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XX Anni fa ….REPRINT su MAASTRICHT

XX anni fa c’era anche chi vedeva chiaro sul TRATTATO di MAASTRICHT 

(Articolo ripreso dal Quotidiano Italia-Oggi del 22 agosto  2012)

Vent’anni fa, il 15 ottobre 1992, il deputato Raffaele Tiscar (dell’allora gruppo Dc) nell’ultima legislatura prima di Tangentopoli fece questa dichiarazione profetica alla Commissione Affari costituzionali della Camera durante l’approvazione del disegno di legge di ratifica del Trattato di Maastricht. Queste le sue testuali parole così come risultano dal resoconto ufficiale di quella seduta.

Il Trattato di Maastricht suscita in me talune perplessità. Premesso che sono un sostenitore convinto della necessità dell’integrazione europea rilevo tuttavia che il Trattato di Maastricht si fonda sul primato dell’economia rispetto alla politica. Ciò rappresenta il fallimento di un grande ideale politico, cioè quello di un’Europa politicamente unita. Di fatto, invece, l’Europa sta sorgendo soltanto sulla comunanza di interessi economico-monetari ma l’interesse economico, a mio giudizio, non riesce a supportare quello politico.

Il Trattato di Maastricht infatti registra un deficit di democrazia in quanto allontanata dal consenso dei cittadini delle sedi decisionali, essendo, le istituzioni europee sedi di decisione, ancor più lontane dai cittadini rispetto a quelle nazionali e tutto ciò è in contrasto con la tendenzam, oggi prevalente, a realizzare un avvicinamento delle istituzioni ai cittadini. Inoltre , il governo della moneta diventa completamente separato dalla politica, si pensi che in Germania il Cancelliere non riesce ad avere il controllo dei tassi di interesse. La storia invece dimostra che il governo della moneta deve essere connesso a quello della politica e dell’economia: uno sganciamento è molto pericoloso non solo per le conseguenze economiche, ma soprattutto perché, in questo in caso, le decisioni delle autorità monetarie sono del tutte avulse dal consesso dei cittadini. Tutto questo non favorisce l’unità europea.” Raffaele Tiscar

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….. Essendo sul “Tema”, abbiamo ritenuto opportuno riportare anche un altro intervento riguardante una Tavola Rotonda svoltasi a luglio 2010

MORIRE  per MAASTRICHT

di  Giuliano Marchetti 

pubblicato sul quotidiano “RINASCITA” del 28.7.2010

Si è svolta nella scorsa settimana, precisamente giovedì 22 luglio, a Roma presso la sede della F.N.S.I. – Federazione Nazionale Stampa Italiana, organizzata da “Il BORGHESE” una conferenza sulla recente crisi economica internazionale ed italiana.

Con l’occasione è stato distribuito ai numerosi intervenuti un fascicolo speciale intitolato “MORIRE per MAASTRICHT” allegato a “Il Borghese” di luglio, contenente vari articoli sull’argomento (già pubblicati nei precedenti numeri della rivista), nei quali si prevedeva con nomi e fatti quanto poi puntualmente verificatosi a livello bancario, finanziario e monetario.

Alla “Tavola Rotonda”  hanno partecipato ANTONIO PANTANO – eminente studioso di Ezra Pound, SAVINO FRIGIOLA – esperto in tematiche bancarie e finanziarie, DON  FLORIANO ABRAHAMOWICZ – della Domus Marcel Lefebvre, CLAUDIO TEDESCHI – Direttore de “Il Borghese”, FRANCO JAPPELLI – giornalista, FILIPPO MALAGOLA e ORAZIO FERGNANI – entrambi del Movimento “Coordinamento Nazionale”.

Nei vari interventi sono state esposte circostanziate tesi di accusa sulla gestione della politica monetaria e finanziaria nazionale sino ad oggi attuata e, successivamente, concrete proposte per uscire dalla crisi. Va rilevato a tale riguardo, come da parte degli intervenuti, si sia registrata una unanime condanna nei confronti del signoraggio (una vera truffa economica/ monetaria) ed in particolare è stata ribadita la necessità di abolire il signoraggio oggi praticato dalla BANCA CENTRALE EUROPEA, nonché  è stato auspicato il passaggio del controllo della stessa BCE alla Commissione Europea.

Infatti, dovrebbe spettare sempre alla Politica (quella della “P maiuscola”) guidare ed indirizzare l’ Economia, evitando di farsi condizionare dallo strapotere della grande finanza e dal mondo bancario. Ciò sia nell’ambito dei singoli Stati Nazionali, sia nell’ambito della intera Comunità Europea, poiché gli interessi e gli obiettivi della finanza internazionale e delle società multinazionali sono spesso non coincidenti –se non addirittura antitetici– sia con quelli delle singole comunità nazionali, sia con quelli di una più vasta ed ipotizzabile vera “Confederazione Europea”, che ancora oggi non riesce a svilupparsi autonomamente, come sarebbe auspicabile.

Le critiche più severe all’attuale sistema bancario (che tende ad imporre sempre il proprio volere e potere, anche nei confronti del “Paese”) sono state stigmatizzate da Savino Frigiola ed in particolare da Antonio Pantano, che ha lanciato un vero j’accuse nei confronti della Banca d’Italia e di alcuni  suoi Governatori, dato che più volte questi stessi non hanno esitato ad interscambi di ruoli, sia nell’ambito dei  Dicasteri, che della Presidenza del Consiglio e della Repubblica….

Tra i vari argomenti affrontati in questa “Tavola Rotonda”, particolare attenzione è stata riservata alle geniali intuizioni di EZRA POUND in campo economico, nonché agli studi sul “valore indotto della moneta” e sulla sovranità popolare della moneta, elaborati da ben oltre un decennio nella Università di Teramo da GIACINTO AURITI (10/10/1923 – 11/08/2006), accademico, ideologo e giurista di chiara fama, uomo di grande cultura scientifica umanistica e di intensa fede cattolica, ma volutamente ignorato da tutti quegli “Addetti ai Lavori” asserviti ai Santuari della turbo-economia   ed ai Templi della finanza d’assalto.

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Una nota in chiusura: la conferenza è stata ripresa in diretta e ritrasmessa tramite la emittente “DOMUS MARCEL LEFEBVRE”.

Tra il pubblico presente hanno brillato per la loro assenza le varie testate degli organi di informazione, nonché le emittenti radio-televisive, pur se tutte cortesemente e doverosamente invitate……. tra queste anche Radio Radicale, generalmente omni-presente in quasi tutti i convegni, dibattiti, seminari e tavole rotonde. Probabilmente Massimo Burdin (che cura ogni mattina una ottima rassegna stampa) sarà stato impegnato a registrare la quotidiana chiacchierata di Giacinto Pannella o di Emma Bonino.

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