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Autore: Redazione

Toghe in Giallo

Nuovo appuntamento per il cartellone di “Toghe in giallo” 

MERCOLEDI’ 16 AI GIARDINI DELLA FILARMONICA

Il debutto di  “Processo e morte di Luigi XVI”

 

Roma – Dopo “Il mistero del Delitto Bebawi” messo in scena, tra l’altro, al Teatro Prati, “Toghe in giallo” si presenta all’appuntamento principe del proprio cartellone: “Processo e morte di Luigi XVI” debutta mercoledì 16 luglio alle ore 21, ai Giardini della Filarmonica (Via Flaminia 118, Roma).

Firma il testo, rielaborato a partire da un’accurata ricostruzione storica, Lucia Nardi.

Luigi di Majo è alla regia ma anche in scena nel ruolo del titolo.

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1°: Sviluppo del “Made in Italy”

“Per sbloccare l’Italia occorre più lavoro,  promuovere lo sviluppo dei prodotti italiani ed i consumi interni” 

Condividendo in pieno una sintetica affermazione di Luca Ricolfi:  ” Manca una politica per 6 milioni di posti di lavoro”,  si può  senz’altro asserire che se una volta fatte le riforme – vogliamo trovare ancora le imprese – dobbiamo promuovere lo sviluppo dei prodotti italiani per sostenere le stesse imprese e dare lavoro ai nostri giovani.  Nei primi 3 mesi del 2014 hanno chiuso 36 mila imprese, 40 al giorno e contemporaneamente il c.d. bonus giovani ha registrato un bel flop: 22 mila assunti, contro i previsti 100 mila; stanziati 974/ml. ma spesi solo 160 ml.,  mentre il bonus degli € 80,00 sembra ancora non aver incrementato i consumi.

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Un’estate di perle a Monte Carlo

ACCOGLIENZA STRAORDINARIA  ALL’INSEGNA DELLA GENTILEZZA IERI MATTINA ALL’AMBASCIATA DI MONACO A ROMA. TUTTI PROIETTATI NEL SOGNO DI MONTECARLO, CON LA PRESENTAZIONE DELL’ ESTATE MONEGASCA, CATTURATI DALLE IMMAGINI DEL VIDEO, REALIZZATO PER SUPPORTARE LE PAROLE DELL’AMBASCIATORE ROBERT FILLON, PADRONE DI CASA ECCELLENTE.

Principato di Monaco, meta del turismo di lusso ma che, riesce ad essere abbordabile anche da turisti con budget limitati. ”Monaco e’ un sogno e nessuno vuole avere un sogno cheap”, ha detto il direttore, dell’ufficio del turismo del Principato, Guillaume Rose in occasione della conferenza stampa organizzata presso l’ambasciata, a Roma, per presentare la stagione estiva. ”Ma anche da noi – ha aggiunto – ci sono hotel di qualità elevata a prezzi abbordabili”.

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Cinecittà World

APRE AL PUBBLICO IL 24 LUGLIO 2014 CINECITTA’ WORLD
IL PRIMO PARCO TEMATICO IN ITALIA DEDICATO AL MONDO DEL CINEMA
CON LE SCENOGRAFIE DI DANTE FERRETTI E LA COLONNA SONORA DI ENNIO MORRICONE.
20 ATTRAZIONI, 8 SET CINEMATOGRAFICI, 4 TEATRI  PER UN DIVERTIMENTO DA OSCAR.
Uno dei Parchi con la stagione d’apertura più lunga d’Europa: oltre 260 giorni l’anno

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Rassegna Siciliana

EVENTI CULTURALI A PALERMO.

Presentata a Palermo, la nuova serie e la nuova grafica della prestigiosa

“Rassegna Siciliana di Storia e Cultura”

Fu un’invenzione fatta tutta sull’assunto che non esistono aprioristiche realtà. Ma che non si poteva nemmeno trasbordare nel superficialismo di certa cultura che ripartiva per aree e ostracizzava. Era il 1997 quando un gruppo di studiosi (che già da decenni avevano dato vita all’Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici) “inventò” la “Rassegna Siciliana di Storia e Cultura”.

