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Abolizione province

La valentini 1riforma delle province è legge. L’approvazione definitiva, dopo il passaggio in Senato di qualche giorno fa, è arrivata oggi alla Camera. Con il voto di Montecitorio il “disegno di legge” Del Rio passa l’esame del parlamento e andrà ad incidere, in attesa della riforma costituzionale, sulla parte “politica” delle province.

L’effetto più evidente di questa riforma si avrà a breve: nessuna provincia infatti tornerà alle urne perché non esisteranno più la figura del presidente, della giunta e del consiglio provinciale così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi. Presidente e consiglio non saranno infatti più eletti direttamente, ma saranno scelti dai consigli dei comuni della provincia . Inevitabile però che nei prossimi mesi ci sia una fase transitoria in attesa che la riforma produca i suoi effetti. Per questo qualche giorno fa , Leonardo Marras, presidente della provincia di Grosseto aveva annunciato che rimarrà a traghettate questa fase, senza percepire stipendio così come dice la legge, molto probabilmente fino alla fine del 2014.leonardo-marras

Tra le novità della riforma anche l’istituzione delle città metropolitane che avranno un territorio pari alle attuali province. Le città metropolitane sono 9: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Reggio Calabria. A queste si aggiunge Roma Capitale. Rientrano in questa categoria anche i capoluoghi delle regioni a statuto speciale: Trieste, Palermo, Catania, Messina, Cagliari