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TRA DIRE e FARE

TRA IL DIRE ED IL FARE

…. ESPERIENZE CONCRETE in MATERIA di TUTELA dei MINORI

 

A fronte della fioritura spontanea di convegni e seminari nei quali si dibatte in ogni sede sulla tutela dei minori, riportiamo l’esperienza del CENTRO KAIROS di Formia, improntato in un’ottica diversa, cioè quella del fare, spesso restando nell’ombra, dove resta appunto chi è indaffarato dalla mattina alla sera.

Nel nostro Centro, gestito dalla Associazione Kairos, nata già nel 2004 con lo scopo di diffondere la cultura  della risoluzione alternativa delle controversie in base ai parametri dettati dal forum europeo, operano figure professionali qualificate, avvocati esperti in diritto di famiglia e mediazione familiare, psicologi, mediatori familiari e culturali, allo scopo di aiutare a vivere  e regolamentare la separazione nel modo migliore e principalmente a sostenere la  coppia – sia essa di fatto che unita dal vincolo matrimoniale più o meno sacro – in modo che i loro figli non diventino oggetto di contesa o di ricatto.

Il Centro è nato dalla partecipazione spontanea degli operatori, consapevoli tutti, all’esito di una specifica formazione nel settore, che solo determinando atteggiamenti favorevoli all’apertura, al dialogo ed al confronto, è possibile addivenire ad una vera separazione consensuale, che non è certo quella predisposta frettolosamente dagli avvocati, magari all’esito dell’ancor più frettoloso tentativo di conciliazione operato da Giudice, al sol fine di evitare il guaio peggiore del dover sostenere i tempi ed i costi dei nostri processi.

Una separazione consensuale vera nasce dal consenso tra le parti, nel senso etimologico dei termini cum e sensum, cui si addiviene alla fine di un percorso nel quale le parti sono aiutate a gestire il conflitto tra loro insorto in senso costruttivo e non distruttivo, unica strada percorribile se si vuole conseguire il risultato della tutela dei minori, vittime inconsapevoli della stupidità umana, che è la causa principale di ogni guerra.

In questo contesto sicuramente la legge sull’affido condiviso ha rappresentato una importante innovazione, dal momento che sancisce il diritto del minore alla bi-genitorialità, in linea con quanto stabilito dalle varie convenzioni europee e mondiali.

Tuttavia  bisogna prestare particolare attenzione in quanto si rischiano ulteriori guai se non ci si attiva per responsabilizzare le persone su quelli che sono i loro doveri, prima di affannarsi a spada tratta a tutelare i loro diritti, come fanno ad esempio le varie associazioni dei padri separati !!!

In caso contrario, in presenza di gravi situazioni di conflitto non risolte o non gestite opportunamente, l’affidamento condiviso non può che avere effetti devastanti sulla psiche dei figli minori,  ragion per cui è assolutamente necessario, prima di stabilirlo,  l’invio dei coniugi ad un Centro di Mediazione Familiare.

In molti paesi del mondo, nei quali già da tempo è stata compresa l’importanza della risoluzione alternativa delle controversie, questo avviene regolarmente, anche in considerazione del principio secondo il quale in uno stato veramente democratico le parti debbono essere aiutate a trovare una soluzione ai loro problemi, senza dover subire una imposizione dall’alto.

In sostanza per addivenire ad una tutela reale dei minori bisogna assolutamente uscire dalla logica processuale del vincitore-soccombente, che tenacemente nel nostro paese resiste (tant’è che si sta cercando persino di ostacolare l’entrata in vigore della riforma sulle a.d.r. di recente introdotta nel nostro ordinamento) e sostituirla con quella della vittoria bilaterale, che si verifica quando entrambi i contendenti raggiungono un risultato soddisfacente, coadiuvati nel percorso da professionisti esperti.

Siamo stati molto coraggiosi ad imboccare una strada nuova, tra ostacoli vari e la diffidenza di tutti, ma abbiamo subito compreso che era l’unica percorribile: ci sono risposte che non possono essere date con i soli strumenti del diritto, specie in una materia così delicata, come quella dei legami familiari.

La separazione è un momento di grave conflitto, con alta potenzialità distruttiva dei rapporti affettivi: è la disgregazione della famiglia, il fallimento di un progetto di vita e le problematiche che accompagnano tale evento sono inevitabilmente complesse e delicate, perché coinvolgono l’individuo, la sua storia, cioè i suoi bisogni, le sue emozioni, i suoi sentimenti.

La nostra è un’esperienza positiva, ma è frutto di un impegno costante e di un lavoro molto duro e, principalmente di una lavoro svolto da una equipe multidisciplinare, nella quale, con il passare degli anni le varie figure professionali si sono arricchite con lo scambio reciproco e con la passione che le accomuna, è su questo che si deve puntare, tenendo ben presente che, come diceva Einstein, non si possono risolvere i problemi con la stessa mentalità che li ha generati.

                                                                  Avv. Anna Laura Tocco

                                                                                              Presidente CENTRO KAIROS – Formia

                                                                                                                www.centrokairos.org

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