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Autore: Redazione

l’Expo 2015 – Milano

Il 2015 è l’anno dell’Expo a Milano sul tema “Nutrire il pianeta”

_______________________________________di RICCARDO ABBAMONTE

Il 2015 è l’anno dell’Expo a Milano. Il tema di questa edizione è quello attualissimo di “Nutrire il pianeta”. In un momento storico in cui oltre l’80% della popolazione mondiale vive in nazioni che utilizzano più di quanto i loro ecosistemi possono produrre in modo rinnovabile, il punto è quello di nutrire tutti i popoli della Terra. In questo senso l’Esposizione Universale di Milano vanta contenuti di portata storica per tutti. In questa occasione Milano diventa davvero una vetrina mondiale. Per questo sono attesi 20 milioni di visitatori e in effetti a fine 2014 si contavano già 10 milioni di biglietti venduti. L’auspicio è anche che l’avvenimento internazionale faccia da traino all’economia del nostro paese, grazie a investimenti e turisti.

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Etica delle Professioni, il ruolo delle donne

LE PARI OPPORTUNITA’: IL RUOLO DELLE DONNE NELLE PROFESSIONI – VII EDIZIONE

ETICA DEONTOLOGIA E PARI OPPORTUNITA’: IL RUOLO DELLE DONNE NELLE PROFESSIONI - VII EDIZIONE

Convegno Milano 5 marzo 2015 – Circolo della Stampa, Milano > Ore 15.00 – 18.00
Valido per il riconoscimento di 3 crediti formativi professionali da parte dell’Ordine degli Avvocati e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
L’Evento ha ricevuto il Patrocinio della Città Metropolitana di Milano e il Patrocinio dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano.
 
A seguito della positiva esperienza fino ad oggi maturata nello sviluppo della riflessione sull’etica delle professioni ordinistiche si offre un’ulteriore occasione per una indagine approfondita sul ruolo femminile nelle professioni.
Il convegno si propone di prendere in esame la necessità di rilanciare il ruolo delle donne nella società per stimolare un radicale cambiamento etico e morale nel mondo  delle professioni, e di riflesso, dell’impresa e della politica.
Gli ordini professionali si sono dotati di nuovi organismi per la promozione della parità di genere nella professione e ciò per valorizzare al massimo la presenza del femminile che, ad oggi, pur avendo raggiunto una parità numerica in molti ordini, rappresentano solo un terzo del reddito prodotto dai Colleghi uomini di pari grado.
 
Il dato evidenzia la disparità ancora esistente fra la professionalità maschile e femminile che si ripercuote su una serie di aspetti, pratici e non, sia all’interno del mondo professionale che al suo esterno.
E’ provato che la professionalità femminile eccelle in ordine a formazione, esperienza e perizia, tuttavia la stessa è stata per moltissimi anni sottostimata.
Si avverte, conseguentemente, il bisogno di un profondo rinnovamento  anche morale che ponga l’accento non solo sulla parità di genere ma anche sui valori individuali nei diversi ruoli.
A tale riflessione si collega naturalmente il tema, già in precedenza trattato, dell’etica professionale in base al quale l’accresciuta complessità del mondo del lavoro che ha determinato una sempre maggiore “specializzazione funzionale del lavoro” e quindi delle professioni, determina una iperspecializzazione nei diversi settori della cultura da parte dei professionisti che si pongono come un ponte di congiunzione tra essa e i cittadini, con evidente aumento della loro “responsabilità” conseguente al ruolo che ricoprono.
Le diverse sensibilità maschili e femminili possono, alla luce della situazione sopra evidenziata, esprimere il loro massimo potenziale come esperienza di relazione all’interno della comunità.
 
Il rispetto e la valorizzazione delle differenze diventa la scommessa autentica e attuale da vincere per le moderne professioni rivolte al futuro e alla globalizzazione.
E’ emerso da recenti indagini che il senso etico sia più spiccato nelle professioniste donne di fronte ad alcuni dilemmi comportamentali rispetto ai quali sono meno disposte a scendere a patti e sono più propense a seguire i principi di legalità.
La pari dignità , i valori e la capacità di visione di medio e lungo termine rendono le donne il fattore determinante per uno sviluppo equo e una sostenibile qualità della vita.
Obiettivo del convegno è, quindi, raccogliere esperienze in merito al tema della parità e dell’etica professionale al femminile nei diversi ambiti ordinistici e stimolare una strategia di sviluppo del sistema con l’adozione di politiche di genere che possano fornire un efficace contributo alla qualità del “Sistema Vita”.

La nuova tappa del road show Etica delle Professioni, promossa da Società Eventi Internazionali srl, avrà luogo il 5 marzo a Milano, presso il Circolo della Stampa, a partire dalle ore 15.00.

La tavola rotonda, moderata dal Vice Direttore del Tg3 Giuliano Giubilei, vedrà l’intervento di professioniste di prim’ordine che apporteranno importanti contributi tramite la loro testimonianza: laDott.ssa Cristina Tajani – Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano; Avv. Ilaria Li Vigni – Presidente Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano; la Dott.ssa Grazia Mariapia Ticozzelli – Vice Presidente della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano; laDott.ssa Donatella Gerosa – Consigliere dell’Unione Provinciale ANCL di Milano; la Dott.ssa Cecilia Bolognesi – Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Milano; la Dott.ssa Elena Bonanni – Giornalista economico-finanziaria, cofondatrice ETicaNews.

