Skip to main content

Italia-Germania-La partita che farà la differenza in Europa

 

Match tra Renzi e Merkel al vertice EU

 Crescita non austerità. Scontro al vertice tra Matteo Renzi e Angela Merkel. Da   indiscrezioni  di  alcune agenzie stampa dall’incontro del Consiglio Europeo a Ypres, in Belgio, dove i 28 capi di stato hanno commemorato lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Durante l’incontro,  Renzi avrebbe avallato la nomina di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione Europea, ricordando  che l’Europa dovrà dare una svolta alle sue politiche, prendendo la strada della crescita e dell’aumento dei posti di lavoro. La nomina di Juncker ? “Solo se c’è un documento chiaro che indichi dove vuole andare l’Europa. E’ passato il messaggio che avevamo dato anche noi, ma non da soli: prima di decidere i nomi si decidono le strategie”.

Un clima da stadio, quello dell’incontro tra i 28 capi di stato, durante il quale Renzi – a seguito di uno scontro sul tema della flessibilità economica, e in particolare sulle questioni del cofinanziamento dei fondi Ue, (che la Germania propone di rimuovere) e del saldo dei debiti della pubblica amministrazione (e sulla possibilità di inserirlo o meno nel deficit di bilancio), si sarebbe espresso in modo molto duro contro i tedeschi, affermando che l’Italia rispetterà i patti “e non farà come fece la Germania nel 2003”David Cameron(uno dei modelli di Renzi), si dichiara del tutto contrario alla nomina di Juncker alla presidenza, minacciando addirittura l’uscita della Gran Bretagna dall’UE: “L’Europa sta per scegliere qualcuno”, ha dichiarato parlando di Juncker alla BBC, “che faticherà ad essere la voce delle riforme e del cambiamento in Europa”.
Enrico Letta,la “vendetta ” proposto – pare – dalle cancellerie di Francia e Inghilterra per il ruolo di presidente del Consiglio Europeo complicherà la vita a Renzi. La candidatura di Letta metterebbe il governo italiano davanti a un dilemma, perché attualmente l’esecutivo starebbe appoggiando la candidatura dell’attuale Ministro degli Esteri, Federica Mogherini, per la carica di Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Europa. Le due cariche non sono cumulabili e ovviamente la presidenza del Consiglio UE affidata a Letta non potrebbe essere rifiutata, con buona pace dell’autonomia che Renzi avrebbe voluto rispettata per la sua politica verso la UE. Anche questa ingerenza, pare, avrebbe molto irritato Renzi, che avrebbe ritenuta inopportuna la presentazione, da parte di altri paesi, di un candidato italiano.Forse al nostro Premier sarebbe gradito (diciamolo sottovoce )Massimo D’Alema?d'alema

Una vittoria quella delle elezioni europee che gli permette di fare la voce grossa,  Renzi, forte di una percentuale vista solo col binocolo dagli altri leader di centro sinistra europei (si pensi al flop di Hollande): quel 40,8% che, qualora naufragasse Mogherini agli Affari Esteri, sarebbe rispendibile in Paolo De Castro agli Affari agricoli e che permetterà molto probabilmente a Gianni Pittella (o Simona Bonafè, capolista Pd nel centro Italia) di ottenere la presidenza del gruppo che di ottenere la presidenza del gruppo Pse. , anche perché fra otto giorni risulterà accumulare anche la carica di Presidente del Consiglio dell’Unione Europea, oltre a quella di premier italiano e segretario del Pd. E la rottamazione verrà portata anche in Europa, non fermandosi perciò ai confini nazionale. Come? Escludendo i nomi di Massimo D’Alema ed Enrico Letta dalla carica di Commissario Europeo per gli Affari Esteri (sebbene la ‘conventio ad excludendum’ maggiormente prestigiosa per i due dem riguardi un’altra carica). Al prestigioso ufficio sarà candidata l’attuale responsabile della Farnesina, Federica Mogherini. Sarebbe lei a guidare la Pesc (Politica Estera di Sicurezza Comune) e la Pesd (Politica Estera di Sicurezza e Difesa).

E poi, come scrive Angela Mauro sull’Huffington Post, è “ancora ‘libera’ la presidenza del Consiglio europeo, posto riservato agli ex premier. Gira il nome della danese Helle Thorning-Schmidt. Quanto all’Italia, non sembra correre per quel ruolo, pur avendo un candidato da sempre descritto come ‘naturale’, vale a dire Enrico Letta. Ma l’ex presidente del Consiglio non è nei pensieri dell’attuale inquilino di Palazzo Chigi in fatto di nomine europee. E pure Massimo D’Alema, anche lui in predicato di assumere ruoli importanti in Ue, sembrerebbe escluso dall’attuale girandola di candidature”.matteo-renzi

Cambia verso anche l Europa con Matteo Renzi, è il suo pensiero da rottamatore, ha chiesto la fine dell auterità per rilanciare l’ economia; i segnali ci sono tutti, Angela si farà incantare dalla parlantina del toscano?

Adelfia Franchi