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Nuove Professioni e realtà associative

  • “LE PROFESSIONI REGOLAMENTATE, tra NORMA QUADRO E CERTIFICAZIONE della COMPETENZA” (Il Convegno della LAPET a Perugia)
  • “NUOVE REALTA’ ASSOCIATIVE” (La presentazione di CONFASSOCIAZIONI a Roma)

di  RICCARDO ABBAMONTE, con integrazioni e note di GIULIANO MARCHETTI

Venerdì 5 luglio a Perugia, presso l’Albergo Decò, , si è tenuto il convegno organizzato dalla LAPET – Associazione Tributaristi Italiani su “Le professioni regolamentate, tra norma quadro e certificazione della competenza”. Sono intervenuti GIANCARLO PUDDU, del Centro Studi e ROBERTO FALCONE, Presidente Nazionale, ed hanno partecipato anche GIUSEPPE MATARAZZI – quale Presidente Provinciale, GIUSEPPE ZANCANELLI – Tributarista di Gubbio; inoltre  per la rappresentanza politica l’on. ADRIANA GALGANO, vice capo gruppo di Scelta Civica alla Camera, MARCO VINICIO GUASTICCHI – Presidente della Provincia di Perugia e MARIA ROSI – consigliera regionale. Il convegno è stata un’occasione per approfondire l’analisi della Legge n. 4 del 2013, relativa alla riforma delle professioni.

ROBERTO FALCONE ha affermato che la Legge n. 4 del 2013 (*1) è uno dei pochi provvedimenti italiani apri pista che l’Europa ci invidia. In Europa infatti hanno studiato questa legge con l’obiettivo di creare una norma unica per regolamentare le professioni nei 28 Stati dell’Unione Europea, mentre in Italia fino a oggi si riteneva, forse impropriamente, che il sistema professionale dovesse essere incentrato solo sugli Ordini Professionali riconosciuti o regolamentati. Con la attuale legge si qualificano invece anche le competenze professionali  precedentemente non regolamentate, si rende più diretto l’accesso alle professioni e si tutela l’utenza con l’obbligatorietà della qualificazione professionale. Inoltre, la certificazione professionale di parte terza, che supera quella dell’associazione e dell’ordine, è un ulteriore elemento di garanzia delle capacità professionali. Ci si augura che questa legge abbia un seguito, perché pone problemi circa il sistema previdenziale e delle competenze ovvero dei nuovi profili professionali. Da questo punto di vista la politica dovrà fare il suo corso.

MARCO VINICIO GUASTICCHI  ha invitato il pubblico presente in sala a rendersi conto della importanza di tale legge; purtroppo la drammatica assenza di risorse rende difficile il lavoro sia degli amministratori, sia dei professionisti. Oggi, ad esempio, per avviare un’attività commerciale, non è sufficiente l’assistenza di un tributarista, ma bisogna affrontare tanti altri adempimenti burocratici che rallentano l’iter lavorativo ed appesantiscono le procedure  gestionali.

L’on. ADRIANA GALGANO, di Scelta Civica, ha evidenziato il forte spirito europeo del convegno, necessario in quanto oggi, data la velocità dei tempi, si deve essere concreti e veloci. I cinesi, con un sistema non democratico e senza sindacati, vanno velocissimi. L’Australia in tre anni ha ridotto in maniera significativa il costo dell’energia, quando in Italia è almeno 30 anni che se ne parla. Non è vero che i problemi ce li crea l’Europa, molti problemi ce li creiamo noi italiani. Ad esempio siamo riusciti a trasformare la certificazione professionale in una moltiplicazione del processo, in un mare di lungaggini e scartoffie burocratiche completamente inutili. Per quel che riguarda la previdenza invece, la Galgano ha affermato di considerare ingiusto il trattamento dei professionisti e la necessità di promuovere, al riguardo, una battaglia di equità.

