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Terremoto. Si continua a sperare mentre sale a 281 il numero delle vittime

Sale a 281 il numero delle vittime del terremoto che in pochi secondi ha messo in ginocchio l’Italia centrale. Tra le macerie di Amatrice, con le sue 69 frazioni, Arquata del Tronto ed Accumoli si cerca, ancora, di estrarre corpi vivi e recuperare quelli senza vita. Al momento, da fonti Ansa, sono 135 le salme riconosciute. L’elenco dei nomi è stato pubblicato sul sito della prefettura di Rieti. 51 vittime sono di Amatrice, ben 32 di Roma. Quattro le vittime ad Accumoli tra cui un’intera famiglia di cui facevano parte due creature di appena 8 anni e 9 mesi. Ma il triste primato di età spetta all’angelo di Amatrice, nato appena 5 mesi fa e morto insieme al fratellino di 3 anni. La vittima più anziana è l’amatriciano Giovanni Battista D’Emidio, classe 1922. Un terremoto che si ricorderà anche per il numero delle vittime minorenni. Ad oggi sono cinque le giovani vittime residenti nel Lazio che non superano i 13 anni di età che si uniscono a quelle di Amatrice e dei paesi marchigiani colpiti dal terremoto. Tra le vittime ci sono anche la spagnola Ana Huete Aguilar, di Granada e i due turisti londinesi William e Maria Hennicker Gotley. Da ogni parte dello Stivale gli italiani hanno dimostrato la propria generosità che servirà soprtatutto nelle settimane a seguire, quando si cercherà di ritornare ad un clima di “finta” normalità. Le scosse di terremoto sono state  fino ad oggi 928, 57 e non sembrano terminare. Tutta l’Italia si è stretta attorno ai centri colpiti e tante associazioni, singoli cittadini e gruppi organizzati si sono attivati per portare un aiuto concreto. Tra le iniziative già annunciate dal governo Renzi la più imminente si avrà Domenica, con museums4italy organizzata dal Ministero dei Beni culturali. <Tutti gli incassi dei musei statali della prossima domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati>, ha dichiarato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini che ha invitato tutti gli italiani ad <andare nei musei in segno di solidarietà con le popolazione coinvolte dal sisma della scorsa notte>.
Segnali anche dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina che all’ANSA ha anticipato: <Nel quadro delle prime azioni necessarie a supporto dei territori del centro Italia drammaticamente colpiti del terremoto abbiamo disposto oggi, tramite Agea, che entro il 15 settembre siano erogati i 5 milioni di euro di contributi europei Pac richiesti dalle 958 domande presentate dalle imprese agricole operanti nei 16 comuni dell’emergenza individuati dalla Protezione civile>. Nessuno vuole arrendersi: instancabili gli uomini della Protezione civile e dei Vigili del fuoco a lavoro da ormai 48 ore, così come il personale del Genio militare, le unità cinofile, i militari giunti nella località di Illica, una frazione a pochi chilometri da Accumoli in provincia di Rieti, gli Alpini e gli uomini inviati dal Coi, la Croce Rossa Italiana che sta dando supporto nei campi allestiti per ospitare gli sfollati. Ad Ascoli Piceno sono già stati predisposti per sabato 27 agosto i funerali di Stato, mentre nelle stesse ora da Amatrice il Sindaco Sergio Pirozzi ha affermato con convinzione che  <Amatrice risorgerà, lo dobbiamo alle vittime, a coloro che stavano qui, che sono tutti miei concittadini, turisti compresi>. Nelle sue parole si percepisce tanta forza di non arrendersi neanche difronte al più drammatico degli eventi. Ed è forse la voglia di ricominciare che gli sta dando il coraggio di andare avanti e non fermarsi, neanche quando si estraggono dalle macerie amici e conoscenti ormai privi di vita.