Via libera alla fiducia sul decreto sicurezza stadi

Via libera dell’aula della camera alla fiducia posta dal governo sul decreto stadi: i sì sono stati 323, i no 168; 9 gli astenuti. L’approvazione del testo arriverà martedì mattina dopo l’esame degli ordini del giorno che avrà inizio alle 10.30.

Il provvedimento, che porta la firma del ministro Angelino Alfano, prevede l’allungamento fino a otto anni della durata del daspo individuale, la possibilità di applicare il divieto di accesso alle manifestazioni sportive a un numero maggiore di reati, il potere per il ministro dell’interno di vietare le trasferte a un’intera tifoseria fino a due stagioni, l’estensione dell’arresto differito fino a 48 ore, l’obbligo di firma e di sorveglianza speciale per i recidivi, come già si applica ai mafiosi. Inoltre è introdotta quella che Alfano presenta come «una novità assoluta, molto importante», ossia l’introduzione del daspo di gruppo o, come lo definisce il titolare del Viminale, «il daspo al branco», che si può estendere fino a tre anni.

• Far pagare ai club i costi della sicurezza negli stadi? Sì, se fanno pagare ai politici le scorte inutili che hanno in giro per l’Italia…”. E’ la provocazione con cui Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, commenta la misura che il governo di Matteo Renzi vorrebbe introdurre e che negli ultimi giorni ha innescato una levata di scudi da parte dei club e delle leghe. “Con tutti i problemi che ha il nostro paese, la reputo una stupidaggine enorme. Tra l’altro il calcio paga più di un miliardo all’anno di tasse e in cambio non riceve niente”, dice il n.1 del club rosanero, che tuttavia non condivide l’ipotesi di una serrata da parte delle società come forma di protesta. “Le serrate e gli scioperi sono roba da Cgil. A noi -conclude Zamparini- non ci resta che piangere”.