Abbiamo intervistato alcune di loro per farci anticipare i temi che verranno toccati nei loro interventi e per avere una loro opinione in merito alla questione della disparità di genere all’interno dell’universo lavorativo.

Il Convegno è gratuito e aperto a tutti coloro che sono interessati al tema.

Per accreditarsi, visitare la pagina www. eticadelleprofessioni.it  o cliccare qui . 

Quando:
giovedì 5 marzo 2015, ore 15.00
Dove:
Circolo della Stampa, Corso Venezia 48 – Milano
Contatti: 
Tel. 06.87786375
E-mail: segreteria@eticadelleprofessioni.it 

Consorzio Tiberina: un patto in Campidoglio per il TEVERE

Come anticipato dagli organizzatori, venerdì 27 mattina in Campidoglio è nato il Comitato Promotore fra Istituzioni per un Contratto di Fiume del Tevere a Roma. Si tratterà del terzo Comitato a carattere istituzionale per Contratti di Fiume nel Lazio, dopo quello varato a Magliano Sabina per la “Media Valle del Tevere”; questo a sua volta seguiva quello a carattere interregionale (Lazio, Toscana e Umbria) organizzato sul fiume Paglia dal Consorzio Tiberina (cfr a titolo di esempio, dagli Albi Pretori comunali, Adesione Radicofani …… dalla Val d’Orcia patrimonio UNESCO nella regione Tiberina), che di recente, con base nel consorziato Comune di Orvieto (confluenza Paglia-Tevere), si sta estendendo al sub-bacino del Chiani e al “basso Tevere umbro”. Se, per certi versi, il caso di Orvieto conferma come la situazione del Tevere dai punti di vista idraulico, del trasporto di materia e dell’inquinamento vada vista più come “rete” che come singola “asta” (le piene dal Paglia, il volume idrico di base dal Nera, ……), la Foce e il tratto urbano di Roma hanno valore a sé proprio perché terminali di una complessa situazione a monte; è per questo che in passato – data anche l’importanza di Roma non solo in Italia, ma nell’intero contesto euro-mediterraneo – abbiamo parlato di “Contratto del Fiume”, che potrebbe soltanto subordinarsi – dal punto di vista logico, strutturale e funzionale – a un eventuale “Contratto di Bacino” interregionale. Ma, al di là dei sofismi, contano i risultati, cioè il fine piuttosto che il mezzo! E’ anche dunque da sottolineare come il Contratto di Fiume del Tevere nell’area urbana di Roma e il Contratto di Foce da Ottobre 2014 siano sostenuti da due foltissimi Comitati Promotori di singoli cittadini, sottoscrittori a titolo personale, pur operando in Istituzioni, Associazioni, Enti di Ricerca, etc.

Athos De Luca, presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale, ha organizzato infatti,per il 27 febbraio, una giornata per il ‘Contratto di fiume del Tevere’ e la nascita dell’Osservatorio approvato dalla giunta come riferimento istituzionale per tutte le problematiche relative alla valorizzazione e risanamento del Tevere.   Presenti, tra gli altri, gli assessori all’Ambiente di Roma Capitale, Estella Marino, e della Regione Lazio, Fabio Refrigeri, la presidente di Acea, Catia Tomasetti, il segretario generale dell’Autorità di bacino del Tevere, Giorgio Cesari, la coordinatrice per i Contratti di fiume del ministero dell’Ambiente, Gabriela Scanu, il dirigente del centro funzionale regionale di Protezione civile, Francesco Mele, il presidente del Consorzio Tiberina, Giuseppe Maria Amendola, il presidente dell’Associazione dei Circoli storici di Roma, Maurizio Romeo, il presidente del Circolo Canottieri Lazio, Raffaele Condemi.

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Il Tevere a Roma, come dibattuto ormai da decenni, rappresenta una dimensione urbana del tutto speciale: fragile (risentendo degli effetti di ciò che accade in circa 17.000 kmq a monte), prossimo (attraversando la Città nel suo cuore e fino al mare con un percorso stretto e sinuoso, abbracciabile con lo sguardo da sponda a sponda), prezioso (ora parte del patrimonio UNESCO del Centro di Roma ora Area Naturale protetta), accessibile e vivibile con discontinuità, dall’andamento fortemente variabile, trascurato e maltrattato, a volte periferico – nella percezione – anche lì dove è centrale fisicamente. Importante fisicamente – ma anche storicamente – proprio per la sua relativa ristrettezza (rispetto ad altri specchi d’acqua nelle Capitali, come quelli dei grandi fiumi europei), così da caratterizzarsi per guadi – come l’Isola Tiberina –, ponti stabili fin dall’epoca dei Romani, contrapposizione e dialettica fra sponde assai vicine (l’etrusca e la romana, la cattolica e la laica, ……).

Cambiare volto al modo di vivere il Tevere significherebbe cambiare volto ad una parte significativa della Città; razionalizzare e migliorare la gestione del fiume sarebbe anche un ottimo esercizio di gestione dei beni pubblici e di coesione territoriale. L’impresa può dirsi storica, per certi versi, tendendo a restituire nuovamente il Tevere a Roma, che è città di fiume e di mare. Dall’emergenza idraulica, che ha portato alla costruzione dei muraglioni al Centro Storico fra fine ‘800 e inizio ‘900, i cittadini di Roma hanno escogitato diversi modi per continuare a vivere il fiume come una volta (quando si sviluppavano spiagge, stabilimenti, colture, etc), ivi compresa la costruzione di galleggianti. Poi è stata la volta dell’emergenza ambientale, con la fine della balneabilità negli anni ’60 e il progressivo inquinamento di suoli ripariali. Oggi si può avviare una stagione di forte modernizzazione dell’approccio, mettendo insieme tutte le conoscenze acquisite e i miglioramenti tecnologici.

