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CNEL ed IMMIGRAZIONE

A CACCIA DI SFIDE…Indici di integrazione degli immigrati in Italia.

Roma, villa Borghese presso la sede del CNEL

Adelfia FRANCHI

Ci troviamo a dover condividere, esaminando in profondità la questione, secondo cui il rischio di destabilizzazione economica-geografica è iniziato dal momento in cui in cima alla lista delle priorità del nostro pese  troviamo l’emergenza immigrati. Il flusso migratorio degli esseri umani da millenni influenza l’economia del mondo, cambia l’ambiente e gli stili di vita dei vari paesi, allarma per i possibili stravolgimenti che provoca.

Sono in molti, politici e non, a cavalcare, a secondo dei momenti, l’onda della provocazione. Il 18 luglio il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), con il Ministero Del Lavoro e Delle Politiche Sociali, ha presentato il IX Rapporto di “indici di integrazione degli immigrati in Italia”. Il Presidente Marzano, in apertura del dibattito esordisce con parole molto forti “le scelte da compiere sono la concessione del diritto di cittadinanza ai ragazzi nati in Italia, con tutti i diritti, a partire dal voto”. Aggiunge al suo discorso una nota stonata “comunque con una formazione di base acquisita nel nostro paese”. Il presidente dimentica che questi ragazzi ci sono nati, quindi sottolineare dove acquisire la loro formazione è irrilevante. Moltissimi ragazzi che sono arrivati nel nostro paese, per lo più sono persone con una forte formazione scolastica, spesso sono molto più preparati dei nostri giovani italiani. La presenza della Ministra Cecile Keinge ha portato al convegno un alone di prestigioe pacatezza, elementi essenziali per ritrovare la voglia di fare e  “non del faremo”. La dimostrazione di stima nei confronti della Ministra è stato un lunghissimo applauso, tutti si sono alzati spontaneamente , un gesto che oltre al piacere di essere accolta cosi calorosamente  ha  fatto apparire sul volto della Ministra un timido sorriso. Invitati al convegno i sindaci di Pistoia, Macerata e Teramo; le città dove ci sono  le migliori situazioni. Il Lazio è all’ultimo posto per l’inserimento sociale delle comunità, una debolezza che si estende anche al sud: Calabria, Basilicata e Puglia ….. Incomprensibile visto che negli anni 50, 60, 70, sono state la popolazione dell’Italia a partire in cerca di lavoro richiedendo a gran voce diritti che ora si negano agli immigrati, che arrivano da noi pieni di speranze. Il potenziale di integrazione si è ridotto moltissimo rispetto agli ultimi anni, per cui le loro condizioni socio-lavorative sono peggiorate, insieme a quelle degli italiani. A queste conclusioni è arrivato il CNEL in collaborazione  con il Centro Studi e Ricerche IDOS. E stato analizzato, attraverso indicatori socio-demografici ed economici, l’ attrattività delle varie provincie italiane e, stilando una classifica regione per regione, emerge che: la regione Piemonte è al primo posto della graduatoria per l’integrazione, mentre Macerata è in assoluto la città che detiene il potenziale di integrazione più alto. Le fanno concorrenza Pistoia e Teramo. I tre sindaci hanno presentato tutti i loro progetti realizzati.

Nel suo intervento la Ministra ha sottolineato con forza la volontà a proseguire nel suo mandato, con un programma dove si inserisce l’aumento delle forme di comunicazione, per non favorire la percezione: immigrati = pericolo, ma per agevolare la politica degli alloggi, dei diritti e doveri, nonché un tavolo di coordinamento per coloro che qui sbarcano. Precisa che “la presenza del suo ufficio è determinante per creare percorsi di inserimento, potenziare l’integrazione, facilitare gli incontri con i datori di lavoro”.  Con chiarezza di idee e determinazione, Cecile Keinge dichiara ” io combatterò con tutte le mie forze l’abuso sui minori, prevenire e reprimere l’ odio razziale che in questi giorni sta aumentando è un altro dei miei obbiettivi, il razzismo va battuto culturalmente”. La Ministra ha inoltre sottolineato come semplificazioni per agevolare vari percorsi di partecipazione e cittadinanza siano altri obiettivi del suo ufficio e, successivamente, in conferenza stampa ha risposto con una semplicità sorprendente.

Alla domanda sulla vicenda “Calderoli”, ha replicato “Per me la questione non si è mai aperta e, comunque non mi tocca come persona”. Si è congedata con questa frase “Il cambiamento è avvenuto con la mia nomina”.

Io chiudo con una frase detta dal giovane Sindaco di Pistoia (37 anni) Samuele Bertinelli “SI APPARTIENE QUANDO SI SCEGLIE”  

> Adelfia Franchi

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