Giovani & Lavoro
TUTTA la FILIERA della POLITICA: Giovani & Lavoro
di Adelfia FRANCHI
Valzer di conferenze in tempi di elezioni, ultima in fatto di lavoro quella che si è svolta il 22 gennaio nella prestigiosa sala REGINA di MONTECITORIO: “La conferenza annuale sul lavoro”organizzata da AISES – Accademia internazionale per uno sviluppo economico e sociale. Relatori eccellenti (?) da ELSA FORNERO, GIANFRANCO FINI (che si è limitato ad inviare i saluti, augurando a tutti la necessità di vincere la sfida per andare avanti), RAFFAELE BONANNI – Segretario CISL, VALERIO DE LUCA – Presidente AISES, Mons. LEUZZI i – Vicariato di Roma, FRANCESCO PROFUMO, RICCARDO Di SEGNI, EDITH ARAB ANAV – Responsabile AISES per il dialogo interreligioso, PAOLO ANNUNZIATO … fino ad arrivare a LUIGI ABETE. Tutti hanno detto “tutto” quello che ormai noi “poveri” italiani siamo stanchi di ascoltare, ma le cose più gravi sono state dette da LUIGI ABETE (vedere la sua biografia su “Ii Catalogo dei Viventi 2009).
Inizia la sua relazione che qui vi riassumo: “I dati delle statistiche sull’occupazione vengono presi e resi pubblici, secondo le necessità dei relatori e, più delle volte, come fa più comodo”…. continua dichiarando che: ”in Italia la situazione non è poi cosi grave “, certo il numerosissimo pubblico in ascolto sicuramente non ha problemi, né voglia di replicare al Potente Presidente, che inizia così a snocciolare una serie di dati statistici, dove estrapola numeri e dati che fanno comodo a Lui. Certo i suoi riferimenti sono gli anni 1995-2000…”in Italia abbiamo memoria corta e visione corta, negli ultimo 15 anni l’occupazione è aumentata….” ed accorgendosi del mio dissenso alle sue parole, si rivolge a me dicendo ”mi dispiace per lei se non è d’ accordo con me, se vuole le dico i dati del 1995” una serie di numeri positivi, per concludere con ”abbiamo una vision fotografica del paese e non una vision dinamica, che è peggiorata negli ultimi anni con mezzo milione di disoccupati; se la vediamo negli ultimo 20 anni è solida, in Italia il mercato del lavoro flessibile ha dato più stabilità, è aumentato il numero dei contratti a termine (sic !!!) a scapito di quello a tempo indeterminato. Lavorano di più i grandi e non i giovani”….. CERTO, SE NELLE STATISTICHE VENGONO INSERITI I RAGAZZINI (15 ANNI), CHE NORMALMENTE DOVREBBERO ESSERE A SCUOLA.
”GLI IMMIGRATI, BEN INSERITI IN UN SISTEMA INTEGRATO LAVORANO DI PIU, LE PROIEZIONI CI DICONO CHE LA CRESCITA E’ FATTA DAGLI IMMIGRATI, CON TUTTO QUELLO CHE COMPORTA IL MERCATO, PERCHE IN ITALIA CHI ESCE DA UN PERCORSO FORMATIVO NON AFFERRA QUESTE OPPORTUNITA”.
Il Presidente Luigi Abete conclude il suo discorso con molte contraddizioni , dando un consiglio ai giovani che escono dal percorso formativo dicendo loro: “inventatevi qualche cosa, piuttosto che fare domande di lavoro a destra e manca, prendetevi i rischi, assaporate l’ansia del rischio e, se non ce la fate a sopportarlo chiudete baracca e burattini, ricominciate a cercare lavoro, con tutte le esperienze acquisite”. Detto da lui che ricopre anche una carica di Presidente di una Banca ci sentiamo rassicurati, viene solo un dubbio: dove prenderanno i soldi questi giovani temerari? a chiusura dei tre anni di attività che non hanno funzionato, chi pagherà i debiti che si sono creati sia con i fornitori e con l’Agenzia delle Entrate?
Ci piacerebbe fargli ricordare bene quello che gli diceva il suo papa’: ”se ci fosse più lavoro , si lavorerebbe di più”
PREFERISCO RICORDARE QUELLO CHE MI DICEVA MIA NONNA: ”AIUTATI CHE DIO TI AIUTA” ….. ma, Nonna perdonami: ” DIO ESISTE ? ”
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