L’organizzazione del “sistema Tevere” – in un periodo di forte crisi finanziaria – non può che passare attraverso la mobilitazione congiunta di risorse pubbliche e private, nazionali e internazionali; basti pensare all’annoso problema della manutenzione ordinaria e al ruolo che possono giocare Concessionari e Gestori, piccoli o grandi che siano, nel presidio attivo del territorio. In questo, il Contratto di Fiume può dirsi strumento realmente idoneo, vedendo la partecipazione cooperativa dei soggetti privati che entrano nella realizzazione delle misure individuate dalla programmazione per l’ambito territoriale, con la quota di risorse che essi rendono disponibile. Tale quota può essere costituita dalla “disponibilità a pagare”, ma anche dagli investimenti diretti (a supporto e/o complemento delle misure del programma) che il soggetto privato ritiene vantaggioso utilizzare in vista di un ritorno ritenuto accettabile. Nel quadro sopra descritto, rientra a pieno titolo il Contratto di Fiume sul Tevere nell’area urbana di Roma, non solo nello spirito originario di strumento di sinergia pubblico-privato teso allo conservazione, alla fruizione e allo sviluppo dell’economia improntato alla sostenibilità e alla conoscenza tecnico-scientifica della gestione fluviale, ma anche quale patto che la Città firma con il contesto territoriale che ad essa fa riferimento. Le valenze interdisciplinari, intersettoriali e interamministrative sono tali e tante che nessuno – in detto contesto – può far da solo!

Si è molto vicini a condividere fra Istituzioni e privati un disegno di intenti, un quadro conoscitivo, uno scenario strategico, un piano d’azione, come previsto dal Ministero dell’Ambiente per le Linee Guida sui Contratti di Fiume. Il frutto di tutto questo processo, strutturato e organizzato, sarà un lascito definitivo alla Città, in termini di modernizzazione, attraverso gli elementi-chiave di una possibile geografia dell’intervento urbano, contribuendo a “mettere a sistema” sul Tevere temi quali: l’urbanistica, la storia e le storie, la cultura, l’architettura, l’arte (sia patrimonio acquisito sia nuova creatività), l’inquinamento e la protezione civile, gli ecosistemi e i parchi urbani, gli sport e le attività di svago sia sull’acqua sia sulle sponde, le infrastrutture, i trasporti e il turismo, l’associazionismo, il recupero di aree utilizzabili, la comunicazione, l’educazione ambientale. Vi sono anche importanti scadenze, di 5 anni in 5 anni, che riguarderanno fortemente Roma sul Tevere:

–           il 2020, 150 anni a Capitale d’Italia, da quel 1870 che fu anche caratterizzato dalla più disastrosa piena dell’epoca moderna, anno in cui il Re Vittorio Emanuele II giunse in Città per la prima volta proprio a portare conforto alle popolazioni disastrate;

–           il 2025, con il prossimo Giubileo.

Forse, nel frattempo, le Olimpiadi del 2024, che potrebbero avere proprio nel Tevere l’asse urbano principale. Ebbene, per queste scadenze, occorrerà aver costruito una “visione” del Tevere a Roma e dato corso alla stessa, partendo da ciò che si può fare subito e costruendo insieme il futuro.

Il Consorzio Tiberina ha presentato nell’occasione in Campidoglio – fra le altre cose – una raccolta di progetti nazionali e internazionali sul Tevere a Roma, una analisi conoscitiva preliminare integrata, una serie di intenti e di strategie da condividere, una proiezione sulle risorse nazionali ed europee mobilitabili; per la partecipazione e l’informazione del pubblico, nonché per la necessaria raccolta di osservazioni,è stato presentato il nuovo portale “Open-Tevere”.

RomaOstia 2015

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 le sfide tricolori.

 Ne vedremo delle belle: El Mazoury contro Ricatti al maschile e Maroui contro Soufyane al femminile. Queste sono le sfide tricolori più attese.

La RomaOstia ha battezzato e lanciato talenti, consacrato professionisti e portato alla ribalta storie di azzurri che hanno scritto pagine esaltanti dell’atletica italiana, esportando una tradizione fatta di corsa, passione e straordinarie capacità tecniche.

I due olimpionici Stefano Baldini e Gelindo Bordin, gli straordinari vincitori della maratona di New York Giacomo Leone e Franca Fiacconi, i grandi professionisti della maratona italiana come Laura Fogli, Gianni De Madonna, Marco Marchei, Massimo Magnani, per giungere poi ai talenti di oggi come Daniele Meucci, Valeria Straneo, Anna Incerti e Nadia Ejaffini; tutti quanti annoverano nel loro palmares almeno una RomaOstia corsa da protagonisti.

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 Quali saranno i protagonisti 2015? – Domenica primo marzo i riflettori saranno puntati su sette italiani: Ahmed El Mazoury, Domenico Ricatti, Fatna  Maraoui, Soufyane Layla, Giovanni Gualdi, Danilo Goffi e Deborah Toniolo.

 Sette ottimi atleti, con dei palmares e delle esperienze di grande spessore, che sono pronti a fronteggiarsi animando la quarantunesima edizione della  gara più amata e partecipata dagli Italiani.

