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Convegno su “Sport e Scuola”

CONVEGNO AL CONI: LO SPORT A SCUOLA – Presentato  uno studio sul delicato rapporto dei giovanissimi con il mondo dello Sport:  non solo Calcio, vorrebbero anche altro. ______________________________________________________ di Cristian ARNI

E’ stata una bella mattinata qui a Roma, una mattina di fine Settembre di sole, cielo azzurro e tanta voglia di fare Sport; a farla da padroni sui campi dell’Acqua Acetosa i giovani dai 14 ai 19 anni che, al Centro di preparazione Olimpica intitolato a Giulio Onesti, si sono cimentati in varie discipline sportive per scoprire il piacere di un’attività sana e divertente. Si è appena concluso il Convegno “Lo Sport a Scuola” a cui hanno partecipato GIOVANNI MALAGO’ – Presidente del CONI – e il Sottosegretario all’Istruzione GABRIELE TOCCAFONDI, insieme a MARCO PERISSA, Presidente dell’O.P.E.S.; in occasione del Convegno sono stati presentati i dati di uno studio condotto a livello nazionale dall’OPES che ha confrontato i dati ISTAT e del SIP (Società Italiana di Pediatria), un lavoro lungo e complesso avviato circa dieci mesi fa i cui risultati sono stati depositati in una Pubblicazione presso il Ministero della Pubblica Istruzione.

Lo studio è stato condotto su un campione di oltre 20/mila ragazzi tra i 14 e i 19 anni “oggetto” dell’indagine che a partire dal mese di Novembre 2013 ha raccolto i questionari riguardanti il loro rapporto con l’attività sportiva; ai lavori hanno aderito ben nove Federazioni Sportive e precisamente: Federazione Italiana Rugby, del Turismo Equestre e TREC, della Danza Sportiva; del Badminton, della Canoa Kayak, del Triathlon, di Atletica Leggera, di Hockey e di Sport Orientamento,.

Durante il Convegno, svoltosi a Roma il 30 Settembre, sono emersi dati che attesterebbero un sensibile aumento tra i ragazzi i quali, insoddisfatti della pratica sportiva frequentata (ma anche per altre ragioni), abbandonano l’attività fisica ancora in giovane età. Per conoscere meglio lo spessore di questo fenomeno e poterne arginare gli effetti sono stati esaminati  i risultati su un campione di oltre 20/mila giovani e dal questionario in oggetto sono emerse le principali cause di questa tendenza che dimostrerebbe una disaffezione alla pratica sportiva complici diversi fattori.

Se da un lato i dati non sono poi così positivi, dall’altro bisogna comunque tenere conto il desiderio e la volontà espresse dagli adolescenti di conoscere ed esercitare pratiche sportive meno tradizionali e convenzionali rispetto alla consuetudine; tra i dati emerge che al 40% dei giovani non piace lo Sport che pratica, mentre un altro dato confermerebbe che il 35% di questi non fa alcun tipo di attività fisica, mentre il 65% pratica uno sport in strutture al di fuori delle scuole.

Bisogna combattere il fenomeno precoce dell’abbandono della pratica sportiva” sottolinea Marco Perissa, Presidente OPES Italia “Riteniamo fondamentale avviare una nuova fase di riflessione sul tema dell’abbandono precoce della pratica sportiva dei nostri giovani, perché occorre mettere in campo strategie condivise tra i principali attori del mondo della scuola, dello sport, della salute e della comunicazione. OPES ITALIA orienta da tempo la sua azione verso i più giovani, ma oggi più che mai serve uno sforzo di sistema, per dare risposte concrete ad un ulteriore segno di disagio che i ragazzi stanno lanciando al mondo degli adulti “.

Capire questo fenomeno significa sensibilizzare e stimolare i ragazzi all’attività motoria, invitandoli a considerare lo Sport anche come momento non solo agonistico ma di piacere, divertimento oltre che un sano modo di socializzare.

