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In arrivo la nuova squadra “Governo Renzi”

Nasce il governo Renzi… “ i giornalisti possono correre casa a vedere San Remo”

Esecutivo giovane, composto per metà da donne. In tutto 16 ministri.

Poco prima delle 16,30 di sabato 21 febbraio Matteo Renzi è uscito dalla sede del Partito Democratico per recarsi al Quirinale dove è arrivato dopo pochi minuti per sciogliere la riserva e presentare al Capo dello Stato la lista dei ministri. Un colloquio durato oltre due ore e mezza nel corso del quale è continuato il totoministri.
“Per la prima volta nella storia della repubblica” il governo è composto per “metà da donne” ha detto orgogliosamente Renzi al temine del colloquio con Giorgio Napolitano. 16 ministri che “da domani mattina saranno subito al lavoro”.

Al termine del colloquio Renzi è apparso nel suo stile, con poca voce che ha fatto pensare ad un alterco, ma con battute del tipo “Poche domande non voglio farvi perdere San Remo” rivolte ai giornalisti presenti nella sala stampa del Quirinale, aggiungendo “mi è stato caldamente sconsigliato” di chiamarvi per nome…“ Dovendo fare un governo che durerà quattro anni è naturale che le due ore e mezza per la messe a punto sono state ben investite. Da domani mattina dobbiamo metterci al lavoro per fare le cose che vanno fatte”. E “dalle prossime settimane il tema centrale sarà quello della riforma del lavoro”. A partire dal rilancio del terzo settore che “se guardiamo ai numeri è il primo settore, ma è settore che sta soffrendo molto”.

“Ci sono elementi di continuità e discontinuità – ha detto Renzi rispondendo ad una domanda – ma non siamo in una rubrica della settima enigmistica quella dello scopri le differenze. Per la prima volta il governo vede dei sindaci, è un segnale per portare all’interno della discussione politica le istanze che non sono solo politiche e finanziarie ma anche le difficoltà quotidiane di chi le vive nei mercati rionali”.

Renzi è disposto a dimettersi se non ce la fa? “La ringrazio per il messaggio d’augurio e di entusiasmo”. Con quest’altra battuta ha risposto all’ultima domanda aggiungendo che “mi gioco la faccia che per me è più importante della carriera. Rischiamo tutto ma lo facciamo con determinazione per l’Italia”.
“Il governo che vi è stato presentato ha ampi carattere di novità che spiegano i tempi per definirne la composizione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenuto dopo Renzi, “La responsabilità delle proposte è prerogativa del presidente del consiglio, è stata rispettata in pieno questa prerogativa in un clima di serena collaborazione istituzionale”.
“Impronta di Renzi, ha aggiunto il Capo dello Stato, è “evidente nei molti nomi nuovi”.
“Condivido l’urgenza delle riforme istituzionali ed economiche che non possono più attendere. Confido che non si perda quest’occasione”. In conclusione Napolitano ha rivolto un ringraziamento ad Enrico Letta:“Rivolgo il mio augurio al presidente del consiglio e al governo e a Letta rinnovo il mio sentimento di stima e gratitudine”.

LA LISTA DEI MINISTRI

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – GRAZIANO DELRIO;

Ministro dell’Interno – ANGELINO ALFANO;

Ministro della Difesa – ROBERTA PINOTTI;

Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali – GIULIANO POLETTI;

Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – MAURIZIO LUPI;

Ministro dell’Economia – PIER CARLO PADOAN;

Ministro della Salute – BEATRICE LORENZIN;

Ministro delle Politiche Agricole – MAURIZIO MARTINA;

Ministro dell’Ambiente – GIANLUCA GALLETTI

IMinistro degli Affari regionali – MARIA CARMELA LANZETTA;

Ministro per i Beni culturali e per il Turismo – DARIO FRANCESCHINI;

Ministro degli Esteri – FEDERICA MOGHERINI

Ministro dell’Istruzione – STEFANIA GIANNINI

Ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento – MARIA ELENA BOSCHI;

Ministro per lo Sviluppo Economico – FEDERICA GUIDI;

Ministro della Giustizia – ANDREA ORLANDO

Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione – MARIANNA MADIA

madiam

Nasce il governo più a destra degli ultimi 60 anni, il governo di Confindustria, delle banche, della P2. Così si aprono autostrade alla destra di Grillo e Berlusconi con cui Renzi ha colloqui e intese segreti. La sinistra non esiste più se non nella memoria dei pochi che difendono la sua storia alla quale dobbiamo grandi conquiste sociali e politiche
Padoan all’economia la dice già lunga,in una delle sue dichiarazioni di alcuni mesi fa diceva che l’austerità era necessaria e che i conti erano in ordine, i conti delle banche o dei cittadini?se questo e il nuovo che avanza dio ce ne scampi.
Da Gramsci a Renzi, un bel percorso! Non è stato capace di condurre i suoi scouts nel bosco e dichiara di risolvere i problemi di un’italia sull’orlo del fallimento? come ha fatto con le spese pazze della provincia di fi? ogni ora ne spara una, il contrario della precedente, per questo è l'”uomo della Provvidenza”?

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