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Donne e violenza

DONNE. NEL MONDO IL 35% SUBISCE VIOLENZA, IN ITALIA SONO 7 MLN

A ROMA TASK FORCE ONDA-OMS PER PROMUOVERE IMPEGNO ISTITUZIONI (DIRE) Roma, – La violenza contro le donne è un fenomeno in costante crescita e di drammatica attualità, una vera e propria emergenza sanitaria, in Italia come nel resto del mondo. Secondo i dati del recente rapporto Oms, oltre 1 donna su 3 nel mondo è vittima di abusi fisici e/o sessuali, spesso per mano del proprio partner, e il 30% degli atti di violenza si verificano all’interno delle mura domestiche. Presentare le Linee Guida OMS e definire l’impegno dell’Italia nel favorire la ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesi europei: questi i principali obiettivi del Tavolo tecnico sulla violenza femminile, promosso dall’ Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanita’, e tenutosi oggi a Roma, alla presenza di Parlamentari italiane e straniere, clinici e associazioni femminili. Preoccupanti anche i dati che si registrano nel nostro Paese: in base alle ultime stime Istat disponibili, circa 7 milioni di italiane, nella fascia d’eta’ compresa tra i 16 e 70 anni, hanno subito una forma di violenza, fisica o sessuale, nel corso della propria vita – nel 14,3% dei casi da parte del proprio compagno – ma soltanto il 7% delle donne lo ha denunciato. Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha approvato nel 2011 la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e la violenza domestica che, tuttavia, per entrare in vigore necessita ancora della ratifica di altri 2 Stati Membri UE. La ratifica italiana della Convenzione di Istanbul e l’approvazione del Decreto legge contro il femminicidio, avvenute nel 2013, rappresentano importanti azioni del nostro Governo per contrastare un fenomeno che costituisce una vera e propria “malattia” sociale, con conseguenze negative sulla salute fisica e mentale delle vittime.

La rapida ratifica della Convenzione di Istanbul testimonia, con chiarezza inequivocabile, un cambiamento di rotta, una rinnovata percezione della necessita’ di agire in modo coeso”, afferma il Sottosegretario al Ministero degli Esteri, Mario Giro. “L’Italia sostiene l’inserimento dei diritti delle donne come un asse portante dei nuovi obiettivi di sviluppo del Millennio post 2015 e sostiene l’adozione di una risoluzione ONU su matrimoni forzati come seguito delle precedenti risoluzioni ONU che davano mandato per informativa sul tema. La condanna di tutte le forme di violenza nei confronti delledonne e delle fanciulle, in quanto violazioni del pieno godimento dei diritti umani da parte delle stesse, deve essere una certezza. “Allo scopo di rendere applicabile la Legge contro il femminicidio nel nostro Paese, e’ necessario continuare a tenere alta l’attenzione delle Istituzioni italiane su questo tema. Il ruolo delle Parlamentari nella lotta alla violenza sulle donne e’ strategico sia per i loro contatti con le realta’ locali sia per la possibilita’ di legiferare”, afferma Francesca Merzagora, Presidente O.N.Da. “Il Tavolo tecnico di oggi prosegue il percorso di sensibilizzazione sulla violenza intrapreso dallo scorso anno a fianco dell’OMS. Tra gli obiettivi dell’incontro, possibile grazie al sostegno a O.N.Da di Mediolanum Farmaceutici, vi e’ la divulgazione in Italia delle Linee Guida dell’OMS, volte ad aiutare i Paesi a migliorare l’approccio del proprio sistema sanitario nell’affrontare casi di abusi, la presentazione alle Parlamentari inglesi e belga del lavoro svolto nel nostro Paese per arrivare alla ratifica della Convenzione di Istanbul e il tentativo di far si’ che l’Italia diventi guida nel favorire la ratifica negli altri 2 Stati Membri dell’Unione Europea, a testimonianza dell’impegno del nostro Governo nel contrastare la violenza di genere”. “I dati del rapporto mondiale OMS sulla violenza femminile sono assolutamente preoccupanti e illustrano come il problema riguardi trasversalmente tutte ledonne senza differenza di eta’, origine, stato sociale, luogo”, dichiara Marleen Temmerman, Direttore del Dipartimento di Salute Riproduttiva e Ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’. “I dati impongono quindi una lettura che non sia solo limitata ai confini nazionali, ma che veda i diversi soggetti della comunita’ internazionale impegnati sullo stesso fronte. In questa lotta verso un sistema di tolleranza zero nei confronti della violenza sulle donne, i Parlamentari possono giocare un ruolo chiave”. (Elp/ Dire)

Posted by Ileana Argentin