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Un’estate di perle a Monte Carlo

ACCOGLIENZA STRAORDINARIA  ALL’INSEGNA DELLA GENTILEZZA IERI MATTINA ALL’AMBASCIATA DI MONACO A ROMA. TUTTI PROIETTATI NEL SOGNO DI MONTECARLO, CON LA PRESENTAZIONE DELL’ ESTATE MONEGASCA, CATTURATI DALLE IMMAGINI DEL VIDEO, REALIZZATO PER SUPPORTARE LE PAROLE DELL’AMBASCIATORE ROBERT FILLON, PADRONE DI CASA ECCELLENTE.

Principato di Monaco, meta del turismo di lusso ma che, riesce ad essere abbordabile anche da turisti con budget limitati. ”Monaco e’ un sogno e nessuno vuole avere un sogno cheap”, ha detto il direttore, dell’ufficio del turismo del Principato, Guillaume Rose in occasione della conferenza stampa organizzata presso l’ambasciata, a Roma, per presentare la stagione estiva. ”Ma anche da noi – ha aggiunto – ci sono hotel di qualità elevata a prezzi abbordabili”.

Chi decide di fare del Principato la propria meta di vacanze, ha un’ampia scelta di eventi iniziando dallo Sporting Summer Festival 2014,  manifestazione musicale che quest’anno festeggia i suoi primi 40 anni. Dal 4 luglio al 23 agosto ogni sera sarà animata dalla musica, non solo di celebrità come Elton John, Liza Minelli, Paul Anka, Julio Iglesias ma anche di cantanti emergenti, ed un weekend sarà interamente dedicato alla canzone italiana. Per chi ama la musica classica, invece, ci sono i concerti dell’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo, che si esibirà nella suggestiva cornice del cortile d’onore del palazzo del Principe. Da non perdere neanche la mostra Artlovers, al Grimaldi Forum dal 12 luglio, che raccoglie alcune delle principali opere provenienti dalla Collezione Pinault.

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Sul versante gastronomico, si passa dall’ambiente esclusivo e raffinato del ristorante Nobu -il ventottesimo nel mondo dello chef giapponese Nobuyuki Matsuhisa (lo stesso che con l’attore Robert De Niro ha aperto un locale a New York) che propone una cucina fusion dove i classici piatti del Giappone incontrano i sapori del Perù (dove lo chef aprì il suo primo ristorante) e dell’Alaska- che gode di una fantastica vista sul mare, ai colori straordinari dei prodotti in vendita del nuovo mercato della Condamine (finanziato dal Governo monegasco per 1.800.000 euro e dal Comune per una cifra di 550.000 euro) dove all’ora di pranzo è facile incontrare i più grandi chef di Monaco alla ricerca di profumi e sapori per la propria arte mentre, dopo le 18, si trasforma in un luogo informale dove è possibile sorseggiare un aperitivo e gustare le specialità locali tra cui le famose Perle di Monte Carlo, ostriche eccellenti provenienti da un allevamento locale gestito dai biologi Rick e Fred.

Per gli appassionati del mare e delle imbarcazioni che lo solcano, il Monaco Yacht Show è un appuntamento da non perdere. In programma a settembre, il salone di riferimento del diportismo mondiale esporrà, nel porto Hercule, 118 superyachts. E che Monaco sia la capitale dello yachting lo dimostrano sia la nuovissima sede del Monaco Yacht Club, opera dell’archistar Norman Foster, ed anche il fatto, che su iniziativa del governo monegasco è stato creato un cluster che riunisce una cinquantina di società e oltre 80 esperti del settore con lo scopo di promuovere il Principato a livello internazionale e di garantirne la competitività rispetto ad altre destinazioni.

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Infine è stato presentato l’innovativo progetto del Pavillon Monaco.

Solidarietà, salvaguardia ambientale e sviluppo della crescita sostenibile sono i punti che il Principato porterà all’Expo 2015 e che si rispecchiano nel Pavillon Monaco, ideato dall’architetto italiano Enrico Pollini. La localizzazione strategica, tra il padiglione del Giappone e quello dell’Arabia Saudita, la struttura avanguardistica e modulare e l’attenzione al green con un giardino sospeso ed una copertura vegetale di 500 metri quadri (simbolo della terra madre) sono i punti di forza del padiglione.

Tre i temi principali: cooperazione, governance e istruzione. Pavillon Monaco vuole portare all’Expo un’idea diversa del Principato, non solo paradisi fiscale e mondanità, ma un paese sensibile ai temi sociali ed a quell’idea di “economia circolare” cara al principe Alberto II, che nel 2006 ha deciso di creare una Fondazione (8 sedi nel mondo di cui una in Italia) per promuovere e sostenere la protezione dell’ambiente in tre aree specifiche: i cambiamenti climatici e le energie rinnovabili, la biodiversità, l’acqua e la lotta alla desertificazione. Dal 2006 a oggi i progetti sostenuti dalla Fondazione sono stati 293 con un investimento di circa 26 milioni.

II Ministro José Badia, SEM l’Ambasciatore Robert Fillon ed il direttore del padiglione, Julien Cellario, tutti concordi nel dichiarare che si tratta di uno spazio capace di incoraggiare il pubblico ad entrare da molti diversi punti d’accesso, riflettendo così sulle opportunità poste dall’ecologia, dal riciclo e dal riuso. Finito l’Expo 2015, il padiglione di Monaco sarò smontato e portato in Burkina Faso per diventare una sede della Croce Rossa.

Info www.visitmonaco.com/it

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Adelfia Franchi – Sveva Marchetti