 Ahmed El Mazoury (Fiamme Gialle) – classe 1990, tornerà a correre una mezza maratona dopo il suo esordio datato 2013 ed un lungo periodo di stop  dovuto ad un infortunio che ha frenato la sua eccellente continuità. Nel 2013 alla Stramilano corse in 1h03’37’’ e nello stesso anno registrò anche il suo ottimo personale sui 10000 metri in pista fissandolo a 28’36’’40. Il finanziere di Lecco, nato in Marocco e poi trasferitosi in Italia, ha finito splendidamente il 2014, vestendo la maglia azzurra agli Europei di Cross e vincendo una splendida medaglia di bronzo a squadre, iniziando ottimamente il 2015 con il successo alla Corsa di Miguel dello scorso 25 gennaio. È segnalato in ottime condizioni per la RomaOstia.

Domenico Ricatti (Aeronautica Militare) – classe 1979, è alla sua terza RomaOstia ed in piena ripresa dopo la cocente delusione sofferta questa estate agli Europei di Zurigo dove fu costretto al ritiro. Lo scorso anno fu quarto e primo italiano sul traguardo della Maratona di Roma (2h15’09’’), dove stupì il pubblico per la sua ottima progressione finale nonostante un forte temporale. Si accredita con 01h03’47’’ ottenuto proprio alla RomaOstia nel 2014.

Fatna Maraoui (C.S. Esercito) – è una delle migliori atlete del mezzofondo azzurro per quanto riguarda la corsa su strada ed il cross. Con il suo personale sulla mezza maratona di 1h10’08’’, ottenuto a Cremona nel 2011, si attesta tra le migliori 10 specialiste di sempre sulla distanza in Italia.

Soufyane Laila (C.S. Esercito) – dopo aver maturato un’eccellente carriera su pista alla quale ha affiancato ottime uscite in varie dieci chilometri su strada iniziando ad incrementare i chilometri per approcciare le lunghe distanze. Proprio nel 2014 ha fatto registrare il suo personal best sulla mezza maratona 1h12’47’’ a Cremona ed ha corso in 2h34’13’’ la maratona di Torino. Come El Mazoury anche Laila ha vinto, lo scorso 25 gennaio, la corsa di Miguel.

Giovanni Gualdi (Corrintime) – classe 1979, recentemente è stato il primo atleta italiano sul traguardo della maratona di Venezia 2014 in 2h18’40’’. Il suo personale sulla mezza maratona (1h04’06’’ datato 2013), la sua grande esperienza sulle lunghe distanze (personale in maratona di 2h13’55’’) e la sua ritrovata continuità ne fanno un temibile out-sider.

Danilo Goffi (Monza Marathon Team) – classe 1972, sta attraversando un periodo di splendida forma facendo registrare diverse prestazioni di altissimo livello nella categoria M40; nel 2014 ha vinto il titolo assoluto di maratona in primavera (Milano 2h17’20’’) per poi puntare all’autunno correndo la mezza di Cremona in 1h06’24’’ ed imponendosi come primo M40 alla Maratona di New York (2h19’44’’). Il suo obiettivo dopo la RomaOstia sarà la maratona di Boston per continuare a primeggiare nell’elite del mondo master.

Deborah Toniolo (G.S. Forestale)– classe 1977, è una delle azzurre più esperte sulle lunghe distanze: Nel suo palmares tra Olimpiadi, Mondiali e Europei vanta ben 6 pesantissime convocazioni in nazionale ed una medaglia d’oro a squadre centrata agli europei 2010 di Barcellona sulla maratona. Ha recentemente corso la mezza di Verona in 1h15’29’ e quella di Sorrento in 1h18’56’’. È sposata con l’ex azzurro Giovanni Ruggero e nel 2012 hanno avuto la loro primogenita Giorgia.

Gara Paralimpica corre Di Lello – al via della gara paralimpica ci sarà il campione del mondo della classe T46 Alessandro Di Lello che effettuerà un test importante in vista dei Campionati Mondiali Paralimpici che si correranno a Londra il prossimo 26 aprile. Tra i tanti italiani al via, chi sarà il primo? Lo dirà la strada, lo dirà il traguardo, lo dirà la corsa.

 RomaOstia2015: Annalisa Minetti e Viviana insieme agli Elite runners per l’ultima giornata di Casa RomaOstia

PAOLO MASINI OSTIA

 Mancano poche ore alla quarantunesima RomaOstia. Sono attesi al via 16.000 runners da tutta Italia e dal mondo. Intanto a Casa  RomaOstia continua il frenetico pre-gara tra il ritiro dei pettorali e l’allegria del Salone delle Fontane.

 Ai 13.542 atleti agonisti che stanno ritirando in queste ore il loro pettorale presso Casa RomaOstia andranno ad aggiungersi più di 2.300  appassionati di running iscritti alla Euroma2Run, la gara non competitiva che ricalcherà i primi cinque chilometri del percorso generale per  poi concludersi all’interno del Centro Commerciale Euroma2, facendo così vertiginosamente aumentare il numero dei partecipanti che si  attesterà sulle 16.000 unità.

 La RomaOstia è sempre di più la gara di corsa più amata d’Italia: lo confermano le cifre e lo conferma la passione dei podisti che con  dediche, foto ed allegria stanno movimentando questa serena vigilia dell’edizione numero quarantuno della gara ideata da Luciano Duchi  nel 1974.

