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Ancora il 25 Aprile

Ancora il 25 Aprile

di IGNAZIO GALIZIA *

PRESIDENTE NAPOLITANO, con il massimo del rispetto e dell’onore che si deve a coloro che hanno sacrificato la vita per un ideale, abbia l’ardire di cancellare questa ricorrenza.

Ne faccia altra cosa, creda ne guadagnerebbe l’Italia intera. La ragione è semplice: è una festa “partigiana”.

Forse la radice, l’origine di tante cose che stanno accadendo oggi, sono frutto di questa cultura.

Quella cultura che ha diviso la società in buoni e cattivi; che ha diviso coloro che hanno sempre ragione da coloro che hanno sempre e comunque torto, a prescindere.

Quella cultura che ha alimentato l’idea che il bene e il giusto, come forma etica dell’impegno civile, era solo prerogativa di una parte politica e, per giunta, solamente quella.

Quella cultura fossilizzata intorno ad una idea millenaristica di un futuro fatto di solidarietà, giustizia sociale, diritti sociali contro il capitale produAttivo, e oggi fiera di sostenere gli interessi del capitalefinanziario !

Quella cultura che, per raggiungere il suo scopo, ha creduto che si dovesse prima demolire tutto.

Quella cultura per cui ieri era una vergogna manifestare sentimenti di amor patrio, ed oggi chiede di tirar fuori l’orgoglio nazionale, per collaborare al di sopra degli interessi di bottega e di parte.

Quella cultura di cui Grillo è il frutto schizofrenico: un demagogo che urla su tutto ed il contrario di tutto. Parla di democrazia e si comporta e mette in essere azioni da bieco dittatore.

Presidente Napolitano: meritiamo altro, forse è giunto il momento di far dell’Italia un unica nazione e non un paese Partigiano !

*già pubblicato oggi su “Corriere Italiano”

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