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Maurizio Bergonzini / Leggo: “Tutti presenti (Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, Gianni Alemanno e Maurizio Gasparri) alla cerimonia di festeggiamento dei cent’anni dalla nascita di Giorgio Almirante, Storico segretario del Movimento Sociale Italiano. Solo non si vede Gianfranco Fini.
L’ultimo segretario della fiamma, pupillo e delfino del leader della destra, non era presente alla celebrazione, ma non per suo volere. La sedia in più a Montecitorio non è stata messa volutamente….. Fini ci ha provato fino all’ultimo. Ha aspettato, ha sperato, poi si è fatto coraggio e ha chiamato direttamente Donna Assunta, presidente della Fondazione Almirante. “Non ho ancora ricevuto l’invito e non capisco perché”. E lei: “Te credo che nun l’hai ricevuto. Non te l’ho proprio mandato, ormai non fai più parte della nostra storia”.
Capisco che la sua presenza possa essere oggi non gradita…ma di quella “storia” e dei suoi esiti queste persone sono state tutte partecipi (ma forse sarebbe più corretto utilizzare il termine corresponsabili). E penso che nessuno di loro possa escludere uno degli altri da quella storia.
Giuliano Marchetti/ risponde: Caro Maurizio, non sono d’accordo completamente con la tua lucida critica perché bisogna distinguere tra i partecipi, i corresponsabile e gli infami. Gianfranco Fini è solo un vigliacco ed un “infame” perché, per la propria sporca ambizione, ha distrutto una “comunità” di militanti, anche se non priva forse di certe fasce d’ombra. Come “Carthago delenda est”, la stessa fine merita Gianfranco Fini. !!!