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IL GRUPPO COME SISTEMA

Il gruppo costituisce una unità fondamentale quando parliamo di comunicazione: E’ indispensabile conoscere le sue dinamiche relazionali e appropriarsi delle tecniche che facilitano l’analisi e il governo delle situazioni, nella misura in cui i nostri obiettivi sono di tipo educativo.

Quando esiste una aggregazione, anche se si è costituita in maniera spontanea, va considerata come struttura.

Possiamo pensare al gruppo strutturato come ad un organismo autonomo soggetto ad alcune regole, un minisistema, un insieme in cui tutti gli elementi siano coordinati fra di loro in modo da formare un unico complesso. Il gruppo strutturato si può identificare in una famiglia, una classe di scuola, un partito, un club…le dinamiche che regolano i meccanismi relazionali sono sempre le stesse e dipendono da vecchie dinamiche interiorizzate.

Possiamo rilevare che esistono delle tendenze e abitudini comportamentali interiorizzate in termini di rapporti buoni e meno buoni. Se nella nostra infanzia il rapporto con nostro padre sarà stato di sfiducia, di non possibilità di riconoscere in lui  un modello forte, sarà molto probabile che, in età adulta il nostro rapporto con l’autorità sarà di cattiva fiducia e mancanza di relazione  positiva.

Nella realtà di oggi siamo sottoposti, inoltre, a mutamenti continui e velocissimi ma non sempre costanti. I messaggi sono troppi, multidirezionali e polivalenti mentre i tempi di riflessione sono ridotti al minimo. Per tutti questi motivi abbiamo bisogno di costruire una capacità forte di rapportarci agli altri, nei vari gruppi, in maniera controllata e positiva.

Dobbiamo considerare, ancora, le nostre caratteristiche fondamentali in termini di comportamenti ricorrenti. I soggetti aggressivi e quelli anassertivi sono quelli che creano problemi a se stessi e al gruppo.

La soluzione è sempre quella di affidarsi a specialisti capaci di risolvere, almeno in parte i problemi più gravi.

Anna Lucia Vona