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Regione Lazio-buone notizie piene di salute

 FIUMICINO, VALERIANI-CALICCHIO (PD): CASA DELLA SALUTE NELL’EX PRESIDIO DI PALIDORO

“Nell’ambito della riorganizzazione sanitaria e della realizzazione delle 48 Case della salute sul territorio regionale, bisognerebbe tener conto che a nord di Fiumicino esiste un bacino di utenza di circa 25 mila abitanti che è decisamente deficitario in quanto a strutture socio-sanitarie. E, visto che i residenti lo chiedono da tempo, sarebbe utile considerare l’ipotesi di aprire un nucleo di cure primarie. Anche la struttura per ospitarlo di fatto esiste già. Si tratta del vecchio presidio sanitario di via Aurelia 3062, a Palidoro”. downloadvaleriani

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Politica e Calcio

Le riforme istituzionali come una brutta partita del Mundial

Noi italiani abbiamo un motto per tutti li eventi (nefasti) “non abbiamo nulla da imparare, è colpa dei politici, l’Europa ci sta affamando”. Italia-Brasile.lo stesso risultato calcistico, comportamenti simili ognuno gioca per se stesso, nessuna armonia di gruppo,contro una Germania composta da giocatori amici, uniti e in armonia, ben preparati, non attori.copa Sappiamo tutti quanto conta il calcio per il popolo brasiliano, forse anche per loro è arrivato il momento di pensare che il calcio non è vita, imparare a vivere per tutto il resto, un resto importante: le manifestazioni di piazza che hanno lasciato perdere per il mondiale, manifestazioni che avrebbero aperto gli occhi al mondo.

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Il libro possibile si amplia con la sezione “il vino possibile”

                Il libro possibile si amplia con la sezione “il vino possibile”

Il festival “il libro possibile”, con la sezione “il vino possibile” – tre serate di incontri nella centralissima piazza Moro di Polignano a Mare, dal 10 al 12 lugliosi inquadra in un progetto di promozione sia del mondo del vino, e in particolare delle piccole e grandi realtà pugliesi, sia del mondo dei libri dedicati ai vini, all’agricoltura e alla gastronomia legata al territorio. L’obiettivo è la valorizzazione della cultura del vino e della gastronomia italiana, con racconti di autori meridiani e non solo, ma anche attraverso la riflessione su prodotti della terra, in particolare dei vigneti, da cui nascono i vini pugliesi e italiani, rinomati nel mondo.

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L’€uro non esiste:
un saggio di Giuseppe Guarino

“UN SAGGIO /VERITA’  sull’ EUROPA e sull’ EURO”

di GIUSEPPE GUARINO  con prefazione di  JAMES GALBRAITH

1.  Il prof. James Galbraith, eminente accademico dell’Università di Austin, Texas, Socio dell’Accademia dei Lincei, ha ricevuto nella traduzione inglese da un autorevole collega italiano il mio “Saggio di verità sull’Unione e sull’euro”. Il prof. Galbraith, con il quale sin qui non avevo avuto alcun contatto personale, mi ha inviato una prefazione che offre una sintesi molto precisa del saggio, qualifica le tesi da me sostenute “stupefacenti” e “sorprendenti”, conclude con una espressione icastica, “posseggono la qualità terribile della verità”.  Alla mia considerevole età (compirò il 92° anno il prossimo 15 novembre) ricevere un simile giudizio rende ancora orgogliosi.

Il “Saggio di verità sull’Unione e sull’euro” è stato nel frattempo inserito nel volumetto “Cittadini europei e crisi dell’euro”, Editoriale Scientifica, Napoli, 2014. Il prof. Galbraith non me ne vorrà se mi avvalgo del suo testo per presentare il “Saggio di verità, II”.

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Errani si dimette

“Mi dimetto. Ma sono innocente”

Il caso Terremerse È il processo collegato alla presunta truffa sul finanziamento da un milione alla coop agricola Terremerse presieduta nel 2006 dal fratello di Errani pubblici uffici. “Le mie dimissioni sono un gesto di responsabilità”, ha detto Errani annunciando ricorso contro la sentenza.

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In Maremma la bandiera Blu viaggia in bici con FIAB

La bandiera blu arriva in bicicletta, attraversa il verde dei campi,si sdraia sulla sabbia dorata, si specchia nell’azzurro del mare.Un mare invidiato, ambito,a volte violato.