Intanto a Casa RomaOstia, tra frenesia e allegria, continua il grande pre-gara che culminerà con la lunga giornata di sabato con il Salone delle Fontane aperto dalle 10:00 alle 20:00 e diversi appuntamenti in programma:

Dimensione Suono Roma a Casa RomaOstia con Viviana – sabato mattina, dalle 10 alle 12, l’animazione di Casa RomaOstia sarà affidata a Viviana, voce di Dimensione Suono Roma. Sarà l’occasione per scoprire la sua condizione in vista della Euroma2Run, a cui Viviana prenderà parte domenica primo marzo dopo oltre un mese di intenso allenamento. Segui e sostieni Viviana su Twitter e Facebook tramite l’hashtag #CorriVivianaCorri.

Annalisa Minetti a Casa RomaOstia – sabato pomeriggio, dalle ore 16:00, la cantante e mezzofondista Annalisa Minetti, dopo aver ritirato il suo pettorale per partecipare alla Euroma2Run, sarà ospite dello stand adidas, dove tutti i podisti possono provare le nuove scarpe ULTRA boost, e poi assisterà alla presentazione degli elite runners partecipando con un suo intervento motivazionale.

Presentazione degli Elite Runners e dei Pace Makers – alle ore 16:30 è prevista la presentazione di tutti gli elite runners che riceveranno il loro pettorale di gara e saranno a disposizione per domande e fotografie. A seguire, dopo l’intervento di Annalisa Minetti, è in programma la presentazione dei pace makers che saranno in gara il giorno seguente con il loro palloncino,  pronti a sostenere le ambizioni di tutti i runners!SANT EGIDIO

 Differita RAI – il palinsesto della RAI ha confermato la trasmissione della differita della gara alle ore 15:20 di domenica primo marzo. La  differita potrà essere seguita su RAI Sport 1, sul sito internet RAI e dall’APP RaiTV su smartphone e tablet. Sono poi previste altre due  repliche: la prima alle 00:30 di lunedì due marzo e la seconda alle ore 23:00 sempre di lunedì due marzo.

 Ostia TV – segui in diretta gli arrivi e le premizioni della RomaOstia grazie a Ostia

Il nome del figlio

IL NOME del FIGLO – una recensione di Sabina Incardona

Dopo sette anni di assenza Francesca Archibugi torna alla regia: IL NOME del FIGLIO, tratto dalla pièce “Le prénom di Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière”, già portata sul grande schermo da loro stessi con Cena tra amici (2012). Non è però, non è la solita commedia scopiazzata (male) dai “cugini” d’oltralpe.

Gli sceneggiatori Archibugi e Francesco Piccolo hanno lavorato per adattare, ridefinire, ricalibrare il copione francese alle nostre latitudini, in primis quelle capitoline: Parioli, Pigneto, Casal Palocco, dimmi dove abiti e ti dirò chi sei. A Roma come mai altrove.

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BirdMan, la sagra dell’Ego

“BIRDMAN” – un film  dai tanti Oscar …. in una recensione e radiografia, a cura di Sabina Incardona

La traduzione italiana letterale di plan-séquence è “inquadratura-sequenza’” ed evoca in modo efficace l’idea di un’inquadratura che coincide con la durata di una sequenza, ovvero di una sequenza interamente composta da una sola inquadratura, cioè da un solo piano (dal francese plan). – Definizione di “piano-sequenza” da Enciclopedia del cinema 2004.

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Master di II livello in Intelligence Economica

Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie della Formazione dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha attivato, per la terza edizione (A.A. 2014/2015), il Master di II livello in “Intelligence Economica”.

Il 26 Febbraio 2015 alle ore 15:00, presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sito in Via Bernardino Alimena n. 5 nell’Aula 15 al piano terra, con la partecipazione del Magnifico Rettore Prof. Giuseppe Novelli e del Vice Direttore del DIS Dott. Paolo Ciocca, si svolgerà l’evento di presentazione del master in Intelligence Economica.

LA REGISTRAZIONE ALL’EVENTO E’ OBBLIGATORIA e va presentata entro le 12:00 del 25 febbraio 2015.

L’obbiettivo del Master è di contribuire a formare “Analisti di Intelligence Economica”, con strumenti, conoscenze e competenze specifiche, per il supporto tanto all’Intelligence istituzionale quanto a quella aziendale.

Destinatari del Master sono coloro che già operano come analisti presso aziende ed istituzioni e giovani neolaureati che ambiscono a costruire questo profilo professionale, complesso e dalle tante sfaccettature.

L’inizio delle lezioni è previsto per il 27 Marzo 2015.

Il costo del Master è di Euro 6.146,00, con agevolazioni per aziende convenzionate, iscrizioni multiple e per neolaureati meritevoli.

Inoltre, per questa edizione, il Master prevede la concessione da parte dell’INPS Gestione Dipendenti Pubblici di n. 5 borse di studio – a totale copertura della quota di partecipazione – in favore di dipendenti della Pubblica Amministrazione iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali che siano in possesso dei requisiti previsti dal bando INPS.

Per le modalità di presentazione delle domande e di assegnazione delle borse si rinvia al bando INPS: (WWW.INPS.IT – HOME>AVVISI E CONCORSI>INIZIATIVE WELFARE>FORMAZIONE WELFARE>MASTER EXECUTIVE E CORSI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE > BANDI ATTIVI).

Segreteria Organizzativa

MASTER INTELLIGENCE ECONOMICA

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA FORMAZIONE

Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Via Bernardino Alimena, 5 – 00173 ROMA

Tel. 06 7259 5714/5448/2211

mail: percorsi-executive@stf.uniroma2.it

Conferenza alla Rocca Albornoz di Viterbo

Riprendono le conferenze organizzate dalla Soprintendenza Archeologica con l’Università della Tuscia.