Se la fase zero del progetto può considerarsi ormai conclusa – secondo quanto dichiara Marco Perissa –  tra pochi giorni si aprirà un Tavolo di concertazione per ampliare il numero di Città, Federazioni sportive, Enti e ragazzi che saranno coinvolti”.

Durante i saluti di apertura del Convegno da parte del Presidente dell’OPES, il Presidente del Coni Malagò si dice sensibile all’argomento oggetto del dibattito insieme agli ospiti in Aula, considerando il tema così centrale per il nostro paese “Uno la può chiamare ginnastica, uno la può chiamare educazione fisica, uno la può chiamare attività sportiva, mettetela come vi pare, ricordo e sottolineo che il Presidente del Coni in teoria ma anche e soprattutto in pratica non avrebbe nulla a che fare con il tema dello sport nella scuola, nel nostro Statuto la parola scuola non esiste, però qual’è il problema? Che io devo ottenere dei risultati, devo far fare sport alla gente e, se non cominciamo a far fare lo Sport alle persone che frequentano le primarie, la vedo un po’ più difficile che poi questi ragazzi si appassionino allo sport ”.

E’ dunque un impegno collettivo a dimostrare l’attenzione nel coinvolgere maggiormente non solo le Istituzioni ma soprattutto: insegnanti, Scuole, alunni, famiglie, centri sportivi, enti e federazioni affinché si riesca a contenere il fenomeno dell’abbandono dell’attività sportiva con strumenti adeguati che tengano soprattutto conto delle esigenze dei nostri figli.

Il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi dichiara “ La fascia d’età a cui facciamo riferimento è cruciale nella vita formativa dei ragazzi, un periodo di trasformazione e passaggio dall’adolescenza alla maturità; dai 14 ai 19 – moto della giornata – si matura, ci si forma, si cresce e si fanno scelte per il proprio futuro da soli e con i propri famigliari; scegli cosa fare, studiare o fare sport? E il più delle volte si opta per l’abbandono incondizionato dell’attività sportiva che invece, insieme allo studio, forma il carattere, disciplina la vita dei ragazzi in pratica un’esperienza formativa fondamentale”.

Allora bisogna interrogarsi sulle motivazioni di questo fenomeno “ Se le strutture ci sono, cosa manca: il tempo, la volontà, gli insegnanti?”

Secondo il Sottosegretario Toccafondi bisogna cambiare mentalità, status quo e in Italia sappiamo quanto sia difficile fare questo, ma significherebbe rompere una tendenza, un meccanismo per invertire la tendenza anche aprendo le scuole il pomeriggio per esempio e prosegue – “Sport e Scuola vanno di pari passo; attraverso la pratica sportiva si impara a stare in squadra, anche negli sport individualisti, si cresce sia nella vittoria che nella sconfitta, si capisce l’importanza dello sforzo e dello spirito di sacrificio comprendendo che nella vita nessuno ti regala nulla e che bisogna faticare per raggiungere i risultati desiderati con volontà e determinazione impiegando energie fisiche e mentali”.

Nonostante la recente notizia relativa la sentenza emessa dalla Disciplinare della FIN nei confronti del Presidente del Coni prevede la sospensione di 16 mesi da “ogni attività sociale e federale” Giovanni Malagò è in prima linea a sposare una causa di alto valore contenutistico. Intervistato dai microfoni di una emittente televisiva privata si dice “Sereno nonostante l’assurdità della sentenza”, ma questa è un’altra storia.

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Ricordiamo inoltre che il Convegno è stato in partnership con 

  • l’adesione del Presidente della Repubblica  ed inoltre con 
  • il patrocinio del CONI e di ROMA CAPITALE Assessorato qualità della vita, sport e benessere
  • la partecipazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca – Divisione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione

 Link suggeriti:

 https://www.sportascuola.it/  >   https://acquaacetosa.coni.it/   >  https://www.opesitalia.it/