30 settembre al 12 ottobre
USCIRÒ DALLA TUA VITA IN TAXI
di K. Waterhouse e W. Hall
con (in ordine alfabetico):
FRANCO CASTELLANO, MARIA LETIZIA GORGA,
MAXIMILIAN NISI, KETTY ROSELLI
Adattamento e regia di PINO AMMENDOLA
Scene: Carlo Di Marino
Costumi: Carolina Olcese
Produzione: LUX teatro diretta da Giancarlo Zanetti
Distribuzione: PIGRECODELTA
Teatro Ghione
Via Delle Fornaci, 37 – 00165 Roma
Botteghino: tel. 06 6372294 / 06 39670340, fax. 06.39367910
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
info@teatroghione.it
Cosa succede quando l’amore, il tradimento, la menzogna e l’equivoco si incontrano su palco? Che va in scena la vita! Debutta a Roma, il 30 settembre al Teatro Ghione, Uscirò dalla tua vita in taxi la commedia comica di K. Waterhouse e W. Hall, un grande successo internazionale che promette di catturare gli spettatori romani, grazie soprattutto all’adattamento e alla regia di Pino Ammendola e ai quattro straordinari protagonisti, Franco Castellano, Maria Letizia Gorga, Maximilian Nisi e Ketty Roselli. Fino al 12 ottobre.
Gli ingredienti sono quelli classici della commedia ironica e pungente dal gusto tipicamente inglese. Dove si parte dai tradimenti coniugali, veri e presunti, per parlare di altro, delle nostre paure d’amare e di essere amati, della nostra incapacità di parlare sinceramente, della solitudine dalla quale, nostro malgrado, rischiamo di essere catturati. Con l’umorismo, inglese sì ma anche molto italiano, che fa da filo rosso per tutta la commedia, con la nostalgia della musica dei Beatles che ci riporta a quegli anni nei quali i rapporti interpersonali erano forse più complicati, sicuramente più intensi.
«Ambientata negli anni ’60 – dice il regista Pino Ammendola, noto autore e attore – la commedia porta in scena l’amore e la sua complessità e rappresenta cosa avviene quando, per paura, smettiamo di essere sinceri con noi stessi e con il partner. Nessuno dei personaggi vive la vita che vorrebbe, nessuno ha il coraggio di dirlo all’altro, nessuno si svela per quello che è veramente. Ma tutti, alla fine, districandosi tra bugie ed equivoci trovano loro stessi. La differenza come motore della vita, la forza della diversità come qualità e non come difetto è questa la cifra di regia che ho voluto portare in questo bellissimo
|