Il tema individuato per la prossima conferenza è assai particolare in quanto riguarda la recente scoperta di un sito, oggi compreso nel perimetro urbano.

Rimasta per lungo tempo nascosta in uno spicchio di terra compreso tra luoghi molto conosciuti e frequentati di Viterbo come la ferrovia, la consolare Cassia e il quartiere delle Pietrare, la residenza rurale in località Ponte dell’Elce racchiude nella sua lunga storia, molti degli elementi caratteristici del suburbio viterbese.

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Il caso Nisman

 

Caso Nisman, un’arma politica fuori controllo.

 Argentina. Attacchi alla presidente Kirchner dopo la morte del pm

 In Argen­tina, il cada­vere del pro­cu­ra­tore gene­rale Alberto Nisman con­ti­nua ad essere uti­liz­zato come un’arma poli­tica. Da quando, dome­nica 18 gen­naio, è stato ritro­vato nella sua abi­ta­zione con un colpo alla tem­pia, l’opposizione e i suoi potenti mezzi d’informazione hanno semi­nato ombra su ombra per scre­di­tare la pre­si­dente Cri­stina Kirch­ner. Il pro­cu­ra­tore, che accu­sava la pre­si­dente di voler insab­biare il pro­cesso per la bomba alla mutua israe­li­tica Amia, avve­nuto a Bue­nos Aires nel lon­tano 1994, morì un giorno prima della pre­sen­ta­zione della denun­cia. La discus­sione sui fatti, cioè sulle accuse e le prove del pro­cu­ra­tore, sono pas­sate in secondo piano, anzi non se ne parla pro­prio, anche per­ché si sono dimo­strate con­fuse e prive di fon­da­menti. La destra argen­tina è molto ner­vosa per­ché ad otto­bre ci saranno nuove ele­zioni nazio­nali e tutte le pre­vi­sioni indi­cano che a vin­cere sarà il can­di­dato del par­tito al governo. Kirch­ner sarebbe stata ricon­fer­mata, ma dopo due man­dati non si può ripresentare.

L’odio verso di lei è simile a quello che l’oligarchia nutriva per Evita. La parola d’ordine è desta­bi­liz­zare, semi­nare il caos per evi­tare l’inevitabile. Ora un gruppo di pro­cu­ra­tori ha indetto una mani­fe­sta­zione per il 18 feb­braio per ricor­dare Nisman. Anche se tutte le prove con­ti­nuano a con­fer­mare che si sarebbe trat­tato di un sui­ci­dio, i pro­cu­ra­tori mani­fe­stano con­tro l’uccisione di un loro col­lega. In ogni modo e al di là dell’accavallarsi delle ver­sioni, risulta chiara l’ingerenza di un intrec­cio tra ser­vizi segreti argen­tini, israe­liani e nor­da­me­ri­cani. Da die­tro le quinte, l’intelligence ha mano­vrato alcuni sog­getti, forse anche lo stesso pro­cu­ra­tore Nisman, usan­doli come pedine della geo­po­li­tica glo­bale. La magi­stra­tura argen­tina è tra­di­zio­nal­mente molto legata ai ser­vizi segreti locali.

Su que­sto legame si cerca di fare luce in que­sti giorni. Il con­flitto sociale non era arri­vato mai in que­sti ultimi anni a disag­gre­gare così tanto la società. È vero che il governo Kirch­ner è stato col­pito da que­sta vicenda, ma supe­rato il primo impatto la rispo­sta è stata decisa: il giorno dopo la morte ha reso pub­blica la denun­cia, poi ha sciolto i ser­vizi di sicu­rezza e pro­po­sto una loro radi­cale riforma, che è già in discus­sione in par­la­mento. Un duro golpe eco­no­mico era stato inflitto all’Argentina quando una sen­tenza della magi­stra­tura degli Stati uniti aveva deciso che la rine­go­zia­zione del debito, dopo il default del 2001, non era valida. Anche se il paese aveva rag­giunto un accordo con il 93% dei cre­di­tori, que­sto accordo sovrano non aveva alcun valore.

È curioso, ma il parere del giu­dice Tho­mas Griesa, secondo le norme finan­zia­rie che gui­dano la glo­ba­liz­za­zione, è più legit­timo che la volontà di una nazione. Il 7% di per­sone in pos­sesso di titoli del debito estero argen­tino che ave­vano rifiu­tato nel 2005 e poi nel 2010 di rine­go­ziare i buoni del tesoro sono rima­sti con obbli­ga­zioni senza alcun valore. Que­sti titoli, con­si­de­rati “carta strac­cia”, sono stati invece acqui­stati da grandi gruppi finan­ziari e, tra­mite i loro avvo­cati e con­tatti alto­lo­cati, sono riu­sciti a col­pire l’economia argen­tina. Il golpe eco­no­mico non è stato ancora risolto, ma l’onda media­tica che cavalcò gli inte­ressi della lobby finan­zia­ria generò panico nella società e sfi­du­cia nei part­ner dell’Argentina.

