a Roma: indagini della G.d.F. su Bed & Breakfast
Piano straordinario di controlli a strutture ricettive abusive ed irregolari (Com. Stampa della G.d.F. del 5.8.2014)
Un piano straordinario di controlli, nei confronti di bed and breakfast e di affittacamere, è stato attuato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei quadranti della Capitale maggiormente interessati dal grave fenomeno (piazza di Spagna, piazza Navona, Stazione Termini e Vaticano). Scopo dell’operazione – che ha impegnato diverse pattuglie di finanzieri – è stato quello di contrastare l’esercizio abusivo ed irregolare di strutture ricettive, in cui possono annidarsi anche sacche di degrado e di scarsa igiene, oltre che di evasione fiscale e contributiva e, simultaneamente, di tutelare gli operatori regolari che, rispettosi della normativa nazionale e regionale che disciplina l’attività degli alloggi extra-alberghieri, subiscono la concorrenza sleale di quelli improvvisati e/o fuori legge.
Collegando le banche dati a disposizione, le risultanze delle attività sul campo ed una fitta serie di informazioni, messe anche a disposizione da Federalberghi di Roma, sono state individuate numerose posizioni sospette – tra bed & breakfasted affittacamere – , nei cui riguardi, però, era opportuno un un approfondimento diretto, volto a riscontrarne l’effettiva situazione. Su un totale di 49 attività ispettive, sono state verbalizzate 34 strutture per violazioni che spaziano dalla mancata emissione della ricevuta fiscale alla mancanza od inadeguatezza dell’autorizzazione amministrativa, specie laddove il numero di camere superasse quello previsto per il tipo di alloggio (tre per i bed & breakfast e sei per gli affittacamere). Alcune posizioni saranno ora approfondite sotto il profilo fiscale, al fine di dimensionarne il reale giro d’affari ai fini dell’imposizione sui redditi, dell’IVA e dell’I.R.A.P.. I controlli riprenderanno con la stessa intensità nei prossimi giorni e riguarderanno anche le zone meno centrali della Capitale.
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NOTE A MARGINE – E’ da ritenere che il successo di tale indagine, oltre che dalla specifica preparazione dei reparti dell G.d.F., sia dovuto – almeno in parte – per la collaborazione corrisposta dalla Feder-Alberghi Roma, presieduta da Giuseppe Roscioli, che da tempo si sta impegnando nella tutela delle imprese associate. E’ altresì auspicabile che anche in altri settori possa iniziare una maggior collaborazione tra le varie Associazioni d’ Imprenditori (così come per gli Ordini Professionali e le Associazioni tra Professionisti) con la G.d.F. e l’Agenzia delle Entrate – ciò allo scopo sia di sensibilizzare le imprese aderenti su temi etici, sia di imporre – ove necessario – un opportuno codice di comportamento.
E, senza volerci assimilare con certi “anticlericali di professione”, sarebbe necessario che anche il Vaticano intervenisse di sua sponte a vigilare e regolamentare tutte quelle attività esercitate in maniera border line nel campo dall’accoglienza ed ospitalità da tante istituzioni e comunità ecclesiastiche, che spesso svolgono una concorrenza sleale verso gli operatori del settore e che inoltre, probabilmente, occultano i ricavi ed evadono le imposte.
Giuliano Marchetti