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“Anziani” una risorsa da valorizzare

COMUNICATO STAMPA –  A Palazzo Ferrajoli gli studi di autorevoli scienziati sulle nuove frontiere della terza età

Giovedì 7 maggio 2015, a Palazzo Ferrajoli, si è tenuto il simposio: “Anziani, una risorsa da valorizzare” organizzato da Sara Iannone, presidente dell’associazione culturale “L’Alba del Terzo Millennio”, con il patrocinio della “Sapienza” Università di Roma.

“Nel corso del secolo scorso – ha spiegato il professor Eugenio Gaudio, Magnifico Rettore della “Sapienza” Università di Roma – l’aspettativa di vita è raddoppiata passando da 40 a 80 anni con un impatto enorme sulla società, i cui effetti andranno man mano incrementandosi nei prossimi decenni; ma non è un trend definitivo, molto dipende da noi!” Infatti, è nella stessa società che ha conquistato la longevità che si stanno manifestando nuove minacce che potrebbero bloccare se non invertire questa tendenza: il nuovo stile di vita sedentario dei bambini seduti per ore davanti ai giochi elettronici, la loro alimentazione eccessiva e scorretta sono cause di obesità, ipercolesterolemia, ipertensione… “Abbiamo due sfide da affrontare – ha proseguito il professor Gaudio – valorizzare il capitale della terza e quarta età, ma anche mantenere i progressi che abbiamo fatto curando la salute; e per fare questo è necessaria una corretta informazione scientifica”, uno strumento così importante che “alla Sapienza abbiamo istituito un corso di laurea specifico.”.

I lavori, aperti dal professor Giuseppe Nisticò, Direttore Generale dell’Ebri Rita Levi-Montalcini Institute, e dal prof. Vincenzo Sanasi D’Arpe, commissario straordinario del gruppo IDI-Sanità, hanno raccolto l’intervento dei più autorevoli esponenti della ricerca e della cura delle patologie legate all’invecchiamento, moderati da un Michele Mirabella sempre arguto e puntuale che non ha mancato di allietare con battute di spirito e perle di saggezza popolare.

“Non c’è esempio più splendido di vecchiaia vissuta con capacità intellettuali inalterate” ha detto il professor Nisticò parlando della professoressa Montalcini e ha spiegato come, lavorando sui suoi brevetti, abbiano fatto nuove scoperte e apportato alcune modifiche alla proteina NGF impiegata nella cura dell’Alzheimer.

A non avere dubbi sulla possibilità di prevenire l’invecchiamento cerebrale è il professor Carlo Caltagirone, direttore scientifico dell’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma, che ha spiegato come “dieta, cultura, relazioni e sport” siano la prevenzione più efficace dell’invecchiamento cerebrale; l’attività cognitiva, infatti, si preserva con una corretta alimentazione, con l’attività fisica, con l’allenamento mentale e con l’affettività.

Dell’importanza del “Clinical trials negli anziani” ha parlato, invece, il professor Antonio Cherubini, Direttore geriatra, Imrccs-Inrca, di Ancona, spiegando come prima si facesse riferimento soltanto alle indagini fatte su giovani e adulti, mentre è fondamentale che gli studi scientifici sugli effetti dei farmaci e delle terapie si facciano sugli anziani che poi dovranno assumerli. “Quando una persona potrà avere memoria e prospettiva a qualunque età, non esisterà più la vecchiaia”.

Sul tema: “Medicina predittiva e decadimento cognitivo” è intervenuto il professor Vincenzo Marigliano, Ordinario di Gerontologia e Geriatria alla facoltà di Medicina e Chirurgia della “Sapienza” Università di Roma, il quale ha spiegato che ci si ammala di Alzheimer trenta o quarant’anni prima del manifestarsi della malattia. “Il fattore di rischio – ha detto Marigliano – non è determinante: studi hanno dimostrato che gemelli omozigoti cresciuti in condizioni ambientali differenti sviluppano malattie diverse. La medicina predittiva dice quale malattia ciascuno potrebbe sviluppare e quali sono la terapia e lo stile di vita personali, adatti a prevenirla.”.

Delle proprietà dei polifenoli ha parlato il professor Francesco Violi, Direttore dipartimento Medicina Interna del Policlinico “Umberto I” di Roma, spiegando gli effetti dell’alimentazione soprattutto sulla salute delle arterie e rincuorando la platea sulla bontà di cioccolato e vino rosso, purché nelle giuste quantità.

La ricca sequenza di contributi ha catturato l’interesse del pubblico per oltre tre ore, durante le quali si sono alternati al microfono Maurizio C. Capogrossi, direttore scientifico gruppo I.D.I–Sanità-IRCCS; Ornella De Pità, dirigente medico di struttura complessa gruppo I.D.I-Sanità; Alessia Rabini, medico ricercatore presso l’Istituto di Ortopedia del Policlinico “Gemelli”; Stefano Di Girolamo, dirigente U.O.S.D. Audiologia e Foniatria del Policlinico universitario “Tor Vergata”.

“Dare una definizione di anziano oggi, sia in termini anagrafici sia in termini di condizioni fisiche e mentali, è sempre più difficile – ha detto Sara Iannone, Presidente dell’Associazione Culturale “L’Alba del Terzo Millennio” – e le esigenze e le opportunità che questo comporta aumentano e si trasformano anno dopo anno. Per questo vorrei che si ponesse maggiore attenzione sul nuovo volto della terza età, sulle trasformazioni culturali e sulle innovazioni scientifiche e tecnologiche che l’hanno disegnato e sulle nuove opportunità e sulle nuove esigenze che questo ha prodotto. La ricerca scientifica gioca un ruolo determinante per offrire ai nuovi anziani, non solo una maggiore longevità ma soprattutto una condizione di vita sempre più attiva e autosufficiente.”. Tra i presenti: GIUSEPPE FABERI, presidente Sezione consultiva degli Atti Normativi; OSCAR FIUMARA, emerito Avvocato generale dello Stato; on. GIUSEPPE GARGANI; GIUSEPPE STIPO, Avvocato di Stato; prof. STEFANO CRISCI, avv. MASSIMO FARINA; ANGELO GARGANI, magistrato; ROSETTA MARTINEZ, cardiologa; CAMILLA NATA; Gen. STEFANO MURACE; ; PIETRO LUCCHETTI, del Quirinale; prof. Carlo Turchetti, Past Governatore del KIWANIS International – Distretto Italia; dr.ssa Rita Cerminara, Pediatra Ospedale Bambin Gesù e Presidente del KIWANIS Club Roma Giulio Cesare

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