A gen­naio del 2014, l’Argentina ha subito un altro golpe eco­no­mico, un attacco spe­cu­la­tivo sulla pro­pria moneta. Non è la prima volta che alcuni gruppi finan­ziari inter­ven­gono pesan­te­mente gio­cando a squi­li­brare valute in dif­fi­coltà. Nel caso argen­tino, la mano­vra voleva pro­vo­care la sva­lu­ta­zione del peso inco­rag­giando l’inflazione. Il governo ha denun­ciato che in un giorno la Shell e la banca Hsbc ave­vano com­mer­cia­liz­zato ingenti somme di valuta a prezzi ben al di sopra del suo valore di mer­cato. Hanno acqui­stato 3,5 milioni di dol­lari a 8,4 pesos, quando il dol­laro era scam­biato a 7,2. Que­sta mano­vra si è aggiunta al boi­cot­tag­gio dei pro­dut­tori di cereali che hanno imma­gaz­zi­nato la pro­du­zione in attesa di un cam­bio col dol­laro più favorevole.

Nell’epoca della realtà vir­tuale forse non sono più neces­sari i carri armati per fare un colpo di Stato, il tea­tro degli eventi è una scena in cui inter­ven­gono più attori. Il testo del serial è sem­pre det­tato dagli inte­ressi eco­no­mici legati ai grandi colossi media­tici che ci fanno vedere e ci rac­con­tano cosa, in realtà, suc­cede nel mondo. Quando alla con­cen­tra­zione eco­no­mica si aggiunge quella media­tica l’assedio fini­sce per avere ragione. Oggi l’America Latina che non è alli­neata nel neo­li­be­ri­smo subi­sce que­sti attacchi.

Non è facile fra­zio­nare i mono­poli dei media, la scorsa set­ti­mana il gruppo Cla­rin, il più grande di Ame­rica Latina, è stato bene­fi­ciato da nuove misure cau­te­lari che riman­dano l’applicazione della Ley de medios. La norma, appro­vata a larga mag­gio­ranza da entrambe le camere nel 2010, vor­rebbe demo­cra­tiz­zare l’informazione ma è osta­co­lata da un sus­se­guirsi di sen­tenze.caso-nisman

La morte di Nisman appro­fon­di­sce una frat­tura sociale sem­pre più radi­ca­liz­zata. O si sta a favore o con­tro il governo di Cri­stina Kirch­ner, come un tempo tra pero­ni­sti e anti­pe­ro­ni­sti, o pro o anti mili­tari. In que­ste cir­co­stanze il ragio­na­mento, quando c’è, è mosso dalla logica di appar­te­nenza. Una logica ottusa che nella sto­ria argen­tina ha lasciato migliaia di morti ed esuli, quei 30.000 desa­pa­re­ci­dos sono il risul­tato di que­sta cecità.

https://ilmanifesto.info/caso-nisman-unarma-politica-fuori-controllo/

 

 

la Giornata di Solidarietà Rotariana

Il 22 febbraio 2015 celebrata la Giornata della Solidarietà Rotariana

di Riccardo ABBAMONTE

Il 22 febbraio 2015, in occasione dei 110 anni del Rotary, si è celebrata la Giornata della Solidarietà Rotariana. La Fondazione Rotary trasforma i doni in progetti che cambiano la vita sia vicino a casa che in tutto il mondo. La Fondazione, che rappresenta il braccio caritatevole e altruistico del Rotary, unisce i suoi adepti in una rete globale di Rotariani che investono il loro tempo, denaro e competenze in priorità come l’eradicazione della polio e la promozione della pace. Le sovvenzioni della Fondazione danno la possibilità ai Rotariani di affrontare sfide come la povertà, l’analfabetismo e la malnutrizione, con soluzioni sostenibili che lasciano un impatto duraturo.

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CIA mese della salute orale

Marzo 2015- Mese della Salute Orale: anche gli agricoltori scendono in campo per valorizzare i cibi che “contrastano” l’insorgere delle carieimagesSEDANOOO

 

 

            Il prossimo 25 febbraio alle ore 11:30 a Roma, presso la sede nazionale della Cia in Via Mariano Fortuny 20), si terrà la presentazione del progetto innovativo e inusuale “Cibo sano, denti sani”. Un’iniziativa che porterà, all’interno di un più complesso programma di attività, anche agronomi e agricoltori nei mercati delle principali città del Paese, per spiegare ai consumatori i sorprendenti benefici di una corretta alimentazione per la salute della loro bocca. Infatti, con il “Regolario” e “La piramide odonto-alimentare”, strumenti “core” del progetto, si vuole puntare all’azzeramento della carie. Un problema che oggi è considerato, a ragione, di Sanità pubblica, interessando circa 30 milioni d’italiani.

            I dettagli del progetto, verranno illustrati da:

Giampiero Ferronato | presidente Sido (Società italiana di ortodonzia)

Giuseppina Cerfeda | Colgate – Palmolive Italia

Matteo Ansanelli | presidente “Agricoltura è Vita-Cia”

 

La Scuola del libro a Bari con minimum fax, SUR e Pool Magazine

La Scuola del libro a Bari con minimum fax, SUR e Pool Magazine

 marzo 2015

In collaborazione con minimum faxEdizioni SUR Pool Magazine e con la partnership di Riga Quarantadue, ecco tre appuntamenti della Scuola del libro di Roma per scoprire cosa accade dietro le quinte della pubblicazionequali sono i mestieri legati al mondo del librocome comunicare il prodotto editoriale.

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Architetture e Volti Sacri / Architecturi si Chipuri Sacre

 

Accademia di Romania in Roma 

https://www.accadromania.it/home.htm

 Vernisage: Mercoledì 18 febbraio 2015 ore 18.00
Accademia di Romania. Sala Exposizioni

ARCHITETTURE E VOLTI SACRI / ARHITECTURI SI CHIPURI SACRE

Miruna Budisteanu 
Artista

S.E. Sig. Bogdan TATARU-CAZABAN (Ambasciatore di Romania presso la Santa Sedesarà presente all’Inaugurazione.

