Un bar “rinascente” in Anticoli Corrado, nella Valle dell’Aniene vicino Roma
Ad ANTICOLI CORRADO (*) la “RINASCITA” di un BAR
Dopo molti anni di musi lunghi. atteggiamenti scortesi e ciavatte ai piedi, la nuova gestione di un Bar della Piazza delle Ville, rinasce con il nome di “BAR VITTORIA”, di Giulia Pompei, da poco mamma che – insieme al papà, al fratello, parenti ed amici – conduce questa attività con sorriso, eleganza e cortesia … si cominciano a vedere camicie bianche, pantaloni con la piega e gonne plissettate, piccole candele sui tavoli che, da sempre, con la propria luce creano un alone di caldo e di accoglienza, ombrelloni aperti dai colori uniti e non da sponsor e fornitori vari, calici e coppe diversificate e non bicchieri da osteria graffiati e melanconici, ma cocktail, in vetri di varia fattura, con dentro mix vari dai sapori ottimi e sapienti, accompagnati con salatini e snack vari, ombrellini nei calici e flut e, come contorno, un bel sorriso, una chiacchierata breve, una battuta e il gioco è fatto.
Il “Bar Vittoria” (che richiama anche il nome della Santa Protettrice del Comune) si propone fin dall’inizio di questa rinascente gestione, con modo sapiente e ospitale tutto l’ inverso della precedente (voce di popolo) e io, non frequentatore di Bar, vengo spontaneamente a notare che durante l’estate appena passata e dopo, questo, è frequentato dai ragazzi e ragazze giovani e sta divenendo un nuovo e fresco punto di incontro, sembra ritornare agli anni settanta, dove con un juke-box e un gelato si passavano giornate e serate infinite, tutto all’insegna dell’allegria, solo con la voglia di vivere e di sorridere alla Vita.
Senza dimenticare gli altri due Bar – Santino e Daniela – dove i migliori giocatori di carte sono stanziali ed allegorici, nonché il Bar Matteo dove capitano di tutti un pò. Concludendo, complimenti a queste persone, le loro peculiarità diverse e che, con le loro attività, onorano e accolgono turisti e visitatori ad Anticoli Corrado e a far da baluardi alla fontana di Arturo Martini e alla Chiesa di St. Pietro dell’11° Sec. E quindi un plauso a tutti gli esercenti, che vivacizzano il passeggio ed accolgono il passante. Ma è doveroso dare, come emergente al Bar Vittoria, nuova” Risorta, Araba Fenicia” i migliori auspici di un buon lavoro, e al fin di tutto…. un grande augurio e “in bocca al lupo”, Giulia !!!
ANDREA CIULLA D’Alcamo
(*) Anticoli Corrado (Anticuri nell’antico dialetto locale) è un grazioso paesino nei pressi di Roma, con circa 950 abitanti, che viene qui illustrato tramite una foto degli anni ’70; è situato ad est del capoluogo, a 508 metri sul livello del mare, su un costone dei Monti Ruffi, che domina la sottostante Valle dell’Aniene.
Già prima dell’anno 1000 Anticoli risultava essere uno dei possedimenti del Monastero di S. Erasmo al Celio, con il nome di “Fundus Antikuis” (da Ante Colles, “davanti ai colli”). Storicamente il suffisso Corrado, con ogni probabilità, dovrebbe ricollegarsi a Corrado di Antiochia, dato che le prime notizie storiche di Anticoli Corrado, infatti, risalgono al nipote di Federico II di Svevia, a cui la popolazione locale ha ritenuto rendere un sentito e doveroso omaggio.
Anticoli Corrado è anche conosciuto come “Il paese degli artisti e delle modelle”: nella prima metà dell’800, infatti, venne “scoperto” dai numerosissimi pittori stranieri, giunti a Roma dal nord dell’Europa alla ricerca dei paesaggi e delle atmosfere tipiche della campagna romana. Gli artisti affittarono molte stalle nel paese, trasformandole nelle proprie abitazioni e in studi (un censimento del 1935 ne contava ben 55). Le donne del luogo divennero in breve note per la loro bellezza e “modelle” a tutti gli effetti, molto richieste anche al di fuori del paese, soprattutto per quadri e affreschi di tema religioso, che ornano ancor oggi le Chiese della Valle dell’Aniene e dintorni.
Agli inizi degli anni ’30, ad Anticoli si incontrarono anche personalità di eccezionale livello, tra cui Oskar Kokoschka, Felice Carena e Luigi Pirandello, ivi presente con il figlio Fausto, pittore. Inoltre, vi soggiornava in estate, negli anni ’70 il grande poeta spagnolo Rafael Alberti con sua moglie, nonché vi ha dimorato anche lo scrittore Ignazio Silone, il cui nome è ricordato da una targa in pietra.