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Il decalogo per educare il proprio cliente e vivere felici e contenti

Educare i propri clienti –  Il decalogo per educare il proprio cliente e vivere felici e contenti:

1) Se proprio hai tanta difficoltà a darmi i soldi che ti chiedo, allora tieniti anche il problema che mi vuoi esporre.

2) Dottò, ma quei quattrocento euro che le ho dato tre anni a che servivano?  >  A farti quadrà i numeri della tua ditta.

3) Te posso dà der tu?   >  No, direi di no…il tu è una cosa seria. Pensa che mio marito al padre gli dava del Voi (è vero che è calabrese, è vero che il padre era anziano, sono vere un mucchio di cose, ma tu pensaci lo stesso);

4) Dottò, ‘na cosa per telefono, così ci facciamo due risate.   Vieni a studio, bello, che a farti ridere ci penso io.


5) Posso venire negli uffici di Equitalia?   > Vacci da solo, non costringere me ad andarci, allora

6) Dottò, ma che fa, da la mano al Funzionario dell’Agenzia dell’Entrate, quello che me vuole fa paga tutti quei soldi?  >  Non ti preoccupare, me le sono appena lavate.

7) Dottò, domani le porto le altre fatture. >  Ok la liquidazione trimestrale te la sogni.

8) Ah Dottò, devo paga contributi, fornitori, libri ai figli e la bolletta della luce, te saldo il mese prossimo.  > Fa na cosa le quietanze di pagamento portale ad altro consulente.

9) Dottò, l’ispettorato del lavoro sta qua.  > Eh prevedibile se mi avessi ascoltato tempo fa, meno rogne oggi.

10) Dottò, posso parlare?  Solo se mi dici a memoria il mio IBan.

                                 Rosanna MARISEI / Commercialista in Salerno