La consigliera regionale MARIA ROSI, nel suo intervento, ha aggiunto come con la L. 4/2013 si stato colmato un vuoto normativo, facendo uscire dall’ anonimato molte professioni. Questa legge ha il merito di restituire dignità ai professionisti e di spronare i giovani in procinto di scegliere una attività a concludere un ciclo di studi, per intraprendere e avviare subito la professione.

GIANCARLO PUDDU, del Centro studi Lapet, ha messo infine in rilievo come durante il regime fascista venne dato un notevole impulso agli ordini professionali, in quanto i professionisti dovevano divenire la futura classe dirigente dell’Italia fascista. L’industria chimica italiana nasceva con il Fascismo (*2). Posta tale premessa, il relatore ha proseguito esaminando le diatribe che sorsero tra professionisti iscritti agli Albi professionali e altri professionisti. Negli anni Settanta si parlava, infatti, di professionisti abusivi ……. Poi nel 1986 nacque la LAPET, che permise ai tributaristi di rivendicare una propria autonoma identità e di qualificarsi professionalmente. Nel 1990 la Corte costituzionale si interessò della vicenda degli ordini professionali, sancendo la libertà di esercizio della professione e rilevando come le riserve professionali siano di interesse pubblico. Infine la L. 4/2013, consentendo ai tributaristi di centrare l’obiettivo per cui lottano da oltre 20 anni, oltre a disciplinare le professioni organizzate, sancisce la libertà dell’ attività professionale. Inserendo così tale attività per la prima volta nella sfera del diritto positivo, si stabilisce che sono le associazioni a dover verificare la professionalità dei singoli professionisti, a differenza degli ordini, dov’è data per presunta (*3). Degli 11 articoli di cui la legge si compone, quello maggiormente qualificante è l’articolo 6, dedicato all’auto regolamentazione volontaria e alla qualificazione professionale. Negli anni a venire i professionisti italiani andranno in Europa con la Legge 4 e non con gli ordini professionali.

A conclusione del convegno GIUSEPPE MATARAZZI, Presidente Provinciale Lapet, ha affermato che i tributaristi  perugini torneranno a riunirsi per esaminare i problemi collegati all’ anti riciclaggio con il Procuratore della Repubblica di Perugia, a conferma dell’impegno della Lapet sia per i temi tecnici e professionali che per quelli sociali.

 Cos’ è  la ”LAPET” – La LAPET – Associazione Periti ed Esperti Tributaristi, è stata costituita nel 1984, inizialmente  come sindacato nazionale di categoria, diventando nel 1990 una libera associazione e arrivando nel 2004 all’ attuale denominazione di Associazione Nazionale Tributaria LAPET. E’ la prima associazione di tributaristi fondata in Italia, a cui molti riconoscono il merito di aver sollevato  il problema, in periodo non sospetto, del riconoscimento di quelle che allora venivano definite professioni emergenti, approfondendo la tematica sia sul fronte nazionale che europeo. Grazie alla sua struttura organizzativa, alla presenza sull’intero territorio nazionale, con 20 delegazioni regionali e oltre 104 sedi provinciali, alle idonee garanzie professionali che l’associazione offre nei confronti dei terzi, da ottobre del 2001 la Lapet non è solo punto di riferimento per i tributaristi, a tutela dei loro diritti professionali, ma anche e soprattutto dell’utenzacliente e degli stessi associati. Infatti per l’iscrizione all’ associazione è previsto uno screening di accesso attraverso test attitudinali dei richiedenti provvisti d’idoneo titolo di studio, come diploma o laurea, e documentate esperienze professionali di almeno tre anni. Inoltre, dal primo gennaio 2008, per i tributaristi della Lapet, la polizza assicurativa (per la copertura automatica del rischio professionale) è automatica e gratuita all’ atto dell’iscrizione o nel rinnovo della quota. Inoltre, dal 1994 uno degli scopi primari dell’Associazione Nazionale Tributaristi è quella di assicurare la permanenza nel tempo  degli standard qualitativi professionali degli iscritti, nel convincimento che solo attraverso la garanzia della qualità delle prestazioni si possa tutelare l’utenza finale dei servizi. Basti pensare al passaggio dell’obbligo di formazione degli associati, sancito dal congresso nazionale di Pescara del 2000, da semplice norma deontologica a norma statuaria, che prevede addirittura la perdita della qualifica di associati nel caso di mancata partecipazione ai corsi normativi obbligatori. Questo compito, che nel 1994 trovava tanta diffidenza sia tra i professionisti che tra le organizzazioni rappresentative degli stessi, oggi riscuote ampia approvazione proprio tra gli addetti ai lavori e soprattutto il consenso del legislatore che, nell’ambito delle proposte di legge di riforma  delle professioni, fa assurgere la formazione continua ad elemento distintivo della vera prestazione professionale. Nel corso di questi anni l’associazione ha notevolmente migliorato il suo programma di formazione e aggiornamento degli iscritti mediante l’utilizzo di sistemi e strumenti sempre al passo con la moderna tecnologia.

