Alle radici del male oscuro. Storie di donne e di uomini!
Uomini deboli, fragili, incapaci di gestire sentimenti ed emozioni. Uomini violenti, che uccidono, stuprano, che non sanno amare e cedono a un perverso senso del possesso, del dominio e della sopraffazione. Sono già più di centocinquanta le donne uccise dagli uomini nei primi otto mesi di quest’anno. Una contabilità macabra che rappresenta la punta estrema di un fenomeno che da sempre produce stupro e violenza. Ma anche ribellione e coraggio, quello delle donne che riescono a reagire, a denunciare. Specchio di una realtà che, a fronte di leggi evolute, mostra tuttora il volto più arcaico del rapporto tra i sessi, con l’uomo che pretende di essere padrone della donna alla quale chiede arrendevolezza e obbedienza. E che, se smentito, può stuprare, violentare, anche uccidere.
Lo stupro non esiste. L’hanno detto in tanti; una folla di tutte le età e condizioni sociali, vecchi e giovani, ignoranti e colti. Dicevano: se la donna non vuole, l’uomo non riesce a violarla. La violenza? È la donna che la cerca. Tutto ciò non è vero. L’autore, con l’aiuto delle carte di migliaia di processi, ci fa incontrare donne che hanno avuto il coraggio di portare in giudizio gli stupratori che non hanno accettato di ritirare la denuncia in cambio di denaro o del matrimonio riparatore; ci descrive uomini violenti e padri incestuosi, ma ci fa scoprire altri uomini – i parenti delle vittime – che non si vendicano uccidendo, ma ricorrono alla giustizia; ci presenta giudici – tutti uomini – che emettono sentenze sorprendenti. Pagine dense e scorrevoli che delineano una nuova storia di donne e di uomini: francesi, inglesi, sammarinesi, settentrionali, meridionali, calabresi. Una storia in gran parte sconosciuta.