Fascisti del Terzo Millennio
Fascisti del terzo millennio________________Recensione di Maurizio BERGONZINI
M.Albanese,G. Bulli, P. Castelli Battinara, C. Froio (Tascabili Bonanno euro 15 ) I “ fascisti del terzo millennio” di Casa Pound hanno avuto nelle ultime settimane spazio nelle cronache per l’interesse dimostrato nei confronti di alcune iniziative della Lega Nord e per l’avvio di un dialogo che viene ipotizzato/temuto come prodromo di una formazione sul modello del Front National.
A chi desideri conoscere il fenomeno Casa Pound in maniera distaccata e accurata segnaliamo il volume “ Fascisti di un altro millennio? ” di cui sono autori quattro giovani studiosi che hanno, con una ricerca sul campo, “indagato come (il) gruppo …. interpretasse e affrontasse una crisi di portata globale, alla luce dell’impegno convinto dei molti giovani che …..erano parte attiva di questa nuova realtà”.
Pregio della ricerca è il suo approccio scientifico, ricco di riferimenti alla bibliografia internazionale più recente conformemente all’attività dei quattro coautori che operano in campo universitario. La ricerca si è basata su interviste a dirigenti e militanti di CP a Roma, Napoli, Firenze, Verona e Torino, sull’ analisi quantitativa dei contenuti dell’archivio on line di C.P,, sull’analisi degli eventi di protesta, con l’esame delle pubblicazioni interne e dei “riferimenti ideologici” dell’organizzazione dando attenzione ai testi delle canzoni degli Zeta Zero Alfa (gruppo guidato dal leader di C.P. Iannone e a cui nel 2008 è stata dedicata la copertina della rivista Rolling Stone ) e sulla “analisi partecipante”con un rapporto di interazione con i membri della stessa C.P.
Il quadro che emerge dallo studio appare assai equilibrato: la forte capacità di aggregazione, la gerarchia interna assai netta e condivisa, la capacità di costruire strutture e di immaginare forme di intervento sociale al di fuori dell’ordinario, l’utilizzare al meglio la propria organizzazione anche in numerose attività aggregative sono esplicitate chiaramente. Vengono analizzati in maniera attenta anche temi assai discussi come la violenza sia quella di strada “politica” (“strumento necessario per la difesa del gruppo e della sua legittimità” secondo la narrativa del gruppo, ma anche ”retorica che permette di ricollegarsi alla mitizzazione della violenza del fascismo storico” secondo gli autori) sia quella interna come la “cinghia mattanza” vista come “ pratica fondamentale nel progetto identitario di Casa Pound.
Gli autori analizzano con cura la capacità del gruppo in questione a costruire una propria simbologia, a inserirsi in ogni spazio possibile (dal gruppo ultras alla lotta per il lavoro) battendosi con fervore su alcuni temi ritenuti centrali (“mutuo sociale”, “essere madri”,” ferma Equitalia”). Evidenziate anche le differenze con altri gruppi dell’estrema destra (laicismo, accettazione delle diversità).
Correttamente critica la considerazione degli autori che definisce à la carte il richiamo di CP al fascismo col tentativo di adattarne l’ideologia alle esigenze attuali con una strategia anche contraddittoria “ si dichiarano, ad esempio, ambientalisti, fondano associazioni di trekking e di difesa ell’ambiente, ma poi si schierano a favore del nucleare”.
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> questo articolo a firma del MAURIZIO BERGONZINI risulta pubblicato anche su “IL BORGHESE” del mese di febbraio, mensile diretto da CLAUDIO TEDESCHI