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Elezioni romane

Elezioni romane

(di Stelio W. Venceslai)

 

Domenica si vota Roma. Poche volte le elezioni sono state così incerte come adesso. La gente non è convinta. Vorrebbe cambiare ma non sa come fare. Tra le mani ha sempre gli stessi nomi, tutti vogliosi della stessa greppia. L’80% dei Romani avrebbe preferito un Commissario al Comune per almeno un altro anno.

 A Roma si consuma il mistero glorioso di un PD colto con le mani nel sacco. La sinistra “pulita” di Fassina potrà essere un problema, perché i credenti voteranno in ordine sparso anche se, nel bene o nel male, sono una forza piuttosto compatta. Hanno un candidato opaco, Giachetti, ma è una persona perbene. Hanno cercato di pulire il partito a Roma, non so con quale successo. Il loro handicap è che fanno parte del gruppo di Renzi: troppe chiacchiere e pochi fatti. Per questo, forse, Giachetti è a basso profilo. Ma dovrebbero farcela al ballottaggio.

 La novità vera è il gruppo di 5Stelle. A sentire la gente e qualche sondaggio, dovrebbero facilmente arrivare al ballottaggio. Non sono simpatici, ma sembrano onesti. Non sono politici come siamo abituati a pensare i politici, ma sembrano seri. La questione è, se arrivati al potere, saranno in grado di gestirlo Roma è una gran brutta bestia, inquinata da ogni parte, corrosa da interessi occulti, divorata dalle bande politiche che intendono ancora spartirsene le spoglie. Il pronostico è per loro. Se non altro, sarebbe un cambiamento. La gente pensa: non è detto che sia migliorare, ma perché non provare?

La Meloni è a metà fra la maternità e i desideri elettorali, raggruppa il consenso di una buona parte della Destra vera ed il dissenso di chi non vuol stare nella melassa organizzata da Berlusconi. L’appoggio di Salvini, santificato dalla Pivetti capolista, è solo teorico. Dopo tanti anni di Roma ladrona, i voti della Lega non saranno tali da arrivare con tranquillità al ballottaggio. Della Meloni non si può parlar male: è carina, il che non guasta, è determinata ed aggressiva, una “popolana incinta”. Vuoi vedere che la voteranno le mamme di Roma? Ma governare è un’altra cosa. Come Ministro non è stata molto significativa. Lo sarà come Sindaco, con la squadra che presenta?

Infine c’è Marchini, la grande incognita. È partito dicendo d’essere svincolato da qualunque partito, è arrivato alle elezioni con altri portatori d’acqua, anche se inquinata. Per l’occasione, Forza Italia ha rappattumato un po’ di gente. La frenesia partecipativa di Berlusconi ha ramazzato un po’ qua ed un po’ là, per finire tra le braccia di chi gli dà maggior affidamento per contare qualcosa. Sono finiti i tempi della Destra trionfante e liberale. Ora, ci si attacca dove è possibile, con Marchini, Storace e Alemanno. Un cocktail dal gusto un po’ amaro, facce vecchie e facce nuove. Marchini ha un bell’aspetto, parla bene, ha quattrini di suo. In teoria potrebbe essere la carta vincente, ma è un po’ appesantito da chi si porta dietro. Marchini, in fondo, è la scommessa vera contro l’incognita di 5Stelle.

La questione vera è il ballottaggio che presenta molte insidie. Le liste escluse potranno sempre fare accordi, ma gli elettori dovranno pur votare al secondo turno. Facciamo qualche ipotesi alternativa:

1° – Se al ballottaggio arrivano 5Stelle e Pd? Meloniani e marchiniani dovrebbero scegliere, i primi, forse, a favore di 5Stelle e, i secondi, divisi: potrebbero i forzisti votare PD?

2° – Se al ballottaggio arrivano 5Stelle e Marchini? Non vedo il PD favorire 5Stelle, ma gli altri confluirebbero su Marchini?

3° Se al ballottaggio arrivano la Meloni e il PD? I 5Stelle, forse, andrebbero a sinistra e Marchini? Stessa soluzione di cui sopra: divisi.

4° se al ballottaggio arrivano Marchini e il PD? I 5Stelle a Marchini, ma c’è l’odiato Berlusconi. E Meloni? A Marchini, dopo essere stata scaricata da Berlusconi?

5° – se al ballottaggio arrivano il PD e la Meloni? Sarebbe un grosso imbarazzo per 5Stelle mentre Marchini, forse, appoggerebbe la Meloni.

Ipotesi, sono tutte ipotesi, ma al di là del risultato di domenica prossima, la vera prova sarà al ballottaggio finale, sempre che qualcuno non stravinca subito. Roma aspetta, aspettiamo tutti.

 Roma, 3 giugno 2016.