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Disoccupati “falsi” / Truffatori “veri”

COMUNICATO STAMPA  G.d.F. /    Roma, 22 aprile 2016

ROMA. –  FALSA INDENNITA’  di DISOCCUPAZIONE GRAZIE A DUE DIPENDENTI INFEDELI DELL’I.N.P.S.. SCOPERTA AD OSTIA TRUFFA PER 1,3 MILIONI DI EURO.

Era collaudato e durava da alcuni anni il sistema fraudolento escogitato da due dipendenti infedeli della sede I.N.P.S. di Ostia, smascherato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma dopo indagini durate diversi mesi, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma nella persona del Sostituto Procuratore dott. Giuseppe Deodato.

Potendo accedere al sistema informativo dell’ente, i due impiegati inserivano i dati di ignari datori di lavoro, al fine di produrre modelli “DS” attestanti rapporti di lavoro. In questo modo, veniva  precostituito il diritto per l’accesso all’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti – per legge destinata a coloro che hanno perso il lavoro a seguito di licenziamento – inducendo in errore i livelli competenti all’emissione dei mandati di pagamento.

Gli accertamenti delle Fiamme Gialle del II Gruppo Roma sono partiti dopo che i residenti in altre zone della provincia – e, addirittura, a Latina e Frosinone –  si erano spinti fino a Ostia per presentare la domanda di accesso al sussidio. Gran parte dei modelli attestanti i falsi rapporti di lavoro riportavano, quali datori di lavoro, note case cinematografiche rivelatesi del tutto estranee alla vicenda e, in diversi casi, è risultato che i componenti di intere famiglie (mariti, mogli, figli, generi e cugini) erano beneficiari delle prestazioni. Molti, inoltre, coloro che, già impiegati con regolare contratto di lavoro, avevano deciso di arrotondare le loro entrate mensili con il sussidio erogato dall’I.N.P.S..

Il meccanismo era così collaudato e sicuro che alcuni dei “titolari” dell’indennizzo, su incarico degli stessi organizzatori, andavano alla ricerca di persone disposte a “steccare” parte dell’indennità e degli arretrati percepiti con gli artefici del piano. L’I.N.P.S. – che ha fornito la massima collaborazione per le indagini – ha subito sospeso l’erogazione dei trattamenti. I 123 soggetti “pizzicati” sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffa aggravata ai danni dello Stato; alcuni di essi hanno restituito le somme indebitamente percepite accordandosi con l’ente previdenziale.

Gli elementi raccolti dai militari hanno consentito al Pubblico Ministero inquirente di richiedere  al Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma di emettere il sequestro preventivo, ai fini della confisca c.d. “per equivalente”,  dei rapporti finanziari (conti correnti e deposito titoli) nella disponibilità di alcuni indagati, fino alla concorrenza di oltre mezzo milione di euro.

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NOTE MARGINE –  Dopo i soliti scandali dei “Falsi Invalidi” – di cui in continuazione si occupano i giornali, i telegiornali e tutti i vari media – ecco che arrivano i “Falsi Disoccupati” ! E a causa dei numerosi Furbetti alloggiati in tanti Quartierini, nonché a causa di una burocrazia spesso inefficiente, ci sono i “Veri Invalidi” ai quali non vengono riconosciuti i loro handicap, così come ci sono i “Veri Ex Lavoratori” con molteplici annualità di contributi versati, ai quali non viene riconosciuto né una minima pensione simbolica, né vengono loro rimborsati (nemmeno a stralcio) parte dei contributi versati in precedenza. E mentre l’INPS non viene imputato di “appropriazione indebita”, ci sono Politici,  Sindacalisti, Magistrati e Bojardi di Stato che godono di pensioni d’oro e pluri-cumulative____G.M.