Operazione massacro
“A sangue freddo” ( 1966 ) di Truman Capote viene considerato generalmente il primo esempio di “romanzo verità”. Ma già nel 1957 Rodolfo Walsh aveva scritto “Operazione massacro” che è esempio di inchiesta giornalistica che diventa letteratura. La vicenda è inserita nelle complesse vicende dell’Argentina nel periodo immediatamente successivo al golpe militare che costrinse Peron all’esilio e che si autocelebrò come “Revolucion libertadora” per aver restaurato la “democrazia”. Periodo quello della lunga e difficile opposizione al regime della “Revolucion fusiladora” , come venne denominato dagli oppositori, che è generalmente poco conosciuto in Italia ( è un’eccezione “la guardia di ferro argentina” di Alessandro Tarruella- edizioni settimo sigillo ) al contrario della figura carismatica di Eva Peron che ha suscitato un maggior interesse nei ricercatori ( da ultimo Giuseppe Brienza “ Evita Perón, Populismo al femminile” i libri del Borghese). E del resto lo stesso Walsh è stato pochissimo tradotto in italiano: non lo è stato nemmeno l’emblematico “Quién mato’ a Rosendo?” che tratta dell’uccisione del Segretario Generale dell’Unione Operaia Metallurgica esponente di una frazione sindacale disposta a trattare, sul piano delle concrete necessità, con le autorità golpiste.
Come conseguenza del golpe “democratico” una fortissima repressione del sindacalismo peronista, l’ingresso nel Fondo monetario Internazionale,il divieto di simboli,inni,bandiere del giustizialismo, il sequestro della salma di Evita, la distruzione fisica della residenza dei Peron divenuta luogo di culto, la dissoluzione delle strutture sociali a favore dei lavoratori, delle donne, dei bimbi.
Nel settembre 1955 il generale Aramburu appoggiandosi agli elementi più antiperonisti delle forze armate a una Junte Consultative Nationale composta dai partiti antiperonisti ( dai socialisti ai radicali, ai democratici cristiani) prese il potere incrudelendo la repressione. Nel giugno del 1956 il generale Valle tentò di abbattere con una congiura armata il governo Aramburu. Questa la cornice storica della vicenda. Nella stessa giornata un gruppo di persone si riuniva in un’abitazione privata per seguire la radiocronoca di un incontro di boxe.
Poi l’arresto da parte della polizia, il fermo in una caserma, la fucilazione in una discarica. Mesi dopo Walh apprenderà che “un muerto vive”.
Nei mesi seguenti l’indagine porterà allo svelamento della verità.
L’opera, dopo un prologo si divide in tre parti: “le persone” con la descrizione delle persone che saranno fucilate e del loro ambiente; “i fatti”dall’arresto al luogo della fucilazione, i disorsi e i sentimenti dei fucilandi, il massacro e in qual modo taluni si salvarono; “le prove”dai tentativi di depistaggio all’accertamento dei fatti.
Maurizio Bergonzini
Operazione Massacro di Rodolfo Walsh
Traduzione di E. Rolla
La nuova frontiera
Edizione brossura 12 euro
Ebook 8,49 euro