CNEL: Cosa dice la legge?
- Ufficio Comunicazione Istituzionale CNEL
Cosa dice la Legge? Fino a quando il procedimento parlamentare non è compiuto il CNEL esiste e deve continuare a operare. Allo stato attuale delle cose in materia si è pronunciato solo il Senato e la nostra Costituzione prevede un iter che richiede una doppia approvazione da parte di ciascuna Camera oltre che, in casi specificatamente disciplinati dalla medesima Costituzione, un referendum confermativo. D’altronde, e ancora una volta secondo Legge, il CNEL eroga al proprio personale gli stipendi dovuti. Se non si lavorasse, vi sarebbe una diversa critica e cioè che si sostengono spese senza produrre nulla. Si deve aggiungere che il CNEL deve compiere atti previsti dalla Legge. Dunque, è ancora la Legge quella che conta per noi. Se il CNEL non adempisse (Legge Brunetta sulla PA, e tra breve vi sarà il nostro Rapporto) violerebbe la Legge. Tuttavia, il CNEL da tempo si muove nella direzione delle economie di spesa. Infatti ha ridotto di circa il 50% il numero dei consiglieri, in 3 anni l’Assemblea ha restituito oltre 28 milioni di euro e da ultimo ha chiesto di ridurre lo stanziamento annuale di circa 4 milioni. Il contributo del CNEL al risanamento dei conti pubblici si è concretizzato anche nella restituzione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di parte dell’immobile in cui ha sede il medesimo CNEL.
Quale altra Istituzione ha fatto tutto ciò? Anche considerando che il Bilancio del CNEL incide per lo 0,03% sul Bilancio pubblico.
In relazione poi all’attività svolta, a titolo di esempio si ricorda che il CNEL ha proposto un codice tributario, che la Legge Delega fiscale ha fatto proprio, e ha introdotto un sistema di misurazione basato sugli indicatori della qualità della vita recepito dal DEF del Governo; ha anche prodotto il Rapporto sul Mercato del Lavoro, che ha suscitato molto interesse da parte della stampa e dei media.
E’ di questi giorni una notizia infondata secondo la quale si sarebbero richiesti nuovi consiglieri (nuove poltrone): è falso!
Quello che si è fatto è ancora una volta un adempimento di legge avendo semplicemente segnalato il termine previsto per il rinnovo della Consiliatura in scadenza al prossimo luglio 2015.
In conclusione, si dimostra ignoranza della Legge e mancato riguardo verso le Istituzioni, quando non si vuole considerare, come più volte è accaduto, di far valere l’unico principio, ancora una volta il rispetto della Legge.
Ufficio Comunicazione Istituzionale CNEL