…. Guerre & Religioni
UNA GUERRA DI RELIGIONE ? …. NON ESISTE
Numerose sono state le guerre di religione e quante rovine hanno causato all’umanità: queste cruente lotte, questi scontri che per secoli hanno funestato il mondo, in realtà, di religioso hanno ben poco, al massimo il fanatismo dell’ignoranza che ha spinto milioni di persone ad agire nella convinzione di essere nel giusto.
Ma le guerre di religione, come tali, non sono mai esistite, eppure hanno ben camuffato le loro motivazioni in contrapposizioni ispirate a fedi contrapposte nell’identificazione d’appartenenza a diverse e contrarie collettività. A ben guardare la prima ”guerra religiosa”, almeno fatta passare come tale, è stata quella ordita contro Cristo, quando, a prescindere da ogni considerazione di fede gli uomini del Sinedrio hanno accusato davanti a Pilato il Messia come l’autoproclamatosi Re dei Giudei e quindi, per questo, nemico dell’Impero.
Poi, nel correre dei secoli, eresie e scismi dietro i quali, in realtà, si nascondevano progetti di egemonie regionali ed ecclesiali, dai Catari ai Luterani fino agli Ugonotti, protestanti francesi prossimi a raggiungere il potere e, per questo motivo, massacrati (con una certa soddisfazione del Papa Pio V) dai Cattolici legati agli interessi della corona di Francia. Insomma, un susseguirsi di vicende tragiche sempre e comunque gabbate come azioni per la maggior gloria di Dio.
La stessa, importante battaglia navale di Lepanto, passata alla storia come determinante per l’affermazione dell’Occidente cristiano sulle forze dell’Islam, fu sì l’affermazione delle potenze europee sulla dilagante espansione di Costantinopoli, niente, però a che vedere con il credo di quelle forze contrapposte: eppure, sulle navi che si accingevano allo scontro, sacerdoti cattolici e imam islamici esortavano marinai e soldati alla battaglia, invocando la mano del cielo per il raggiungimento della vittoria. Oggi, quando nella nostra società globalizzata e secolarizzata si vuole nuovamente imporre una guerra di religione, che di religioso niente ha, c’è solo la cultura e l’economia solidale che può costruire l’argine ai progetti di morte, ed ancora una volta la laicità degli Stati deve rappresentare, come punto fermo, la libertà nella giustizia, la torre inespugnabile a difesa dell’umanità.
La fede è altra cosa, non certo la propaganda dell’odio, la fede è quella dell’aspirazione al soprannaturale insita in ogni individuo dal musulmano al cristiano, dall’ebreo al buddista, è quella del pastore dell’Asia nella sua intima preghiera che è richiesta di superiore verità, nella grandezza di un territorio desolato, è quella dell’operaio nel grigio della fabbrica che, nella speranza, pone l’essenza del suo essere uomo.
Alessandro P. Benini