SCEC – Continua il cammino della SOLIDARIETA’
“SCEC: UN ANNO DOPO”: Aumenta la diffusione dei buoni spesa per affrontare la crisi economica di famiglie ed attività commerciali.
di Cristian ARNI
Ne avevamo già parlato l’anno scorso proprio in questo stesso periodo all’indomani della sua presentazione ed introduzione nell’allora IV Municipio, oggi III, grazie all’iniziativa dell’allora Assessore alle politiche sociali FRANCESCO FILINI, riconfermato a pieni voti nelle recenti elezioni Comunali.
Siamo andati a vedere a che punto è la situazione a distanza di un anno e con grande piacere abbiamo ricevuto un riscontro più che positivo, rendendoci conto che la rete di solidarietà si è espansa e ramificata notevolmente su tutto il territorio con il coinvolgimento delle famiglie e delle attività commerciali dei diversi settori: dai ristoranti ai bar, dalle palestre alle librerie fino ai mercati rionali in primis il mercato della Serpentara in via Virginio Talli. L’acronimo Scec, che ricordiamo stare per “Solidarietà che cammina”, racchiude in sé concetti ben precisi: sconto, condivisione, solidarietà. Una rete fitta di commercianti e liberi professionisti che hanno deciso di aderire all’iniziativa promossa dall’omonima Associazione ARCIPELAGO SCEC.
Approdato nella Capitale da un paio di anni, il buono sconto è attivo in Italia dal 2008, ad oggi gli utenti sono decuplicati, le cifre parlano chiaro: da 1.900 iniziali ai 20mila sostenitori odierni.. A Roma sono 290 le attività che fanno parte della rete e 2.300 i romani che utilizzano i buoni spesa. Con queste cifre c’è da stare allegri poiché un recente rapporto stima intorno al milione e 150mila euro il giro di affari, con bene stare delle famiglie e delle economie locali. Un risultato ad oggi ben lontano dalle accuse mosse dalla stampa all’inizio quando vennero messi in circolazione i primi buoni, che li additò come moneta illegale; un tam tam giornalistico che allarmò il Ministero dell’Economia tanto che nel 2010 chiese l’intervento della GdF per verificare la liceità dei buoni sconto. Tutto si chiarì con un riscontro a favore dello Scec in quanto fu fatta chiarezza in merito la propria natura di buoni sconto che non entrano nella base imponibile poiché sono dei buoni emessi da un Associazione per i propri associati.
Ma come si utilizzano questi buoni? Andiamo a ricordare il loro “funzionamento”: la persona in possesso dei buoni si reca in un esercizio che ha aderito alla rete e fa i propri acquisti. Alla cassa pagherà l’80% in euro e il restante 20% in Scec, ottenendo così un risparmio pari al 20% sulla spesa. PAOLETTI – Presidente dell’Associazione promotrice Arcipelago Scec – tiene a precisare che il progetto è riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate, e che gli obiettivi principali sono due: aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e favorire la comunità territoriale.
I risultati come visto non sono mancati, nella Capitale solo nel III Municipio ( ex IV), uno dei più grandi con circa 300mila abitanti, la sua diffusione è aumentata nettamente da quando è stato introdotto nel Luglio scorso. L’ex-Assessore Filini afferma: “ che l’intento non è quello di debellare la crisi, ma riportare nuova linfa territoriale alle famiglie e alle attività di quartiere. Per dirne una il mercato rionale ha dato vita ad un progetto parallelo attraverso l’uso dello Scec on-line sul sito www.emporilocali.it dove gli utenti possono fare la spesa da casa spendendo il buono con la transazione via internet In questo modo è nata un’iniziativa collaterale con l’istituzione di una cooperativa di giovani che, prima disoccupati, ora lavorano per conto del mercato consegnando la spesa a domicilio. E non finisce qui, perché al III Municipio è stata appena installata una rete Wi-Fi voluta dal Presidente uscente, Cristiano Bonelli, che funziona con lo Scec.
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