 La Bandiera BLU 2014 assegnata alla spiaggia di Marina di Grosseto e Principina arriverà da Grosseto in bicicletta, portata dagli amici di FIAB Grossetociclabile. Prima tappa a Principina a Mare, dove è prevista la visita alla mostra sulle tartarughe organizzata dal Club Subacqueo Grossetano. 

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24- 27 luglio a Norcia: Alle Radici della Crisi Contemporanea

Dal 24 al 27 luglio, la Fondazione Lepanto ha organizzato il corso breve Alle Radici della Crisi Contemporanea: prassi, tecnocrazia e bene comune nell’ambito dell‘Università d’Estate, presso  le Suore Benedettine di Norcia.

Direttore del corso Prof Giovanni Turco

Info www.fondazionelepanto.org

Dal Fashion all’arte Neoclassica: tutto è Food Design

DAL FASHION ALL’ARTE NEOCLASSICA: TUTTO E’ FOOD DESIGN
Il Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana interpreta il food design a “Fashion at IUAV” e “Dripping Taste.. a tavola con Antonio Canova” alla Gipsoteca di Possagno
Arte, moda, design e cucina, quattro mondi diversi, trovano un linguaggio comune in due appuntamenti dove protagonista è il Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana e il cibo diventa lo strumento per il più libero estro creativo.  Dopo “Fashion at IUAV” con la presentazione di ieri sera dei lavori degli studenti del workshop di Food Design, sarà la volta, domenica 6 luglio, di “A tavola con… Antonio Canova” alla Gipsoteca di Possagno, evento aperto al pubblico che anticipa il festival autunnale “Treviso: Dripping Taste – l’Arte nel Piatto”.

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Giorgio Faletti ci ha lasciati soli

TORINO, 4 LUG – E’ morto Giorgio Faletti. Era ricoverato all’Ospedale Molinette di Torino, una  lunga malattia  ha avuto la meglio, aveva 63 anni. Personaggio poliedrico, dopo il debutto con il cabaret aveva avuto successo in tanti ambiti, dal teatro alla tv, alla musica, come autore e come interprete, tanto da partecipare per tre volte al Festival di Sanremo. Nel 2002 l’exploit da scrittore con il best seller ‘Io Uccido’, che ha venduto 4 milioni di copie.

Vorreiprendereiltreno – senza barriere

SONO bastati centoquaranta caratteri per far scoppiare un tam tam mediatico. Con l’hashtag #vorreiprendereiltreno il giovane Iacopo Melio di Lazzeretto ha lanciato la sua denuncia sociale sul blog e piattaforme sociali. Tutto inizia con il tweet dell’ex ministro Maria Chiara Carrozza che cinguetta: «Buongiorno, oggi di ritorno da Roma con un treno magnifico partito alle sei #ioprendoiltreno». Da lì inizia la battaglia del giovane empolese, che sta raccogliendo consensi e condivisioni in tutt’Italia. Anche la nostra redazione ha deciso di schierarsi con Iacopo pubblicando le notizie sulla sua battaglia, che deve diventare la battaglia di tutti

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Pillole mania

#Smalfiland: Pillola AZZURRA… o pillola ROSSA?

Molti amici mi stanno chiedendo cosa sia Smalfiland, rispondo volentieri in questo articolo…

Smalfiland è un nuovo Social Network, simile a molti altri Social Network ma con una cosa in più che fa la differenza… ti paga solo per esserti iscritto.

Non c’è un altro Social Network che lo fa o almeno io non ne sono a conoscenza.

Il bello è che, come gli altri Social Network, l’iscrizione è totalmente GRATIS e senza nessun obbligo/impegno, ma ci si iscrive solo su invito e presto capirai il perché.

