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Corruzione, finalmente in aula riforma codice appalti

In tempi di MAFIA CAPITALE tutto quello che porta verso la trasparenza è segnale positivo, riportiamo il comunicato stampa della Vice-presidente del Senato VaSCUOLE A PEZZIleria Fedeli.

La discussione finalmente iniziata in Senato, per il nuovo codice degli appalti, rappresenta un passaggio politico fondamentale con cui il Parlamento sarà in grado di attuare i principi espressi dalle direttive europee recepite, sostituendo il vecchio codice con un nuovo regolamento di gestione degli appalti pubblici che metta al centro la trasparenza: qualificare e ridurre le stazioni appaltanti, istituire presso l’ANAC un albo nazionale dei commissari di gara, vietare l’utilizzo della procedura del massimo ribasso per le gare di progettazione, semplificare gli oneri documentali a carico dei soggetti partecipanti, sono tutti punti fondamentali per cambiare e qualificare il nostro sistema, un sistema in cui le imprese dovranno e potranno garantire l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro, il pagamento dei subappaltatori e tempi certi di consegna lavori”. 
È quanto dichiara, in una nota, la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli in merito alla discussione del disegno di legge recante delega al Governo per la riforma del Codice degli appalti, e aggiunge: 
“Seguendo i principi delle direttive europee recepite saremo in grado di superare l’affidamento di contratti attraverso procedure derogatorie, una patologia del sistema italiano fortemente legata ai fenomeni corruttivi”. 
“La trasparenza e la pubblicità delle procedure e delle gare – conclude Valeria Fedeli – costituiscono infatti quella tracciabilità indispensabile per il controllo degli appalti in tutto il loro percorso, e questo è un cambiamento fondamentale di cui il nostro Paese necessitava da tempo”.