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CONVEGNO su ROMA CAPITALE EUROPEA

IN CAMPIDOGLIO CONVEGNO su   ROMA CAPITALE EUROPEA”

di Riccardo ABBAMONTE, con note di Giuliano MARCHETTI

Lunedì 4 luglio, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, si è tenuto il convegno “ROMA CAPITALE EUROPEA”.

Sono intervenuti ROBERTA ANGELILLI – V.Presidente Parlamento Europeo, LUCA MALCOTTI – Assessore Lavori Pubblici Regione Lazio, FEDERICO GUIDI – Presidente Commissione Bilancio di Roma Capitale, FRANCESCO MARCOLINI – Presidente di Zetema, MAURIZIO FORLITI – V.Presidente Consulta per il Commercio, MARCO ANCORA – Advisor di Emma (Polo Museale Tecnologico in Finlandia). Erano presenti anche i rappresentanti di Confesercenti Turismo, First Confartigia-nato e Federstrade.

MARCO ANCORA, nella veste di moderatore del Convegno, ha illustrato come uno straniero veda oggi il territorio della città di Roma, nonché come la stessa sia percepita all’estero e, ciò,  allo scopo di individuare proposte migliorative. Quindi è intervenuto MAURIZIO FORLITI – promotore dell’iniziativa riguardante “Roma Capitale europea”, il quale ha parlato di Roma come  di una moderna capitale e quale sia oggi la vera differenza tra la città eterna e le altre grandi capitali del continente.

FEDERICO GUIDI, quale tecnico del bilancio capitolino, ha portato il saluto del Sindaco e il suo auspicio che Roma diventi sempre più una capitale a livello europeo. Secondo Guidi vi è infatti un legame forte tra l’idea millenaria di Roma e quella stessa dell’Europa. Roma d’altronde è stataCapitale del Mondo, ha ospitato Carlo Magno, gli imperatori medievali, Carlo V ed in  questa città furono firmati i trattati della Comunità Europea. Rispetto a questo tema centrale l’amministrazione comunale ha avuto un approccio non solo economico, ma anche rivolto alle tematiche dell’ambiente e dello sviluppo. Roma infatti nei suoi auspici deve essere una capitale dinamica e necessita di risposte concrete. Le proposte principali dell’amministrazione riguardano oggi il risanamento finanziario (1*), i progetti riguardanti Roma Capitale, le Olimpiadi e altro ancora. A tale scopo è stato recentemente varato un piano riguardante le infrastrutture, disponendo questa volta dei fondi necessari. Senza aumentare le tariffe, si ridurranno infatti le spese e i costi, controllando l’evasione fiscale, imponendo un contributo di soggiorno per i turisti e trovando altre risorse dai residui passivi non spesi, da reinvestire. In tal modo si sono trovati 4 milioni di euro da destinare agli investimenti. Peraltro il nuovo istituto di Roma Capitale, con il necessario trasferimento di competenze, non più divise tra Comune, Provincia e Regione, ha portato a una nuova autonomia decisionale e a un nuovo piano strategico di sviluppo relativo anche alla sicurezza urbana, tanto che in questo particolare settore stanno calando i reati, mentre si stanno contemporaneamente attuando gli sgombri dei campi nomadi abusivi. Ma Roma deve essere capitale anche per lo sviluppo e il sostegno alle imprese, per il turismo, e in particolare in questo settore si devono aumentare i tempi della permanenza turistica nella città. A questo scopo si devono predisporre poli fieristici e sportivi, parchi a tema, offerte culturali, decentramento dei poli turistici tra i vari municipi, coinvolgendo le associazioni di categoria con una maggiore concertazione, attraverso l’ausilio della telematica (2*).

A parere di MARCO ANCORA, Roma ha enormi problemi strutturali, ma deve puntare a tematiche condivise tra amministrazioni diverse. Si parla molto sui media dei mali della città, ma Roma è una grande risorsa sul piano culturale; d’altronde il territorio stesso è un’espressione culturale, il che implica un necessario miglioramento della qualità della vita. Ogni turista a Roma è oggi colpito soprattutto dalla magnificenza architettonica e non da  mol-te altre opportunità in quanto, a torto, non sufficientemente pubblicizzate.