La mostra ARCHITETTURE E VOLTI SACRI è il risultato di atteggiamento plasmato e provato nel tempo e nello spazio, un percorso vivido che non finisce qui e ora. In questa mostra l’artista ha deciso di non descrivere né di ribadire gli elementi caratteristici dello stile Brancoveanu. Miruna Budisteanu ha proposto invece di evocare il respiro di questa creazione, per ricostruire lo spirito del rinascimento in chiave innovativa per riportarlo in superficie.
Le opere sono eseguite prevalentemente su velo o multimedia vellum pellicola, la cui materialità e dimensione facilita l’interazione con l’ambiente e la struttura architettonica.
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dal 18 febbraio al 6 marzo 2015 nella Sala Esposizioni dell’Accademia di Romania, Viale delle Belle Arti, 110.
Ingresso libero.

L’era del post-umano: Tecnica, Ideologia e Società nel XXI secolo

COMUNICATO STAMPA

Convegno

L’era del post-umano

Tecnica, Ideologia e Società nel XXI secolo

Sabato 14 Marzo 2015, dalle 10 alle 13

ROMA

Via della Mercede 50 

Introducono

Lorenzo Borré (presidente del Circolo Proudhon Roma) Sebastiano Caputo (direttore de L’Intellettuale Dissidente)

Modera

Lorenzo Vitelli (direttore del Circolo Proudhon Edizioni)

PROGRAMMA

Ore 10: Introduzione espositiva dei temi del convegno.
Ore 10.15: Prof. Paolo Becchi, Università degli Studi di Genova, redattore Il Fatto Quotidiano

“Dimensioni del transumano. Verso una nuova specie post-organica?”

Ore 10,35: Alain De Benoist, saggista, direttore delle riviste Nouvelle Ecole e Krisis “Contro l’ideologia gender”

Ore 11.00: Dott.ssa Giuseppina Barcellona, Università degli Studi di Enna “Kore” “La strategia dei diritti e la perdita della sovranità”

Ore 11,20: Eric Zemmour, saggista, editorialista di Le Figaro “Svirilizzazione dell’uomo e femminilizzazione della società”

Ore 11.45: Diego Fusaro, filosofo, ricercatore all’Università San Raffaele di Milano “La distruzione capitalistica della famiglia”

Ore 12.05: On.le Tiziana Ciprini, deputato Movimento 5 Stelle “Contaminazione dei ruoli di genere e trasformazione della società”

Ore 12.25: On.le Lorenzo Fontana, europarlamentare Lega Nord “La via europea alla disgregazione della famiglia”

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Il XXI secolo segna il passaggio al “Muro del T empo”, dell’epoca in cui un modello antropologico della società basato sulla famiglia e la filiazione naturale, affronta la sfida di quanti, dietro lo slogan dei “diritti civili”, ne propugnano il superamento se non addirittura l’abbattimento. La visione fondata su un legame sociale che crea una nuova vita come atto d’amore, rischia dunque di cedere il passo a un processo di produzione del vivente, articolato sulla manipolazione genetica, che impone la Tecnica come sostituto della Natura, alimentandosi dalla superbia e dal potere economico di alcuni gruppi di pressione, veicolati come diritti.

L’uomo e la donna vengono dunque spersonalizzati e ridotti al rango di strumenti per la produzione di una merce: il bambino. Sul piano semantico invece, vengono stravolti i significati di parole come “padre” e “madre”, per trasformarle in termini burocratici, indicanti una funzione avulsa dal ruolo, propria delle nuove forme di famiglie fondate sulla produzione artificiale di un “figlio” a tutti i costi.

Le obiezioni che, da più parti, si levano verso questa deriva post-umana e i suoi relativi pericoli, vengono stroncate con l’arma di ricatto del “reato d’opinione”, e attraverso l’indottrinamento, a partire dalle scuole materne, della teoria del superamento degli “stereotipi di genere”.

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Se ne parlerà al nostro convegno.

I relatori francesi verranno tradotti in lingua italiana simultaneamete da un interprete.
Durante il convegno verrà allestito uno stand dove potrete trovare i libri correlati all’argomento. Per maggiori informazioni sul convegno rivolgersi a info@circoloproudhon.it

Riflessioni sulla coscienza

FORMAZIONE DELLA COSCIENZA  –  Non possiamo sottovalutare questo ruolo della comunità nella crescita e nella preservazione di una sana attività morale. E innanzi tutto perché nella vita di ogni fanciullo passano degli anni prima che egli possa, con il proprio intuito, distinguere il bene dal male. Durante questo tempo sono prima di tutto i suoi genitori che fungono come sua coscienza e come sostegno al suo comportamento morale. A partire da quella che si chiama “età della ragione”, la coscienza psicologica più evoluta del fanciullo sottomette progressivamente gli ordini e gli interdetti ricevuti al suo giudizio personale, deliberando, pure progressivamente, di volta in volta di accettarli o di rifiutarli.

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28-2-2015 a Mentana: Evoluzione del Futurismo

Dopo il grandissimo successo della recente mostra personale “Evoluzione del Futurismo” tenutasi ai Dioscuri al Quirinale a gennaio, Marcello Ciabatti torna  con le sue opere a Mentana (RM).

Sabato 28 febbraio alle ore 17 per l’inaugurazione, che avrà luogo c/o la sede espositiva della Galleria Borghese di Mentana (RM). La mostra si protrarrà fino a domenica 8 marzo 2015.