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Guerre & Religioni – 2^ parte

Dalla PAX ROMANA al PRIMATO della  SACRALITA’ 

Desidero ricollegarmi ad un precedente e circostanziato intervento di ALESSANDRO BENINI, già pubblicato il 28 luglio su tale argomento, nonché evidenziare – con un pacato ma orgoglioso compiacimento – come, sul nostro web, sia stato anticipato quanto successivamente affermato anche dal Pontefice FRANCESCO I sulle così dette “Guerre di Religione”.

Al riguardo, sostiene infatti giustamente Benini nel suo articolo: Numerose sono state le guerre di religione e quante rovine hanno causato all’umanità: queste cruente lotte, questi scontri che per secoli hanno funestato il mondo, in realtà, di religioso hanno ben poco, al massimo il fanatismo dell’ignoranza che ha spinto milioni di persone ad agire nella convinzione di essere nel giusto. Ma le guerre di religione, come tali, non sono mai esistite, eppure hanno ben camuffato le loro motivazioni in contrapposizioni ispirate a fedi contrapposte nell’ identificazione d’appartenenza a diverse e contrarie collettività.

Dato il dibattito che tali tesi stanno suscitando, vorrei citare anche un intervento – con  opposte considerazioni – pubblicato, a firma di ROBERTO de MATTEI, su “IL TEMPO” del 16 Luglio 2016 e, personalmente, non posso non dissentire da alcune sue dichiarazioni, pur se con il doveroso rispetto che merita tale illustre studioso di storia delle idee religiose e politiche, nonché brillante opinionista su numerose pubblicazioni di prestigio e presidente della Fondazione Lepanto, le cui attività ed iniziative più volte sono state segnalate dalla Consul Press.

Per entrare nel vivo della polemica, ritengo sia necessario citare qui di seguito due importanti passaggi dell’articolo in oggetto, da me decisamente non condivisi, pur riportando integralmente – comunque e per correttezza – l’intero articolo di de Mattei nel link in calce indicato.

 1. Iniziando la sua discussione, afferma Roberto de Mattei:  Ha ragione papa Francesco quando, da oltre un anno, afferma che è già in corso la “terza guerra mondiale”, combattuta “a pezzetti”, ma bisogna aggiungere, che si tratta di una guerra di religione, perché religiosi sono i moventi di chi l’ha dichiarata, e rituali sono perfino gli omicidi che in suo nome vengono perpetrati.

2.  E prima di concludere tale sua tesi, de Mattei ribadisce ancora:  Le grandi civiltà non esprimono dal loro seno le grandi religioni come una specie di sottoprodotto culturale; le grandi religioni sono la base su cui poggiano le grandi civiltà. Una società che ha perduto la sua religione è destinata presto o tardi a perdere la sua cultura.

Infatti quanto asserito da de Mattei, in particolare nel punto n.2, sembrerebbe, a mio avviso, contrastare con l’essenza della stessa Civiltà Romana la quale ha saputo garantire, con la grandezza delle proprie istituzioni e nel più vasto impero nel mondo allora conosciuto, la convivenza di più Popoli, con le loro specifiche Culture, Tradizioni e Religioni.

Roma è stata ed ha rappresentato una Grande Civiltà e se il Cristianesimo è riuscito a trionfare successivamente, ciò è avvenuto solo perché ha saputo sovrapporsi alla “Idea” che Roma ha concretizzare sin dal XXI Aprile 753 a C.

GIULIANO MARCHETTI –  (O.S.S. C.B.S. – Ordo Sancti Sepulchri Cavalierl Bianchi di Seborga)

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Qui di seguito si può accedere al testo integrale dell’articolo  

UN INTERVENTO di ROBERTO DE MATTEI

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Giuliano Marchetti

Direttore Editoriale di Consulpress, Commercialista e Revisore Contabile.