FRANCESCO MARCOLINI, Presidente di Zetema, ha affermato a sua volta che negli ultimi tempi a Roma è stata abbandonata la politica dei grandi eventi in favore di altri di minore portata, ma assai più concreti. Egli si è quindi domandato: come si può fare oggi attività culturale a Roma? Negli ultimi tempi si sono aperti 2 nuovi musei di arte contemporanea, si è inaugurato anche un ponte sul Tevere, probabilmente inutile, mentre d’altra parte sono stati apportati molti tagli alle spese, dovendo necessariamente azzerare il deficit annuale del Campidoglio. Ciò deriva peraltro da un’imposizione europea, contra la quale oggi ci sono manifestazioni ovunque in Europa, come in Grecia e in Spagna. Peraltro il nodo della cultura in Italia non è stato ancora affrontato, se non con contributi a fondo perduto, che sono oggi in via di esaurimento. Il mondo dei grandi operatori culturali ha la responsabilità del disastro del settore, avendo promosso finora iniziative inutili, strumentali, non legate al territorio. Oggi bisogna infatti rompere i santuari della vecchia cultura e va sviluppato un maggior radicamento con le reti produttive del territorio, La cultura deve essere soprattutto azione di promozione per il territorio, con un completo rinnovamento ed un maggiore spazio alle nuove generazioni. La cultura ha bisogno di aria nuova, per vedersi aprire nuovi mercati; oggi infatti molti musei non riescono più ad andare avanti. Ad esempio, i musei dell’Eur sono perennemente vuoti e per questa ragione essi si devono trasformare in poli museali facendoli diventare dei parchi, in caso contrario essi verranno necessariamente chiusi. In questo settore bisogna dunque cambiare completamente impostazione. I musei infatti devono divenire dei centri culturali, dei parchi a tema. Marcolini ha terminato il suo intervento annunciando che presto saranno organizzate grandi mostre su Roma a livello internazionale per far conoscere la città; ad esempio a Roma oggi vi sono casse piene di reperti che probabilmente non verranno mai esposti e che invece si potrebbero esibire in itinerari internazionali per promuovere l’immagine della città all’estero.

LUCA MALCOTTI, assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio, non ha voluto esporre un elenco di quanto sinora realizzato, ma proporre alcune riflessioni sulle infrastrutture della capitale e del suo territorio, evidenziando soprattutto le carenze da rimuovere per adeguare Roma al rango di una vera capitale europea. La principale criticità di Roma è da riscontrare oggi nella mobilità, tanto che il trasporto pubblico congestionato ha costi stratosferici. Solo per quanto riguarda il carburante, causa la forte presenza di tasse e accise, i romani versano tributi all’erario più di tutte le altre città. L’aeroporto di Fiumicino trasporta 135.000 passeggeri al giorno e, tenendo conto dell’indotto, il settore coinvolge ben oltre 160.000 persone, rappresentando il 2° insediamento produttivo del paese, con il 7% del Pil del Lazio. Per quanto poi riguarda i porti, Civitavecchia è importantissima per la Regione Lazio; a breve con la nuova connessione ferroviaria diverrà ancora più importante logisticamente. Eppure le inefficienze fanno sì che siano minori le entrate per le reti regionali a favore di altre realtà; ad esempio, Roma spende oggi ben 26 milioni di euro al giorno per la spesa alimentare e, anche in questo settore, manca una logistica globale. Per quanto riguarda le ferrovie metropolitane, vi sono a Roma 650 km di ferrovia rispetto ai 480 di Londra, ma debbono essere meglio integrati alle infrastrutture urbane. Con l’alta velocità si potrà poi congiungere Roma con Napoli e Firenze entro 60 minuti e si potrà raggiungere le suddette città direttamente da Fiumicino. Il sistema viario romano è infine perennemente congestionato; lo stesso Grande Raccordo Anulare negli ultimi tempi ha registrato una crescita stratosferica per la percorrenza e bisognerà quindi adeguare meglio le vie di accesso alle consolari. Anche su ciò si valuterà la candidatura olimpica di Roma, evitando che i ritardi della burocrazia facciano inceppare i grandi progetti strategici, considerando come l’assunzione di nuove competenze per Roma Capitale non sia certo stata una cosa indifferente per la città.