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Omaggio a Nino Manfredi

Omaggio a Nino Manfredi 

con lo spettacolo

“Gente di facili costumi”

con

Luciana Frazzetto e Geppi Di Stasio

Dal 7 al 13 luglio ore 21
Anfiteatro della Quercia del Tasso
Passeggiata del Gianicolo

E’ un omaggio a Nino Manfredi quello che la Lumax Production propone con la messa in scena della commedia GENTE DI FACILI COSTUMI, di Nino Manfredi e Nino Rota, per celebrare, nella stagione teatrale 2014/2015, il decennale della scomparsa del grande attore attraverso la piéce che teatralmente lo ha più rappresentato attraverso un testo da lui stesso firmato e che è stata anche la sua ultima apparizione sulle scene.

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Cultura, economia e creatività

LA CULTURA MUOVE 214 MILIARDI DI EURO IL 15,3% DELLA RICCHEZZA PRODOTTA

 

 LA CULTURA MUOVE 214 MILIARDI DI EURO, IL 15,3% DELLA RICCHEZZA PRODOTTA

L’EXPORT CULTURALE E’ CRESCIUTO DEL 35% DURANTE LA CRISI  E IL SETTORE HA RAGGIUNTO UN SURPLUS COMMERCIALE CON L’ESTERO DI 25,7 MLD € 

PRESENTATO ‘IO SONO CULTURA’: STUDIO SYMBOLA E UNIONCAMERE 

CHE ‘PESA’ CULTURA E CREATIVITA’ NELL’ECONOMIA NAZIONALE  

AD AREZZO LA MEDAGLIA D’ORO DI PROVINCIA IN CUI IL SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE PRODUCE PIU’ VALORE AGGIUNTO. BENE ANCHE PORDENONE, PESARO E URBINO, VICENZA, TREVISO, ROMA, MACERATA, MILANO, COMO E PISA

REALACCI: “CULTURA E CREATIVITA’ SONO IL NOSTRO VANTAGGIO COMPETITIVO

PER TROVARE IL SUO SPAZIO NEL MONDO L’ITALIA DEVE FARE L’ITALIA”

 

Roma, 16 giugno 2014. Muove il 15,3% del valore aggiunto nazionale, equivalente a 214 miliardi di euro. Tanto  vale nel 2013 la filiera culturale italiana, un dato comprensivo del valore prodotto dalle industrie culturali e creative, ma anche da quella parte dell’economia nazionale che viene attivata dalla cultura, il turismo innanzitutto. È quanto emerge dal Rapporto 2014 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi” elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla cultura della Regione Marche, presentato oggi a Roma alla presenza del ministroFranceschini dal Segretario Generale di Unioncamere Gagliardi, dal Presidente di Symbola Realacci e dall’Assessore alla Cultura e al Bilancio Regione Marche Marcolini.  L’unico studio in Italia che annualmente quantifica il peso della cultura nell’economia nazionale. Con risultati eloquenti: le industrie culturali e creative si confermano un pilastro del made in Italy. Tanto che durante la crisi l’export legato a cultura e creatività è cresciuto del 35%. E così mentre la crisi imperversa e un pezzo consistente dell’economia nazionale fatica e arretra, il valore aggiunto prodotto dalle industrie culturali e creative tiene, fa da volano al resto dell’economia e cresce anche la capacità attrattiva del settore rispetto alle donazioni dei privati. Nonostante il calo generalizzato del complesso delle ‘sponsorizzazioni’ registrato negli ultimi anni, infatti, quelle destinate alla cultura sono cresciute tra il 2012 e il 2013 del 6,3% arrivando a quota 159 milioni.

Entrando nel dettaglio dello studio – una sorta di annuario, per numeri e storie, realizzato anche grazie al contributo di circa 40 personalità di punta nei diversi settori, alla partnership di Fondazione Fitzcarraldo e Si.Camera e con il patrocinio dei ministeri dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dello Sviluppo Economico – emerge che dalle 443.458 imprese del sistema produttivo culturale, che rappresentano il 7,3% delle imprese nazionali, arriva il 5,4% della ricchezza prodotta in Italia: 74,9 miliardi di euro. Che arrivano ad 80 circa, equivalenti al 5,7% dell’economia nazionale, se includiamo anche istituzioni pubbliche e realtà del non profit attive nel settore della cultura. Ma la forza della cultura va ben oltre, grazie ad un effetto moltiplicatore pari a 1,67 sul resto dell’economia: così per ogni euro prodotto dalla cultura, se ne attivano 1,67 in altri settori. Gli 80 miliardi, quindi, ne ‘stimolano’ altri 134. Cifre che complessivamente arrivano, come anticipato, alla soglia di 214 miliardi di euro.  Una ricchezza che ha effetti positivi anche sul fronte occupazione: le sole imprese del sistema produttivo culturale – ovvero industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico artistico e architettonico, performing arts e arti visive – danno lavoro a 1,4 milioni di persone, il 5,8% del totale degli occupati in Italia. Che diventano 1,5 milioni, il 6,2% del totale, se includiamo anche le realtà del pubblico e del non profit.

