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Il Porcellum è incostituzionale:la Consulta schiaffeggia i partiti

foto parlamento

Il porcellum è incostituzionale

La Corte Costituzionale ha depositato le motivazioni della sentenza sulla bocciatura della legge elettorale: “Le Camere non cessano di operare, la sentenza avrà effetti solo sul nuovo voto”

ROMA-Sono servite quattro ore di camera di consiglio ai giudici della Corte costituzionale per depositare le motivazioni della sentenza con cui, il 4 dicembre scorso, hanno bocciato il Porcellum, dopo otto anni di “illegittimità”.

Sono due i punti chiave del testo con cui i giudici motivano la bocciatura delle legge elettorale: quello sul premio di maggioranza, che può sussistere, ma deve avere una soglia di accesso e non può essere cumulato ad altri meccanismi maggioritari; e quello che non vieta le liste bloccate, purché siano corte (4-5 candidati al massimo) in modo da consentire all’elettore di identificare bene il candidato.La Consulta ha stabilito che un premio senza una soglia «ragionevole» è «distorsivo» della volontà degli elettori e «non proporzionato» rispetto agli stessi obiettivi di governabilità che si prefigge. Per essere legittimo un premio deve essere ragionevole e prevedere una soglia minima di voti sotto il quale non scatta. il Parlamento è tenuto a decidere questa soglia. Per il momento, l’ unica soluzione è di i annullare il premio in sé,torna in vigore un sistema elettorale proporzionale, senza premio di maggioranza. L’elettore ha inoltre la possibilità di esprimere almeno una preferenza, perché la Corte ha stoppato anche i listoni bloccati previsti dal Porcellum. Quello delle preferenze è l’unico punto dove si rende necessario, un intervento normativo di tipo secondario, un decreto ministeriale, per definire come esprimerle. la Corte, sul punto, ha fatto capire che: il sistema previsto dal Porcellum, a liste lunghe, non è paragonabile «né con altri sistemi caratterizzati da liste bloccate solo per parte dei seggi» né con quelli che prevedono un «numero dei candidati talmente esiguo da garantire l’effettiva conoscibilità degli stessi».

La Consulta precisa che le Camere non sono per un’applicazione retroattiva della stroncatura. «E’ evidente che la decisione che si assume, di annullamento delle norme censurate, avendo modificato in parte la normativa che disciplina le elezioni per la Camera e per il Senato, produrrà i suoi effetti esclusivamente in occasione di una nuova consultazione elettorale», è stato chiarito. «Le Camere sono organi costituzionalmente necessari e indefettibili e non possono in alcun momento cessare di esistere o perdere la capacità di deliberare», è il contenuto delle motivazioni. Il principio di retroattività della sentenza vale solo «per i rapporti tuttora pendenti, con conseguente esclusione di quelli esauriti, i quali rimangono regolati dalla legge dichiarata invalida». La legge elettorale che rimane in vigore dopo gli interventi della Consulta consiste in «un sistema proporzionale depurato del premio di maggioranza», è stato evidenziato dai giudici della Corte costituzionale. Insomma, quel che resta del Porcellum, al netto delle sue parti illegittime. Il Parlamento deve lavorare per una nuova legge che abbia la garanzia della tenuta costituzionale, Un twitter di Renzi annuncia: ” Per la legge elettorale forse chiudiamo la prossima settimana”.

Adelfia Franchi