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I Volontari Italiani nelle Waffen SS

I volontari italiani nelle Waffen-SS  -Pensiero politico,formazione culturale e motivazioni  al volontariato   ________________________ Testo di NICOLA GUERRA (Edizioni Solfanelli) ________________RECENSIONE di Maurizio BERGONZINI

Le schede de “ Il Borghese” hanno lo scopo di segnalare ai lettori , in un’ottica critica, volumi che possano loro interessare.  E’ quindi utile chiarire subito che lo studio di Nicola Guerra “I volontari italiani nelle Waffen-SS” è certamente privo di attrattiva per chi desidera leggere di battaglie, eroiche imprese, sacrifici al limite dell’impossibile in un tono partecipato o di crimini orrendi, massacri senza senso,strategia del male. Il Guerra , dottore in ricerca in Lingua e cultura italiana presso l’Università di Turku in Finlandia, non intende con questo volume ricostruire la storia militare dei volontari italiani arruolatisi nelle Waffen SS quanto le loro motivazioni e il loro pensiero politico. Un’opera seria, con un approccio scientifico al fenomeno di cui fa fede l’origine dello studio che è stato valutato per l’attribuzione del dottorato.

Dopo un’ approfondita analisi  dell’inquadramento storico e storiografico negli studi internazionali e in quelli nazionali ( in cui mette in luce come una perdurante vulgata antifascista ostacola perfino il reperimento delle informazioni: esemplare il caso della  XXIV edizione del premio Firenze ove il fatto che fosse premiato tra gli altri un ex SS Pietro Ciabattini per i suoi studi di storico autodidatta ha comportato la revoca del patrocinio del Comune alla manifestazione ) dedica pagine esaustive al metodo di ricerca utilizzato : la intervista integrata dalle memorie scritte, dalle fotografie.

Lo studio di Guerra  offre un quadro completo  di chi fossero i volontari italiani delle SS spaziando dall’ “ apparato sociale e culturale dei volontari italiani” al loro “pensiero politico” al “ vissuto e le contingenze storiche” il che comporta tracciare il quadro delle loro fascinazioni letterarie come dell’amore per la natura,del loro rapporto con le concezioni razziali come la diffusa consapevolezza anticapitalista.

Non è possibile in questa sede dar conto in maniera esauriente dei risultati della ricerca vasta, approfondita,complessa specificandone i  contenuti ma si può citare l’apporto considerevole dato con ricordi del loro vissuto da Rutilio Sermonti e da Pio Filippani Ronconi ( che unisce ai  temi comuni tra i volontari, come l’adozione di modelli eroici e dello spirito legionario ma anche una abbondante conoscenza letteraria,  una rara,consapevole partecipazione ai filoni esoterici).

Di grande interesse anche la vasta parte iconografica, proveniente dalle collezioni private degli intervistati, che contribuisce a dare  il senso dell’avventura da loro vissuta.

Tale recensione è stata pubblicata anche sul periodico “IL BORGHESE”, diretto da Claudio Tedeschi.  >  il volume si può acquistare in Roma presso la Libreria Europa, Testa di Ferro, Raido