“La cultura è la lente attraverso cui l’Italia deve guardare al futuro e costituisce il nostro vantaggio competitivo – commenta il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci -. E’ grazie alla creatività e alla cultura, che nel nostro Paese si incrocia con la qualità, l’innovazione e le nuove tecnologie, se le imprese sono state capaci di incorporare bellezza e valore nel made in Italy. Così, mentre tutti dicevano che il nostro manifatturiero sarebbe morto sotto i colpi della concorrenza cinese, le imprese italiane sono riuscite a presidiare la fascia alta del mercato e aumentare il valore aggiunto dei prodotti. E il grande successo di eventi come il Salone del Mobile o Vinitaly lo testimonia.  Ecco perché una vetrina globale come Expo 2015, se vuole guardare al bene del Paese e offrire al mondo uno sguardo rivolto al futuro, dovrà dare voce alle esperienze più avanzate di questo settore: puntando più sulle idee che sul cemento. E l’Italia non deve sciupare neanche l’occasione offerta dal semestre di presidenza del consiglio Europeo per tornare a esercitare un ruolo guida nell’unione e per integrare pienamente le politiche culturali all’interno di quelle industriali e della competitività, riconoscerne e accompagnarne il ruolo da protagonista nella manifattura e nell’innovazione competitiva e non più soltanto della fruizione turistica”.

“Anche quest’anno, l’analisi condotta da Unioncamere e Symbola dimostra che la cultura è e deve continuare ad essere il miglior combustibile per la ripresa”, sottolinea il presidente di Unioncamere,Ferruccio Dardanello. “I territori e le imprese, che di quelle tradizioni e di quella cultura sono espressione, rappresentano l’immagine del nostro Paese nel mondo intero: il nostro  primo giacimento, capace di produrre ricchezza, lavoro e benessere per le comunità locali. Per ritrovare il suo spazio nel mondo, l’Italia deve perciò puntare sui suoi talenti, cogliere il potenziale delle nuove tecnologie per rilanciare i territori e il loro saper fare, investire sulla bellezza e sulla coesione che aiutano a competere, potenziare la ricerca per sostenere quella tensione innovativa che arricchisce di valore le nostre tradizioni produttive e le rende così un potente fattore competitivo”.

 

“L’idea che la cultura sia risposta alla crisi, leva di nuovo sviluppo, qualificazione del tessuto produttivo – spiega l’Assessore alla Cultura della Regione Marche Pietro Marcolini – è alla base della partnership che anche quest’anno si rinnova con la Fondazione Symbola e Unioncamere. Da questa collaborazione è nata la scelta delle Marche non solo come sede di una serie di iniziative ed attività, dal Festival della Soft Economy al Seminario estivo, ma anche come luogo dove presentare il Rapporto annuale. La nostra regione, grazie al percorso fatto in questi anni nell’innovazione delle politiche culturali e viste le conferme ricevute da diverse fonti di analisi, si pone come uno dei laboratori più in linea con l’intuizione  di Symbola di ridefinire un settore produttivo fatto di cultura, creatività e manifattura culturale e d’individuarne le potenzialità di crescita. Il Rapporto di Symbola-Unioncamere si dimostra come uno studio originale e utile all’innovazione delle politiche culturali; esso fornisce una serie storico-statistica che consente una lettura ragionata dei sentieri di sviluppo intrapresi dai territori e del contributo che le industrie culturali e creative stanno apportando allo sforzo di uscire in forme nuove dalla crisi, in linea con le più avanzate esperienze europee e internazionali”.