Per ulteriori informazioni e/o approfondimenti si può consultare il sito www.iltributarista.it

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(*1) Sulla legge 4/2013, noi con la CONSUL PRESS abbiamo espresso il proprio consenso con un articolo pubblicati sul fascicolo cartaceo di gennaio/febbraio 2013 e, già in tempi precedenti, ci eravamo schierati favorevolmente per un riconoscimento delle c.d. professioni “non ordinistiche”.

(*2) Ci sia consentito di usare opportunamente la “F” maiuscola, proprio per i meriti del Regime nel campo della chimica – “Regime” che, per oltre un decennio e in numerose tematiche, era a pieno titolo identificabile con le aspettative dello stesso Stato e della Nazione.

(*3) Su questo punto si deve dissentire, in quanto anche gli “Ordini” – come quelli dei Dottori  Commercialisti e dei Ragionieri Professionisti (ora unificati nell’ ODCEC), così come quelli dei  Consulenti del Lavoro, degli Avvocati, ecc – da molti decenni avevano già istituito per i propri iscritti l’obbligo dell’ aggiornamento e formazione permanente.

*** Dopo aver esaurientemente parlato del Convegno della LAPET, è opportuno e necessario soffermarci sulla CONFASSOCIAZIONI, una nuova libera Confederazione di Associazioni, di Federazioni di Associazioni e Coordinamenti che, costituitasi mercoledì 3 luglio, ha presentato le proprie credenziali il successivo mercoledì 10 luglio con una Conferenza-Stampa presso la Sala Capitolare del Senato in Roma. Presidente di questa nuova dinamica realtà è ANGELO DEIANA, considerato uno dei maggiori esperti in economia della conoscenza e dei servizi professionali in Italia, già responsabile della Co.LAP (Coordinamento Libere Associa-zioni Professionali), nonché docente universitario ed autore di numerose pubblicazioni in ambito economico/finanziario; Vice-Presidente Vicario della ConfAssociazioni è RICCARDO ALEMANNO.

Nel corso della suddetta conferenza stampa, avanti ad un folto ed interessato auditorio, è stato presentato un “manifesto programmatico” delle attività ed iniziative che saranno affrontate dalla Conf-Associazioni, anche nel quadro dei nuovi scenari evolutivi aperti dalla L. 4/2013. Sono stati esaustivamente illustrati i “valori e le competenze” delle Associazioni Professionali nel loro ruolo attivo di servizio nei confronti dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, nonché dell’organigramma della stessa Conf-Associazioni ed infine è stato presentato un primo elenco provvisorio dei soggetti confederati.

Da parte nostra non possiamo che plaudire a questa nuova importante presenza nel campo associativo/professionale, che cercheremo di seguire con molto interesse, formulando i nostri migliori auguri di buon lavoro per la propria attività ed iniziative.

Per maggiori informazioni ed approfondimenti, un invito a visitare su internet il web di www.confassociazioni.eu

 

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