l’ Associazione (della) “Speranza”
Comunicato Stampa a cura dell’Associazione “Speranza”
Si è svolto domenica 9 novembre in Roma, presso la sala della Chiesa di S. Francesca Cabrini, un convegno indetto dall’Associazione degli immigrati dell’Est Europeo denominata “SPERANZA” allo scopo d’informare ed illustrare la situazione nell’Ucraina orientale, definita regione del Donbass, dove le locali popolazioni di origine russa combattono per la loro indipendenza da oltre sette mesi subendo quattromila morti, centinaia di feriti e distruzioni di abitazioni private, installazioni civili, infrastrutture. Questo convegno fa seguito alla manifestazione svoltasi la precedente domenica 2 novembre in Piazza del Colosseo dedicata alla commemorazione delle decine di persone uccise (anche bruciate vive!) nel Palazzo dei Sindacati di Odessa in Ucraina il 2 maggio 2014 da parte delle milizie irregolari del governo ucraino, al fine d’intimorire la popolazione della città.
Le relazioni ai numerosi partecipanti sono state svolte dagli italiani Luca Santarelli, Jacopo Trionfera, Nazzareno Mollicone i quali hanno espressa l’opinione che la guerra in Ucraina sia un ostacolo volutamente posto alle prospettive di un’alleanza stabile dell’Unione Europea con la Russia, nell’ambito della costituzione di un complesso economico e politico eurasiatico tale da assicurare all’Europa rifornimenti di materie prime ed un ampio territorio per investimenti e scambi commerciali. In questo quadro, le sanzioni alla Russia attualmente deliberate, sono un ulteriore danno proprio alla stessa Europa, come rilevano tanti osservatori economici e politici.
Evidentemente, hanno sottolineato gli intervenuti, questa prospettiva avrebbe disturbato quegli ambienti che invece vogliono l’applicazione del trattato transatlantico con gli Usa definito “TTIP”, molto criticato dagli economisti perché assoggetterebbe le imprese europee alla politica commerciale nordamericana.
E’ poi intervenuto il giornalista ucraino Serghej D’jachuk che ha riferito sugli episodi di guerra e di distruzione cui ha assistito nelle regioni orientali, documentate anche da filmati e fotografie.
Il presidente dell’Associazione si è poi collegata in “skipe” con il responsabile stampa delle milizie popolari di Lugansk il quale ha fatto presente la situazione attuale della zona di Lugansk dove continuano i bombardamenti con i cannoni da parte del governo ucraino e la popolazione civile è costretta a vivere in condizioni molto disagiate.
Infine, anche il noto giornalista Giulietto Chiesa ha voluto portare il suo saluto ai partecipanti indicando soprattutto il pericolo per il mondo occidentale derivante dalla massa enorme di denaro e di titoli “spazzatura” messi in circolazione che potrebbero portare ad un crollo generale dell’economia e delle società, e quindi alla possibilità di uno scontro bellico generalizzato. Per questa ragione, il conflitto in Ucraina va fermato subito, soprattutto da parte di Kiev, riconoscendo i legittimi diritti alla loro autonomia alle popolazioni russe abitanti la regione di cui Donetsk e Lugansk sono i capoluoghi.