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Al voto per il Parlamento europeo

Nella giungla del voto, come succede spesso ritroviamo sulla nostra strada candidati che sono noti per quello che non fanno;la fortuna ci sorride quando incappiamo in persone che nella vita si sono dati da fare anche per gli altri…A noi non interessano le appartenenze politiche, vi presentiamo la persona per il suo operato e, Marco Scuria è un personaggio che si è sempre messo dalla parte degli elettori. Romano, 47 anni, sposato da 19 con Emanuela, laureato in Scienze politiche all’Università di Roma “La Sapienza”. Alla passione politica ha sempre affiancato un forte impegno nel sociale: giovani, anziani e persone diversamente abili sono state sempre al centro del suo operato sociale e politico. Nel 2001 viene eletto Presidente Nazionale di una grande associazione di volontariato che ad oggi conta più di 250 associazioni affiliate in tutta Italia. Nel 2009 viene eletto al Parlamento europeo con 120mila preferenze, diventando così membro della Commissione Cultura e Istruzione e della Commissione Libe (Libertà, Giustizia e Affari interni). Nel 2013 è tra i fondatori di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di cui diventa componente dell’esecutivo nazionale. Oggi si ricandida con FdI-An alle prossime elezioni europee nel collegio dell’Italia centrale (Lazio, Marche, Umbria e Toscana). Quali sono state le sue attività in Parlamento Europeo dal 2009 al 2014? Da europarlamentare ho soprattutto cercato di occuparmi di cultura e sociale, sostenendo l’istituzione dell’Anno Europeo del Volontariato, rappresentando in questo modo le istanze delle categorie svantaggiate. Inoltre, sono stato promotore del volontariato transfrontaliero e del Regolamento “Capitali Europee della Cultura”.

Tutto questo, ovviamente, senza mai smettere di preoccuparmi degli interessi italiani in Unione europea: mi sono impegnato per contrasta l’immigrazione clandestina con il programma Eurosur, che prevede maggiori aiuti e impegno per l’Italia da parte dell’Ue nel controllo delle frontiere. Qual è il suo programma? Innanzitutto occorre utilizzare meglio i fondi europei destinati al nostro Paese. L’Italia non riesce ad utilizzare le risorse messe a disposizione dall’Europa, è indispensabile quindi snellire la burocrazia italiana e europea. Altro punto fondamentale è la tutela del made in Italy: è doveroso tutelare le nostre eccellenze dalle contraffazioni che penalizzano la nostra industria. Infine, regolamentare i flussi migratori: ridiscutere il Trattato di Dublino, che prevede la richiesta e la concessione di asilo politico nel Paese in cui si arriva. L’Italia non deve essere lasciata sola nella gestione delle emergenze.

Vogliamo tornare ad alzare la testa in Europa, per farlo dobbiamo prima riconquistare la nostra sovranità nazionale.scuria Marco Scuria sta incontrando ogni giorno centinaia di persone, che lo incitano a perseverare nel suo lavoro in Europa e, rinnovano la loro stima e sostegno facendolo conoscere ad amici e conoscenti. Il 19 maggio si chiude la campagna elettorale,non si riconosce lo stesso accanimento mediatico delle politiche, forse come ogni cosa , noi italiani non ci sentiamo cosi a nostro agio in Europa. Comunque ci siamo, far sentire la nostra voce è importante, una voce autorevole, non quella voce che diventa fioca nei momenti importanti, non la voce di un ‘Italia timida e accondiscendente.

Adelfia Franchi