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Il Presidente, una storia durata nove anni

Come siamo strani noi italiani forse lo sappiamo solo noi;fino ad ieri i social erano invasi di messaggi non proprio positivi verso ormai ex Presidente Giorgio Napolitano.In molti sono stati denunciati per calunnie, vilipendio alla più alta carica dello stato. Oggi,si susseguono tramite i social i messaggi di saluto a Napolitano, dimessosi questa mattina dopo quasi nove anni di mandato da Presidente della Repubblica.  I social   sono stati scelti ancora una volta per salutare il Capo dello Stato, con l’hashtag #GraziePresidente che su twitter è ormai un tormentone, anche dal mondo del terzo settore arrivano messaggi di ringraziamento al presidente uscente. Ringraziamo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per avere creduto fortemente nei progetti di inclusione lavorativa delle persone con sindrome Down, aprendo il Quirinale per offrire loro la possibilità di lavorare nei giardini presidenziali, nelle cucine, nella biblioteca e nella tenuta di Castel Porziano”. Così Mario Berardi, presidente di Aipd Associazione Italiana Persone Down attiva dal 1999, che ha sottolineato con soddisfazione la crescita di una sinergia che ha portato quasi 300 persone con sindrome Down a vivere delle brevi esperienze di lavoro, utili e importanti come orientamento nell’acquisizione di competenze preziose per entrare nell’età adulta.

  – Il premier Matteo Renzi saluta il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con un messaggio su Twitter: “#graziepresidente”. Un ringraziamento a caldo, che segue di pochi minuti le dimissioni del capo dello Stato.  “In questo momento la figura di Giorgio Napolitano deve richiedere gratitudine, emozione e commozione per il lavoro svolto – tiene ad aggiungere più tardi il premier – . Oltre ad aver gestito momenti delicati di tenuta istituzionale ha dimostrato una straordinaria intelligenza politica tanto che tutti i partiti tranne che M5s gli hanno chiesto di rifare il presidente”. “Napolitano è stato per me il presidente dei 150 anni dell’unità d’Italia”.

Il telegramma del Papa. Appreso del congedo di Napolitano, dal suo viaggio in Asia, il Papa ha mandato un telegramma: “Le sono spiritualmente vicino e desidero esprimerle sentimenti di sincera stima e di vivo apprezzamento per il suo generoso ed esemplare servizio alla nazione italiana, svolto con autorevolezza, fedeltà e instancabile dedizione al bene comune. La sua azione illuminata e saggia ha contribuito a rafforzare nella popolazione gli ideali di solidarietà, di unità e di concordia, specialmente nel contesto europeo e nazionale segnato da non poche difficoltà”. Tiene ad esprimere “la più alta gratitudine” personale “e della Camera dei deputati, per il servizio” al paese e definisce Napolitano “un fondamentale riferimento” anche la presidente della Camera, Laura Boldrini. Per la vice presidente del Senato Valeria Fedeli, che sostituirà il presidente Pietro Grasso che farà da “reggente” alla presidenza della Repubblica, Napolitano “ha esercitato il suo ruolo perseguendo i necessari e non sempre facili equilibri tra il Parlamento e i governi che si sono succeduti negli anni della sua presidenza, e lo ha fatto in un periodo molto complesso per il nostro Paese”. downloadPRESIDENTE2

L’attacco del M5S.
 Messaggi di vicinanza  e di stima, ma non passa molto dalle dimissioni, quando sul mandato di Napolitano piovono critiche, primo fra tutti il j’accuse del M5S. Giorgio Napolitano, “uno dei peggiori presidenti della Repubblica”, rinunci alla carica di senatore a vita: così, in una nota congiunta, i capigruppo M5S di Camera e Senato, Andrea Cecconi e Alberto Airola. Napolitano, per i presidenti dei parlamentari pentastellati, non è stato “garante” e per questo “non lo rimpiangeremo”. Un messaggio che viene replicato in tarda mattinata da Beppe Grillo. Mentre Paolo Becchi, considerato vicino al M5S, “Napolitano si è dimesso ma l’ombra del colpo di Stato di cui è stato il regista in questi anni è ancora lunga”.