Cultura, un comparto reattivo e innovativo che vola nell’export

Nonostante il clima recessivo – dovuto principalmente al crollo della domanda interna, che ha pesato, ovviamente, anche su questo settore – l’export legato a cultura e creatività continua ad andare forte. E durante la crisi è cresciuto del 35%: era di 30,7 miliardi nel 2009, è arrivato a 41,6 nel 2013, pari al 10,7% di tutte le vendite oltre confine delle nostre imprese. Il settore può vantare una bilancia commerciale sempre in attivo negli ultimi 22 anni, periodo durante il quale il valore dei beni esportati è più che triplicato. Il surplus commerciale con l’estero nel 2013 è di 25,7 miliardi di euro: secondo solo, nell’economia nazionale, alla filiera meccanica, e ben superiore, ad esempio, a quella metallurgica (10,3 miliardi).

La cultura piace anche ai privati: crescono le sponsorizzazioni 

La maturità delle imprese culturali si misura anche dalla capacità di stare sul mercato, a prescindere dai fondi pubblici (fondamentali, ma sempre più scarsi). Proprio su questa frontiera il report di Symbola e Unioncamere segnala iniziative interessanti e promettenti. Come le sponsorizzazioni private: imprenditori illuminati, ma anche consapevoli delle ricadute sul loro brand, vestono i panni del mecenate e restituiscono alla loro bellezza beni come il Colosseo e la Scala di Milano, è il caso di Diego Della Valle, l’arco Etrusco di Perugia, grazie a Brunello Cucinelli, il Ponte di Rialto, il cui restauro è stato finanziato da Renzo Rosso, la Fontana di Trevi, grazie a Fendi. Una tendenza che sembra, fortunatamente, destinata a crescere. Nel complesso delle sponsorizzazioni private (1.200 milioni di euro nel 2013, tra sport, cultura e spettacolo e sociale) la cultura guadagna terreno: nonostante il calo costante del complesso delle donazioni registrato negli ultimi anni, il settore passa dai 150 milioni di euro del 2012 ai 159 del 2013: +6,3%. Si tratta del 13,3% delle sponsorizzazioni private del 2013, la quota più alta dell’ultimo triennio (era l’11,8% nel 2012, l’11,6% nel 2011). Tendenza che l’Art bonus appena approvato dal governo intercetta e tenta di rafforzare: sarebbe un importante cambio di passo per il nostro sistema culturale.

La cultura spinge il turismo

Uno dei maggiori beneficiari dell’effetto traino che la cultura ha sull’intera economia nazionale è il turismo. Il turista culturale che soggiorna in Italia, ad esempio, è più propenso a spendere: 52 euro al giorno per l’alloggio, in media, e 85 euro per spese extra, contro i 47 euro per alloggio e 75 per gli extra di chi viene per ragioni non culturali. Del totale della spesa dei turisti in Italia, 73 miliardi di euro nel 2013, il 36,5% (26,7 miliardi ) è legato proprio alle industrie culturali. E al richiamo della cultura, della bellezza e della qualità sono con ogni probabilità legate le ottime performance nazionali nel turismo. Se, infatti, leggiamo le statistiche in modo meno superficiale ci accorgiamo – come spiegano le  ’10 verità sulla competitività italiana’ di Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison – che siamo il primo paese dell’eurozona per pernottamenti di turisti extra Ue (con  54 milioni di notti). Siamo la meta preferita dei paesi ai quali è legato il futuro del turismo mondiale: la Cina, il Brasile, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia, gli Usa e il Canada.

Cosa si intende per cultura?

Il cuore della ricerca sta nel non limitare il campo d’osservazione ai settori tradizionali della cultura e dei beni storico-artistici, ma nell’andare a guardare quanto contano cultura e creatività nel complesso delle attività economiche italiane, nei centri di ricerca delle grandi industrie come nelle botteghe artigiane, o negli studi professionali. Attraverso la classificazione in 4 macro settori: industrie culturali propriamente dette (film, video, mass-media, videogiochi e software, musica, libri e stampa), industrie creative (architettura, comunicazione e branding, artigianato, design e produzione di stile), patrimonio storico-artistico architettonico (musei, biblioteche, archivi, siti archeologici e monumenti storici), e performing art e arti visive (rappresentazioni artistiche, divertimento, convegni e fiere). Al corpo centrale della ricerca, come anticipato, è stata inoltre affiancata anche un’indagine su tutta la filiera delle industrie culturali italiane, ovvero quei settori che non svolgono di per sé attività culturali, ma che sono altresì attivati dalla cultura. Una filiera articolata e diversificata, della quale fanno parte: attività formative, produzioni agricole tipiche, attività del commercio al dettaglio collegate alle produzioni dell’industria culturale, turismo, trasporti, attività edilizie, attività quali la ricerca e lo sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche.