ROBERTA ANGELILLI ha affermato infine come Roma Capitale sia una città non solo a dimensione europea, ma mondiale; in questo senso positivamente ha pesato senza dubbio lo statuto di Roma Capitale, che potrà finalmente risolvere i problemi endemici della città. Roma è d’altronde un punto di attrazione non solo per i turisti, ma anche per le numerose persone che vi giungono giornalmente per i motivi più vari. Bisogna migliorare la città nel campo della sostenibilità, vivibilità, funzionalità e puntare sugli eventi turistici e culturali. In tal senso le decisioni devono essere più rapide, rivalutando le strutture aeroportuali. Bisognerà quindi tener conto della sostenibilità finanziaria delle opere, con progetti idonei ad affrontare l’impatto ambientale per avere ricadute positive sul territorio. Bisognerà infine accedere a nuove risorse, richiedendo all’Unione Europea di riconoscere per il futuro grandi progetti di sviluppo, a cui associare svariate realtà che abbiano valore aggiunto e favoriscano lo sviluppo dell’occupazione e gli investimenti di funzionalità a favore della città.

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(1*) per quanto riguarda il risanamento finanziario che ogni volta deve essere affrontato, a seguito di avvicendamenti o di alternanze delle Rappresentanze Consiliari e di Giunta, sia a livello di Amministrazione Comunale, Provinciale o Regionale, non solo nel Lazio ma in tutta Italia (…  e per carità di Patria, evitiamo di affrontare il problema a livello nazionale), perché prima di ogni tornata elettorale non si impone alle Amministrazioni uscenti l’obbligo di depositare i bilanci riepilogativi dei vari assessorati, “certificati” da Revisori abilitati ?  Si eviterebbe così il solito balletto delle responsabilità, delle accuse sui veri, presunti o falsi ammanchi finanziari, buchi di bilancio, posizioni debitorie e creditorie alterate o truccate. In questo modo agli amministratori “incapaci” non dovrebbero più essere rinnovati gli incarichi, mentre gli amministratori “corrotti” dovrebbero essere sospesi e condannati. Proprio in questi primi giorni di agosto, in Ungheria sta per essere varata una proposta di legge per incriminare i pubblici amministratori per “gestione criminale” dell’economia, così come in Italia, a fine luglio, si è discusso sulla possibilità di avviare  procedimenti giudiziari verso quei bojardi di stato e/o supermanager (pagati a peso d’oro) responsabili dei dissesti e disastri finanziari Alitalia e Ferrovie.

 (2*) per quanto riguarda l’ausilio telematico, desidero ricordare un intervento dell’ Arch. AMEDEO SCHIATTARELLA (Presidente Ordine Architetti di Roma) durante un Convegno svoltosi nel dicembre 2008, promosso dall’Avv. ROBERTO ZAZZA (Presidente del Forum delle Professioni) e da FRANCESCO MARCOLINI (quale Segretario del Cives) sui “Ruoli ed oppor-tunità dei Liberi Professionisti per il rilancio dell’economia”. Nel corso di tale intervento, l’Architetto, dopo aver analiticamente esposto i problemi della categoria, anche nei rapporti con le amministrazioni nelle varie sedi istituzionali, ha provocatoriamente fatto presente che per più anni, durante l’Amministrazione Veltroni, a nome dell’Ordine Architetti, aveva offerto di informatizzare gratuitamente tutta una serie di servizi tecnici catastali a favore del Comune di Roma, ma che tale proposta non era mai stata nemmeno presa in opportuna considerazione. Dopo le relazioni dell’Avv. ANTONIO CONTE (Segretario Generale Ordine Avvocati di Roma), del Dr. GERARDO LONGOBARDI (Presidente Ordine Commercialisti di Roma), di MARIA L. ZACCARIA (Presidente Ordine Psicologi del Lazio), in chiusura interveniva FEDERICO GUIDI (Presidente Comm.ne Bi-lancio del Comune), che dopo aver illustrato alcune considerazioni d’ordine generale, non perdeva l’occasione di richiedere subito un successivo incontro con il Presidente degli Architetti di Roma, per approfondire l’interessante offerta sulla informatizzazione di alcuni servizi del Comune di Roma.

  • Sarebbe interessante conoscere se tale incontro ha avuto seguiti o risvolti positivi. Poiché stimiamo l’on. Federico Guidi, professionalmente sia come “Tecnico”, sia per la sua preparazione culturale, proveremo a richiedergli notizie in merito, nell’ambito di una più vasta intervista.    

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