i motivi leggendo “I DIECI ANNI CHE HANNO SCONVOLTO L’AMERICA”, il libro di ENNIO CARETTO – giornalista che collabora con il Corriere della Sera.

Il suo nuovo saggio ”IL WELFARE STATE NELL’ANTICA ROMA – LO STATO SOCIALE DA AUGUSTO A OBAMA” presentato alla sala Mercede del Senato da PAOLO LOMBARO, Presidente dell’ Associazione Civitas, è una lezione di scrittura e analisi attenta della storia dell’antica Roma, per poi paragonarla alla storia della società attuale; nulla sembra essere mutato, moltissime similitudini, che attraverso i secoli si sono consolidate, esistono tra  la ROMA CAPUT MUNDI e la “super potente nazione Americana”. Una ricerca affannosa e accattivante dei motivi per cui siamo – tutti noi della plebe – ritornati nei meandri della storia di ROMA sotto il potere di Augusto Imperatore e altri. Relatori d’eccezione, che potevano dare risposte, hanno svolto una lunga lezione (rigorosa) sull’Impero Romano, che forse molti di noi avevano già studiato a scuola, ….. comunque un ripasso fa sempre bene. I motivi per cui i nostri salari, le nostre pensioni, i nostri posti di lavoro sono saltati, rimangono ai più sconosciuti, nonostante si cercano parole ed argomentazioni diverse per una compressibile spiegazione.  La decadenza dello stato sociale serve a non dare voce in capitolo alle persone socialmente deboli, che non sono più in grado di leggere “libri”, perché economicamente non possono permetterselo. Le cause spiegate agli addetti ai lavori sono più comode e meno pericolose. Le analogie fra il mondo antico fino ad arrivare ad oggi ? – L’immondizia di Roma, la tessera sociale, la mancanza di cibo, i prestiti agevolati (niente è tuo se non puoi restituire), i provvedimenti di tutela per l’infanzia, l’incremento demografico (non si conosce, ora come allora, quanti sono gli abitanti reali nella capitale). La folla deve essere sfamata (oggi sono moltissime le persone, dai pensionati ai disoccupati, che frugano nella spazzatura per trovare cibo),  siti per concentrare la plebe ….. che dire delle case popolari con concentrazione eccessiva di popolazione?

Roma inospitale e pericolosa, oggi come secoli fa. Un paese – il nostro – diventato meno salubre, sommerso da cumuli di immondizia, pieno di disagiati. La sporcizia dei Romani ad oggi…. un lungo percorso fra politici corrotti, economia falsata per appropriarsi dei beni dei paesi più deboli. Allora i Romani – per riempirsi le tasche – saccheggiavano altri popoli; oggi i nostri politici saccheggiano le nostre tasche. Ognuno di loro imbonisce il popolo con false promesse elettorali, la corruzione è la principale causa dei nostri mali, il clima sociale è aggressive, mediocre e culturalmente azzerato; quindi pericoloso. Abbiamo bisogno della bussola per ritrovare la strada. Ci sono ancora strade da percorrere?  Paolo Lombardo, il promotore dell’iniziativa per la presentazione del libro, dice la cosa più giusta: “è ora di mettere in cantiere una dura cura dimagrante dello Stato”. Ad Ennio Caretto la parola per rispondere alle nostre domande è stata tolta da un’invadente signora che, in modo poco opportuno,  non ha fatto domane ma si è fatta una auto-promozionale propaganda elettorale. Il nostro bravissimo giornalista ha chiuso la serata dichiarando la sua soddisfazione per il trionfo di OBAMA, sottolineando autoironicamente al pubblico  ”per mia fortuna, perché il libro con la foto del Presidente è andato in stampa prima delle elezioni …. ero sicuro della sua vittoria, anche se in qualche momento ho temuto il contrario”.

A noi lettori ora non rimane che il compito di leggere con il massimo impegno tutto ciò che un attento e acuto conoscitore della politica Americana scrive, ma soprattutto scrive di noi, per aiutarci a capire come poter uscire indenni (o quasi) da questo tunnel.

PER RITROVARE LA STRADA, DICEVAMO, ABBIAMO BISOGNO DELLA BUSSOLA …. ED ANCHE SE LE STRADE APPAIONO PERICOLANTI, POSSIAMO ANCORA RICOMINCIARE A TRACCIARE UN NUOVO PERCORSO PER NOI CITTADINI ONESTI E VOLENTEROSI, CHE DESIDERANO CREDERE ANCORA IN QUESTA POLITICA AUTOREFERENZIALE CHE CONTINUAMENTE, LODANDOSI, CI PARLA ADDOSSO?

La bussola della trasparenza, la storia dell’idea cosa consente di fare ? – E un’idea, una utopia o qualcosa di reale? E un idea oppure una storia senza fine a cui noi italiani forse ormai ci siamo rassegnati, tralasciando anche la ricerca della necessaria informazione ?  Se siamo giornalisti o cronisti, pur avendo preso la cattiva abitudine di fare copia-incolla, abbiamo però conservato l’abitudine di proclamare e non di gestire. Così sprechiamo ancora occasioni di un un possibile riscatto, senza cercare di produrre cambiamenti.

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