Geografia della cultura

Questo intreccio tra bellezza, creatività, innovazione, saperi artigiani e manifattura ha fatto di Arezzo la propria capitale. La provincia Aretina si conferma al primo posto sia per valore aggiunto, che per occupati legati alle industrie culturali (rispettivamente 9% e 10,4% del totale dell’economia). Nella classifica provinciale per incidenza del valore aggiunto del sistema produttivo culturale sul totale dell’economia, seguono Pordenone e Pesaro Urbino, attestate sulla stessa soglia del 7,9%, Vicenza al 7,7% e Treviso al 7,6%. Quindi Roma con il 7,5%,  Macerata con il 7,3%, Milano con il 7%, Como con il 6,9% e Pisa con il 6,8%.  Dal punto di vista dell’incidenza dell’occupazione del sistema produttivo culturale sul totale dell’economia, come anticipato, è sempre Arezzo la provincia con le migliori performance. Ma subito dopo troviamo Pesaro Urbino (9,1%),  Treviso Vicenza (entrambe 8,9%), Pordenone (8,6%) Pisa e Firenze(entrambe con 8,1%). E poi ancora Macerata (8%), Como (7,8%) e Milano (7,6%). Quanto alle macroaree geografiche, è il Centro a fare la parte del leone: qui cultura e creatività producono un valore aggiunto di 18,7 miliardi di euro, equivalenti al 6,2% del totale della locale economia valore aggiunto. Seguono da vicino il Nord-Ovest, che dall’industria culturale crea ricchezza per oltre 26 miliardi di euro, il 5,8% della propria economia, e il Nord-Est, che sempre dal settore delle produzioni culturali e creative vede arrivare 17,3 miliardi (5,4%). Staccato il Mezzogiorno che dalle industrie culturali produce valore aggiunto per 12,5 miliardi di euro (4%). La stessa dinamica che si riflette, con lievi variazioni, anche per l’incidenza dell’occupazione creata dalla cultura sul totale dell’economia. Passando alla Regioni, in testa allaclassifica per incidenza del valore aggiunto di cultura e creatività sul totale dell’economia, ci sono quattro realtà in cui il valore del comparto supera il 6%: Lazio (prima in classifica con il 6,8%), Marche (6,5%),Veneto (6,3%) e Lombardia (6,2%), quindi Piemonte e Friuli Venezia Giulia (entrambe a quota a quota 5,7%), quindi Toscana al 5,3%, il Trentino Alto Adige al 4,8%, l’Umbria al 4,7% e l’Emilia Romagna al 4,5%.Considerando, invece, l’incidenza dell’occupazione delle industrie culturali sul totale dell’economia regionale la classifica  subisce quale variazione: le Marche sono in vetta a quota 7,1%, segue il Veneto a quota 7%,quindi Lazio, Toscana e Friuli Venezia Giulia tutte e tre al 6,5%, Lombardia (6,4%) , Piemonte (6,1%), Valle d’Aosta (5,9%), Basilicata (5,5%), Trentino-Alto Adige (5,4%).

