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CircOLIamo arriva in Toscana. Un viaggio dedicato all’educazione ambientale

Partirà il tre Maggio da Grosseto “CircOLIamo”, il viaggio all’insegna della difesa e del rispetto dell’ambiente attraverso la corretta gestione dell’olio lubrificante usato, organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU) con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). La campagna, che ha già coinvolto istituzioni, cittadini e bambini del Sud e Centro Italia, toccherà, fino al 13 maggio, le città di Siena, Arezzo, Firenze, Prato, Pistoia, Lucca e Livorno 13 giorni alla Toscana.
Gli oli lubrificanti usati, i rischi per l’ambiente, l’importanza del riciclo dei rifiuti pericolosi e le opportunità per l’economia locale sono i temi principali delle conferenze stampa, che si svolgeranno, come il resto degli incontri, all’interno delle strutture gonfiabili allestite per la campagna COOU e nelle quali saranno presenti i responsabili del Consorzio e le autorità regionali, provinciali e comunali. In ogni tappa il team di CircOLIamo incontrerà i ragazzi delle scuole del territorio, che parteciperanno agli educational loro dedicati e si sfideranno a “Green League”, il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale. Il progetto si lega a un’iniziativa “storica” del COOU: il primo “CircOLIamo” fu realizzato nel 1994 e quella del 2015-16 è la prima campagna a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata sarà compensata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire la CO2 immessa in atmosfera. Un viaggio che sarà anche social con aggiornamenti in tempo reale che dalle strutture gonfiabili saranno inviate con l’hashtag Twitter #circoliamo2016.
Grazie al lavoro del Consorzio, attivo dal 1984, in Italia si recupera circa il 98% dell’olio usato raccoglibile. “La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta – spiega il presidente Paolo Tomasi – si concentra soprattutto nel ‘fai da te’: per intercettarla abbiamo bisogno del supporto dalle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati, e di sensibilizzare al contempo gli operatori dell’informazione e i cittadini sui danni ambientali derivanti da uno smaltimento scorretto di questo rifiuto pericoloso”.