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“Un Intellettuale in borgata” – omaggio a Pier Paolo Pasolini

L’omaggio dell’Università eCampus a Pier Paolo Pasolini con la proiezione del docufilm di Enzo de Camillis ‘Un intellettuale in borgata’
Il 6 maggio 2014, ore 18.30 – Università eCampus, via del Tritone 169 (Roma)

Dallo scorso 22 maggio e fino al prossimo 15 settembre, il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita ‘Pasolini Roma – Cinema, Arte, Fotografia, Letteratura, Poesia, Critica’ quale omaggio all’intellettuale del XX secolo che, più di ogni altro, è riuscito a reinterpretare l’immagine della Città Eterna, ‘inventando’ una chiave interpretativa poetica per evidenziarne sia la continuità storica sia le tragiche contraddizioni fra il suo passato e il suo presente, avendo altresì, lo stesso Pasolini, uno sguardo presago verso il futuro.
L’Università eCampus, nella sua sede romana di via del Tritone, 169, attenta ad intercettare le sollecitazioni intellettuali più sentite e condivise, intende partecipare all’iniziativa dedicata a Pasolini con la proiezione di un docu-film che riesce a dare un’immagine limpida e solleticante dell’esperienza umana e intellettuale di Pasolini nei suoi primi anni romani, ‘Un intellettuale in borgata’, opera dello scenografo e regista Enzo de Camillis.
Lo scrittore, friulano di famiglia, seppure nato a Bologna, giunse a Roma, insieme alla madre, Susanna Colussi, il primo gennaio 1950, lasciando il Friuli, dopo che era stato sospeso dall’insegnamento per un processo per atti osceni. Prima tappa romana, una stanza d’affitto in Piazza Costaguti. Per far sopravvivere entrambi, la madre, insegnante elementare, faceva la domestica a ore. Con lavori precari, cominciò a esplorare la città, ad impadronirsi del suo spirito, cosicché, accanto ai romanzi iniziati in Friuli, prese ad abbozzare il celeberrimo romanzo ‘Ragazzi di vita’, insieme a pagine d’ambientazione capitolina, come ‘Squarci di notti romane’, ‘Gas’ e ‘Giubileo’.
Al 1951 data la sua amicizia con un giovane imbianchino, Sergio Citti, che lo avvicinò al mondo della Roma popolare, degli emarginati, facendogli da ‘dizionario vivente’ dello slang locale. Dopo varie vicissitudini e ristrettezze economiche, un lavoro di sceneggiatore nel cinema (per ‘La donna del fiume’ di Mario Soldati) gli permise di lasciare le supplenze nelle scuole e di dedicarsi all’impegno intellettuale, consentendogli anche di trasferirsi a via Fonteiana, a Monteverde. Fu qui che si fece meno occasionale il suo rapporto con le borgate, elemento portante della sua ‘poetica a tutto tondo’ – poesia, letteratura, saggistica, critica, cinema – che verrà ad animare le sue opere d’indagine sociale (e sociologica) e di denuncia, fil rouge anche nella piena maturità artistica e letteraria.
Il docu-film di Enzo de Camillis ci restituisce, attraverso le testimonianze di alcuni personaggi di punta della vita intellettuale italiana, un Pier Paolo Pasolini come ardente di un sacro fuoco di verità su Roma, i suoi ‘Palazzi’ del potere (fu lui a coniare quest’espressione), la sincerità di un’ispirazione popolare, ancora incorrotta, secondo Pasolini, dai danni di una televisione capace di orientarne idee e cultura.

Info: Università telematica eCampus, sede di Roma – Via del Tritone, 169 – Ufficio Stampa eCampus : ufficiostampa@uniecampus.it – tel. 06 699 40 111

articolo preso da https://blog.uniecampus.it/lomaggio-delluniversita-ecampus-pier-paolo-pasolini/