 I settori, i trend

Alla performance del comparto cultura, sia in termini di prodotto che di occupazione, contribuiscono soprattutto le industrie creative e le industrie culturali. Dalle industrie creative arriva infatti il 47% di valore aggiunto e il 53,2% degli occupati, un risultato raggiunto soprattutto grazie alla produzione di beni e servizi creative driven e all’architettura. Dalle industrie culturali arriva un altro consistente 46,4% di valore aggiunto e il 39% degli occupati (in questo caso i settori più pesanti sono libri e stampa e videogiochi e software). Decisamente più bassa la quota delle performing arts e arti visive per entrambi i valori (5,2% v.a. e 6,1% occupazione) e soprattutto per le attività private collegate al patrimonio storico-artistico (1,5% e 1,6%).

da: ufficio stampa Symbola

Qualità italiana

 

SYMBOLA E GREEN BUILDING COUNCIL ITALIA INSIEME 

PER PROMUORE LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE IN EDILIZIA
LE DUE ASSOCIAZIONI SIGLANO PROTOCOLLO DI INTESA

Symbola – Fondazione per le Qualità Italiane e Green Building Council Italia hanno firmato un protocollo di intesa per promuovere attività di ricerca e iniziative comuni per  la sostenibilità ambientale in ambito urbano ed edilizio.
GBC Italia è un’associazione no profit membro della rete internazionale dei Green Building Council che accanto alle attività legate alle procedure di certificazione di sostenibilità ambientale degli edifici  LEED-GBC, fra i più riconosciuti a livello mondiale, favorisce la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile, della riqualificazione e della rigenerazione urbana.
Symbola la Fondazione per le qualità italiane, che promuove un’idea di sviluppo del Paese nel segno dell’innovazione e della sostenibilità, riconosce in Gbc Italia un soggetto attivo e  qualificato nella promozione di uno sviluppo edilizio ed urbano in direzione del “Green Building” basato su sistemi di rating riconosciuti a livello internazionale.
Con tali premesse Gbc e Symbola intendono promuovere la cultura della sostenibilità ambientale per la rigenerazione urbana ed edilizia attraverso ricerche, dossier, rapporti, incontri, seminari, azioni di comunicazione e di formazione sia in ambito nazionale che internazionale.
Per questo la prima iniziativa comune di Symbola e Gbc Italia sarà dedicata al recente protocollo di sostenibilità ambientale degli edifici storici GBC Historic Building – curato proprio da Gbc Italia – che rappresenta una eccellenza ed una “prima” italiana a cui la comunità dei Green Building Council internazionale guarda con profondo interesse ed apprezzamento.
“Un bell’esempio di green economy che incrocia la vocazione italiana alla qualità con la bellezza, la cultura, l’innovazione, la qualità della vita e la forza dei territori – commenta Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola -. Un’iniziativa, questa che vede protagonisti Symbola e Gbc Italia,  che rappresenta un’esperienza all’avanguardia nel Paese e nel mondo perché coniuga la valorizzazione del patrimonio edilizio storico con il miglioramento dell’efficienza energetica, della  qualità e della sicurezza in edilizia, riducendo sia le emissioni dovute al consumo energetico degli edifici che le bollette del nostro patrimonio storico. Tra una casa costruita bene e una casa costruita male passa, ad esempio, passa una bolletta di circa 1.500 euro l’anno. Anche per questo è importante stabilizzare il credito di imposta in edilizia. Proprio gli incentivi fiscali per ristrutturazioni ed efficienza energetica in edilizia sono stati la misura più efficace messa in campo dal governo nel 2013 per l’occupazione: secondo le stime di Cresme e Servizio studi della Camera hanno prodotto 28 miliardi di investimenti, qualificando il sistema imprenditoriale del settore, garantendo quasi 340.000 posti di lavoro considerando anche l’indotto”.
Il presidente di Gbc Mario Zoccatelli esprime“Un sincero e profondo apprezzamento per l’inizio di una intensa collaborazione con Symbola – Fondazione per le Qualità Italiane ove la ricerca  e la produzione congiunta delle eccellenze sostenibili del nostro Paese si uniscono per confrontarsi con la realtà globale. Gbc Italia esprime  questa sua qualità italiana anche con la redazione di protocolli allineati alle direttive europee ed ai sistemi di rating internazionali per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici storici (GBC Historic Building) e dei quartieri (GBC Quartieri). Non solo efficienza energetica ma attenzione alle risorse idriche,alla qualità ed al benessere ambientale interno ed esterno. L’Italia ha bisogno di esprimere ciò che sa meglio fare con lo sguardo rivolto al passato guardando al futuro”.
SU RICHIESTA E’ DISPONIBILE IL PROTOCOLLO DI INTESA
Ufficio stampa Symbola – Laura Genga – 380/7067441