Un affondo al ruolo di Napolitano arriva anche da Daniela Santanché, deputata di Forza Italia che dice: “Bye bye Napolitano. Dopo nove anni,  l’Italia si libera di un presidente della Repubblica che prima di entrare al Quirinale si è dimenticato di togliersi la giacchetta della sinistra. Colpevole, tra i colpevoli, di non aver fermato la persecuzione politica e giudiziaria nei confronti di Silvio Berlusconi. Per fortuna oggi scriviamo la parole fine!”. Mentre il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, scrive:”Chi dopo#Napolitano?#nonunaltrodisinistra”. Mentre per la presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni, con le dimissioni “l’Italia chiuda la stagione della sottomissione ai diktat europei e apra una nuova stagione di difesa dei propri interessi nazionali”. “Non rimpiangerò il presidente Napolitano, cui imputo di aver dismesso a un certo punto le vesti di arbitro, come previsto dalla Costituzione, per indossare quelle di attivissimo giocatore in campo, distinguendosi per un interventismo che lo ha portato troppo spesso a sconfinare oltre i poteri stabiliti dalla Costituzione fino ad interferire con Parlamento, governo e magistratura”, attacca Antonio Ingroia, presidente di Azione Civile.

Dopo nove anni alla guida del Quirinale, per Napolitano arrivano comunque molti messaggi di stima, anche dall’estero. Il governo tedesco ha preso atto
“con molto rispetto” della decisione di Giorgio Napolitano di dimettersi – fa sapere tramite il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, rispondendo ad una domanda – . Si è trattato di un presidente di grande significato per l’Italia, a cui il Paese deve molto”.

“Il presidente Napolitano si dimette oggi, ma la sua eredità è indelebile, in Italia e in Europa. Grazie Giorgio!”, scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. Per Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, Napolitano “ha svolto un lavoro straordinario in questi anni, come una roccia tra mille bufere e intemperie, mentre per il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, è stato “una figura di riferimento anche in passaggi delicati del nostra storia”.

La leader di Cgil, Susanna Camusso, dichiara che il presidente Napolitano “ha sempre garantito, nel rapporto con l’Europa e il mondo, l’immagine del paese”. Un “saluto affettuoso e caloroso al presidente Napolitano, ringraziandolo per il lavoro straordinario che ha fatto, per il servizio alto reso al Paese in una delle fasi più difficili della storia repubblicana”, è quello del vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, a nome anche dell’intero plenum dell’organo di autogoverno della magistratura. Stima e affetto anche da parte degli imprenditori italiani nel salutare il presidente emerito della Napolitano”, dice il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. “L’industria italiana gli dice grazie”. E il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, definisce Napoitano “un grande presidente”. In un telegramma, il presidente della Corte costituzionale, Alessandro Criscuolo, spiega che Napolitano ha operato “nella difesa costante dei valori fondanti della nostra società e del nostro Paese”. 

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino parla di “un profondo senso delle istituzioni, unito a ineguagliabili doti di grande equilibrio, che ha consentito al nostro Paese di superare momenti storici difficili e delicati”. Un grazie “per essersi assunto la responsabilità di sopperire a un vuoto politico, a ciò che in quel dato momento storico, la politica non era in grado di fare: scegliere un presidente della Repubblica”,  arriva anche dalla capogruppo di Area Popolare (Ncd-Udc) Nunzia De Girolamo.

RIPORTO COMUNQUE ALCUNI HASHTAG RIPRESI DAI SOCIAL…

 #GRAZIEPRESIDENTE
#GraziePresidente per tenerti una pensione d’oro di 15 mila euro netti al mese.
#GraziePresidente per mantenere uno staff di 30 persone, compresi perfino un maggiordomo e l’auto con telefono e chauffeur;
#GraziePresidente per non aver rinunciato a questi privilegi nonostante l’avessi promesso.
#GraziePresidente per aver firmato lodo Alfano;
#GraziePresidente per aver testimoniato IN PRIVATO sulla trattativa stato mafia.
#GraziePresidente aver firmato la legge Fornero.
#GraziePresidente per non esser stato trasparente sui fatti della terra dei fuochi.
#GraziePresidente per aver permesso di cambiare la Costituzione.
#GraziePresidente per ever violato la norma ed aver accettato il mandato per la seconda volta, mostrando il tuo carattere monarchico.
#GraziePresidente per aver nominato 3 presidenti del Consiglio che nessuno ha votato.
#GraziePresidente per non aver dato il governo al Movimento 5 Stelle, preferendo le larghe intese e aprendo la strada a Renzusconi.
#GRAZIEPRESIDENTE DI ESSERTI DIMESSO, MEGLIO TARDI CHE MAI!