Alla “corte” del Duce
Alla corte del Duce L’aristocrazia romana e il fascismo ______ un libro di FABRIZIO SARAZANI
Le Lettere – pag. 147 / €. 11,50 con fotografie /________ recensione di Mauruzio BERGONZINI
La scelta della Casa Editrice “Le LETTERE” di pubblicare in volume ( Alla corte del Duce. L’aristocrazia romana e il fascismo) una serie di articoli di Fabrizio Sarazani apparsi ne Il Borghese dal dicembre 1970 al gennaio successivo offre l’opportunità di proporre alcune considerazioni.
In primo luogo sulla ricchezza del contributo culturale de “Il BORGHESE” da cui, a tanti anni di distanza, è possibile riprendere e riproporre contenuti che hanno mantenuto un autonomo interesse storiografico. Poi su FABRIZIO SARAZANI, anzi sul Conte Fabrizio Sarazani, critico teatrale e cinematografico cne iniziò ventenne la propria attività a La Tribuna e poi al Popolo di Roma e che nel dopoguerra collaborerà con Il Messaggero, Momento Sera e Il Tempo, passando alla fine a scrivere per i settimanali Lo Specchio e Il Borghese. Sceneggiatore importante ( ricordiamo Yvonne la nuit ), commediografo di successo ( premiato due volte al Premio Saint Vincent), saggista ( sue Il Papa tosto – Vita di Sisto V e L’ultimo Doge – Vita di Giuseppe Volpi di Misurata ambedue per le edizioni de Il Borghese ).
Non a caso FRANCESCO PERFETTI, nella prefazione all’opera di cui scriviamo,del Sarazani ricorda in primo luogo la sua amicizia con Totò che di lui in un’intervista concessa a Oriana Fallaci sostenne essere un uomo e non un caporale, un uomo che umilmente lavorava come lui stesso, uno dei suoi due soli amici. La citazione di Totò mi sembra evochi del Conte Sarazani lo stile, la classe che cogliamo dai suoi scritti.
E ci dice anche dell’ottica particolare in cui vede e interpreta la società romana negli anni del Fascismo regime. La società e non il Fascismo che lui come l’aristocrazia romana vive come “ rivalutazione cavalleresca del coraggio militare” e guarda con simpatia mondana e patriottica. Ma questa simpatia non esime dall’osservare con divertito senso critico gli abiti mal tagliati di Mussolini al momento della Marcia e di apprezzarne la capacità di vestire impeccabilmente lo smoking pochi mesi dopo. Un mondo quindi chiuso in se stesso, nei propri riti ma capace di attrarre una parte dei gerarchi, che Sarazani ci illustra con uno “ stile sapido e ricco di aneddoti” con un saggio che,come scrive il professor Francesco Perfetti nella citata prefazione è “un piccolo gioiello di storia del costume”.
Si leggano, ad esempio,le righe dedicate ad ANTON GIULIO BRAGAGLIA, che con il Teatro Sperimentale degli Indipendenti divenne un punto di riferimento per l’intelligenza non conformista, mettendo in scena da De Unanumo a Maeterlinck, da O’Neill a,Bacchelli, Bontempelli, Achille Campanile, Luciano Folgore, Filippo Tommaso Marinetti,Rosso di San Secondo, Svevo. E Pirandello che solo pochi anni prima ( 1921 ) aveva subito una critica corrosiva de “ I sei personaggi in cerca di autore” i cui dialoghi avrebbero preso “ toni degni piuttosto di una farsa che di una tragedia”. Ma lo stesso critico, Benedetto Croce, aveva già definito “una opericciola” “La figlia di Jorio”.
Assai interessanti le pagine dedicate al ruolo che il Fascismo diede all’aristocrazia romana scegliendo tra i nobili “ indiscutibili “ per tradizione e censo i Governatori di Roma, al desiderio di tanti gerarchi di acquisire un titolo (da Dino Grandi conte di Mordano a Giacomo Acerbo barone dell’ Aterno ); debolezza snobistica cui Mussolini guarda con indulgenza ma senza partecipazione: rifiutò infatti il titolo di principe propostagli dal re nel 1936.
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Questa recensione, a cura di ” MAU BERG” , appare anche su “IL BORGHESE” di Marzo – mensile diretto da CLAUDIO TEDESCHI. Il volume si trova in vendita presse le “Librerie Identitarie”: tra queste a Roma, la LIBRERIA EUROPA in via Tunisi 3 a. Da parte nostra invitiamo cortesemente i nostri lettori a visitare con assiduità, con preferenza per i loro acquisti, anche la Libreria “TESTA DI FERRO, la Libreria RAIDO, l’Associazione Libraria “L’UNIVERSALE” ….. e buona lettura a Voi Tutti.